Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] avere instaurato un nuovo modo di poesia, un "dolce stil novo", onde l'espressione è rimasta a indicare tutto il gruppo (v. stil novo). Se quella città nel 1320; ma qualche studioso ha espresso dei dubbî sulla paternità dantesca di tale opera. ...
Leggi Tutto
Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] , Sanniti, Etruschi, ecc.), che pure avevano espresso civiltà e forme di vita notevolissime. Centro ideale liviano (libri III-VI); ma al principio del Medioevo si conosceva di L. meno di quanto noi possediamo, dato che il libro XXIII fu scoperto ...
Leggi Tutto
Fava, Giuseppe (Pippo). – Giornalista e scrittore italiano (Palazzolo Acreide, Siracusa, 1925 - Catania 1984), vittima della mafia. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1947 presso l’Università di Catania, [...] e La Sicilia, e capocronista dal 1956 al 1978 di Espresso sera. Intellettuale a tutto campo, acuto analista della cultura violenza, 1969; Il proboviro, 1972; Bello bellissimo, 1974; L'ultima violenza, 1983), sceneggiatore (Palermo or Wolfsburg, per la ...
Leggi Tutto
Tribuno e riformatore di Roma (Roma 1313 - ivi 1354). Figlio di un Lorenzo taverniere, benché più tardi lasciasse credere d'essere figlio illegittimo dell'imperatore Arrigo VII, Nicola si diede agli studî [...] attentare ai diritti della Chiesa, insospettì Clemente VI; l'ostilità del pontefice, la freddezza e la diffidenza di un tumulto. La breve esperienza di C., per avere espresso suggestivamente il trapasso dai miti universalistici medievali di Impero e ...
Leggi Tutto
Badòglio, Pietro. - Generale italiano (Grazzano Monferrato 1871 - ivi 1956). Capo di S. M. generale sin dal 1925, condusse la vittoriosa campagna in Etiopia (1935-36). Si dimise durante la seconda guerra [...] per le colonie dell'Africa Orientale, la campagna contro l'Etiopia. Riassunte nel 1936 le funzioni di capo di S lasciate, si dimise durante la seconda guerra mondiale quando, espresso parere contrario alla guerra contro la Grecia, fu incolpato ...
Leggi Tutto
Erudito (Firenze 1529 - ivi 1606). Dopo aver atteso con scarso successo alla mercatura, si diede a studî prevalentemente storici ed economici. Famosa, per la concisione in gara con l'originale, la sua [...] delle monete (1582), limpido e acuto compendio delle teorie monetarie dell'epoca in cui per la prima volta è espresso con chiarezza il concetto che costituisce la base della teoria quantitativa della moneta, e La coltivazione toscana delle viti ...
Leggi Tutto
Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] piane. Il germe di questa concezione era già stato espresso da G. Keplero nel dimostrare che i volumi di un tra probabilità e teoria classica del potenziale si sviluppano soprattutto per opera di J.L. Doob, W. Feller e G.A. Hunt, dando luogo a un ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] malvagi non hanno nemmeno il diritto di lodare", contenuto nell'elegia per l'altare dedicato a Eudemo di Cipro. Fu quindi in parte per motivi iniziati e alle opere esoteriche), ma avesse solo espresso false opinioni altrui; ciò anche in base all' ...
Leggi Tutto
Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] ecc., nei quali meglio nella Gerusalemme liberata si era espresso, maggior posto è lasciato alla religione formale, all' quanto più aspre si fanno le sue traversie e gli si palesa l'impossibilità di trovare quaggiù un approdo, tanto più si volge a Dio ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] e di impersonalità, quel rapporto che è ben espresso dall'uso corrente di nozioni come "si dice", "si fa", ecc. Dallo stato di deiezione in cui l'essere è celato a sé stesso, l'"esserci" viene fuori attraverso l'angoscia che non è il timore di questa ...
Leggi Tutto
espresso
esprèsso agg. e s. m. [part. pass. di esprimere; nel sign. 4, dal fr. (train) express, ingl. express; nel
sign. 5, dall’ingl. express, che a sua volta è dal fr. exprès]. – 1. ant. Tratto fuori mediante spremitura: il succo e. dal...
espressamente
espressaménte avv. [der. dell’agg. espresso]. – In modo esplicito, chiaro e preciso: la nostra storia nota e. che, da quel giorno in poi, quel signore fu un po’ men precipitoso (Manzoni); è detto e. nell’avviso; comandare, vietare...