civiltà e civilizzazione
Adriano Prosperi
Cultura, civiltà, identità
Cultura, civiltà, identità: tre termini dalle storie diverse e riferiti a contenuti diversi ma che nascono dalla volontà di definire [...] della prima Età moderna. Rimane aperto il problema proposto dagli studi sulle culture di tendenza strutturalista (C. Lévi-Strauss) se i codici cognitivi e i modelli sociali dipendano da strutture astratte e inconsapevoli che determinano le differenze ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento musicale, poche figure occupano un ruolo paragonabile a quello di Richard [...] , dall’antisemitismo al vegetarianismo e alle preferenze sessuali (Richard Wagner und die Homosexualität), da Schopenhauer a Lévi-Strauss (Wagner, le père irrécusable de l’analyse structurale des mythes), dal cristianesimo (Richard Wagner und die ...
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FILIPPINI, Enrico
Federico Pietranera
Nacque a Cevio, capoluogo della Valle Maggia in Canton Ticino (Svizzera), il 21 maggio 1932. Suo padre, Federico, era capo degli ispettori scolastici; sua madre, [...] -Ponty; e intanto seguiva i seminari di J. Lacan e, mentre venivano pubblicati i primi libri di C. Lévi-Strauss, seppe tendere l'orecchio al nascente strutturalismo.
Anche nelle lettere italiane qualcosa si stava muovendo. Sensibile al bisogno di ...
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BOGGIANI, Guido
Paolo Venturoli
Nacque a Omegna (Novara) il 25 sett. 1861 da Giuseppe e da Adele Gené. Nell'anno 1878 s'iscrisse all'Accademia di Brera, dove rimase per circa due anni; passò successivamente [...] importante è l'attività scientifica, tanto che i suoi studi di etnologia sono ancora oggi utilizzati e spesso citati (cfr. C. Lévi-Strauss, Tristi tropici, Milano 1965, pp. 170 s., 177 s.; R. Biasutti, Razze e popoli della terra, IV, Torino 1967, p ...
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TULLIO-ALTAN, Carlo
Paolo Sibilla
TULLIO-ALTAN, Carlo. – Nacque a San Vito al Tagliamento, già provincia di Udine, il 30 marzo 1916, da Francesco, imprenditore agrario di antica nobiltà terriera, e [...] caratterizzata dalla presenza umana. Da una posizione critica rispetto allo strutturalismo linguistico sostenuto da Claude Lévi-Strauss in Antropologia strutturale (Milano 1966), Tullio-Altan iniziò la sua produzione manualistica con Antropologia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Combinando la fenomenologia di Husserl con le filosofie radicali di Nietzsche, Freud, [...] idealistico) e storicismo (tendenzialmente materialistico) di cui molto si dibatteva in quegli anni nel confronto tra Claude Lévi-Strauss e Raymond Aron. Attraverso il richiamo a Husserl, che si era misurato con problemi analoghi alla fine dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento il modello eurocentrico basato sul colonialismo entra in crisi innescando [...] delle élite intellettuali europee. Il lavoro dell’antropologa americana Margaret Mead come quello del francese Claude Lévi-Strauss, proseguendo nel cammino apertosi tra le due guerre convergono, negli anni Cinquanta e Sessanta, nell’affermazione ...
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MONDADORI, Alberto
Gian Carlo Ferretti
– Nacque a Ostiglia (Mantova) l’8 dic. 1914, da Arnoldo, tipografo-editore figlio di un ciabattino, e da Andreina Monicelli, di famiglia piccolo borghese, sorella [...] linguistica, da Antonio Banfi a Ernesto Buonaiuti, da Edmund Husserl a Karl Jaspers, da Carl Gustav Jung a Claude Lévi-Strauss, da Herbert Marshall McLuhan a Margaret Mead, da Maurice Merlau Ponty a Jean-Paul Sartre, agli stessi consulenti; Struttura ...
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Affettività
Franco Cambi e Red.
In psicologia, con il termine affettività ‒ che deriva dal latino affectus, a sua volta da afficere "impressionare, influenzare" ‒ si intende l'insieme dei fenomeni affettivi [...] e possibilità di manifestazione. Si pensi alla tribù dei nambikwara nel Mato Grosso, studiata e descritta da C. Lévi-Strauss nei Tristi tropici (1955), e al ruolo che essa assegna alla tenerezza quale valore dominante nei rapporti sessuali e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La dodecafonia è un metodo compositivo ideato da Arnold Schönberg, incentrato sulla serie [...] una successione di eventi la più eterogenea possibile, tesa ad annullare, in un certo senso, le sue capacità mnemoniche. Lévi-Strauss sostiene che la musica seriale non è un linguaggio di comunicazione, in quanto priva di un “livello di articolazione ...
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mitema
mitèma s. m. [der. di mito, sull’esempio del fr. mythème, a sua volta modellato su phonème «fonema»] (pl. -i). – Termine coniato dall’antropologo fr. C. Lévi-Strauss per indicare ciascuno dei nuclei narrativi che si possono evidenziare...
strutturalismo
s. m. [der. di strutturale]. – Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, ossia un insieme organico e globale i cui elementi...