Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] espressi i principali nodi problematici, e le scelte metodologiche, intorno ai quali si svolgerà il pensiero di Lévi-Strauss. Insieme all'attenzione per i sistemi sociali e culturali colti nei loro elementi costitutivi e soprattutto nelle reciproche ...
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LEVI, Primo
Simona Foà
Nacque a Torino, il 31 luglio 1919, da Cesare e da Ester Luzzati.
I genitori erano ebrei piemontesi (il padre, ingegnere, aveva talvolta soggiornato all'estero per lavoro), si [...] da scrittori" uscì la sua traduzione del Processo di F. Kafka. Tra il 1983 e il 1984 tradusse due libri di C. Lévi-Strauss, La via delle maschere (Torino 1984) e Lo sguardo da lontano (ibid. 1985).
Del giugno 1984 è il ricchissimo Dialogo con Tullio ...
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Etnologo romeno, naturalizzato francese, nato a Iaşi il 7 settembre 1925. Emigrato in Francia nel 1948, si è dedicato allo studio della cultura rurale francese e nel 1970 ha ottenuto la cattedra di Ethnologie [...] tra gli innovatori degli studi antropologici francesi. All'attività didattica C. ha aggiunto l'impegno, accanto a C. Lévi-Strauss, per il funzionamento del Laboratorio di antropologia sociale del Collège de France in unione con l'EHESS e con il ...
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Studioso di folclore russo (Pietroburgo 1895 - Leningrado, già Pietroburgo, 1970). Nella sua opera principale, Morfologija skazki (1928) P. sottopone a un esame critico gli schemi di classificazione delle [...] diffusione dei metodi strutturali nelle scienze umane; linguisti, folcloristi ed etnologi occidentali, a cominciare da C. Lévi-Strauss, hanno infatti riconosciuto come la ricerca di P., partita da esigenze di classificazione della fiaba, abbia finito ...
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Rapporto sessuale fra persone (tradizionalmente intese di sesso diverso) legate fra loro da quei rapporti di consanguineità o di affinità che oppongono impedimento assoluto al matrimonio.
Antropologia
Gli [...] matrimoniali con membri di gruppi diversi dal proprio (è questa la cosiddetta teoria dell’alleanza avanzata da C. Lévi-Strauss, che però concerne le norme esogamiche, e non le semplici relazioni sessuali); altre infine considerano l’avversione all ...
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Poeta e saggista messicano (Città di Messico 1914 - ivi 1998). Tra i maggiori intellettuali messicani e dell'America latina, P. si affermò come un innovatore del costume letterario e delle concezioni culturali. [...] scritti sul Messico (El laberinto de la soledad, 1950, trad. it. 1961; Posdata, 1970), a studi sullo strutturalismo (Claude Lévi-Strauss o el nuevo festín de Esopo, 1967), sull'arte contemporanea (Marcel Duchamp o el castillo de la pureza, 1968; trad ...
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Antropologo sociale inglese (Birmingham 1881 - Londra 1955). Partendo dall'analogia tra sistema sociale e organismo biologico, propose un modello funzionalista della società mirato a spiegare le interconnessioni [...] successione patri- e matrilinea; lo studio sui sistemi di parentela anticipa, per alcuni versi, i risultati teorici di C. Lévi-Strauss. Notevole anche lo studio sulle isole Andamane, che visitò negli anni 1906-08 (Andiman islanders, 1922, 2a ed. 1948 ...
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Badiou, Alain. – Filosofo, romanziere e drammaturgo francese (n. Rabat 1937). Docente dell’École normale supérieure dal 1999, poi professore emerito, direttore del Collège international de philosophie [...] althusseriana per radicalizzarne alcuni postulati, fino a teorizzare, lungo la linea antiumanista tracciata da maestri quali Lévi-Strauss, Lacan e Foucault, un’antifilosofia come condizione necessaria per la rinascita della filosofia. A partire da ...
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Antropologo statunitense (Hoboken, New Jersey, 1876 - Parigi 1960). Ritenuto uno dei fondatori dell'antropologia culturale, diede sostanziali contributi a questa disciplina sia a livello teorico, elaborando [...] configurazioni". Centrale nel suo pensiero è il concetto di "cultura", che egli non volle contrapporre, come invece C. Lévi-Strauss in seguito, alla "natura": K. considerò infatti i fenomeni culturali come appartenenti alla natura, situandoli però in ...
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Musicologo francese (n. Amiens 1945), naturalizzato canadese (1975). Professore all'università di Montreal, N. è autore di numerosi saggi nell'ambito della musicologia, dell'analisi e della semiologia [...] et la vie (1999), Les esquisses de Richard Wagner pour Siegfried's Tod (1850): essai de poïétique (2004); Lévi-Strauss musicien: essai sur la tentation homologique (2008). Le voci da lui scritte per l'Enciclopedia Einaudi sono state raccolte nel ...
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mitema
mitèma s. m. [der. di mito, sull’esempio del fr. mythème, a sua volta modellato su phonème «fonema»] (pl. -i). – Termine coniato dall’antropologo fr. C. Lévi-Strauss per indicare ciascuno dei nuclei narrativi che si possono evidenziare...
strutturalismo
s. m. [der. di strutturale]. – Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, ossia un insieme organico e globale i cui elementi...