Zeffirelli, Franco
Bruno Roberti
Nome d'arte di Gianfranco Corsi, regista cinematografico e regista, scenografo e costumista teatrale, nato a Firenze il 12 febbraio 1923. Dotato di un forte senso dello [...] verso i toni lacrimevoli nelle produzioni americane The champ (1979; The champ ‒ Il campione), remake dell'omonimo film di KingVidor (1931), e Endless love (1981; Amore senza fine); con pleonasmi illustrativi in Storia di una capinera (1993), da G ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] o in una biblioteca; molto più difficile è vedere le opere di Abel Gance o di Ernst Lubitsch, di John Ford o di KingVidor: se ci si accontenta delle videocassette e dei DVD se ne possono trovare solo alcune. Se si ha la fortuna di imbattersi in ...
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Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] cittadine caro alle avanguardie degli anni Venti e magnificamente rappresentate da film come The crowd (1928; La folla) di KingVidor, Berlin. Die Sinfonie der Grossstadt (1927) di Walter Ruttmann, e Čelovek s kinoapparatom (1929; L’uomo con la ...
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Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] lo ha preceduto: il rapporto tra padre e figlio è per es. determinante nell'intreccio di Il campione (1931) di KingVidor. Ottenuto il successo, il pugile comincia a puntare troppo in alto e viene sconfitto nelle sue aspirazione spesso a causa degli ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] dive, poi, rappresentò un autentico filone dei film di Hollywood su Hollywood. Show people (1928; Maschere di celluloide) di KingVidor è la storia di un'aspirante attrice che arriva a Hollywood persuasa di sfondare nel melodramma, e diventa invece ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] ' fra gli altri The circus (1928; Il circo) di Charlie Chaplin e The crowd (1928; La folla) diretto da KingVidor; e, sotto l'incipiente regime fascista, prudenza autocensoria consigliò all'adattatore del francese Feu Mathias Pascal (1925; Il fu ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] e Luis Buñuel, da Lev V. Kulešov a Vsevolod I. Pudovkin, Sergej M. Ejzenštejn e Dziga Vertov, da Griffith a Chaplin e a KingVidor, da Eric von Stroheim a Josef von Sternberg ‒ che si può collocare tra l'inizio della Prima guerra mondiale e l'avvento ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] three strips con il colore concepito in chiave drammatica. Gone with the wind (1939; Via col vento) di KingVidor costituisce il momento di piena affermazione spettacolare del colore, che raggiunse una definizione più precisa contribuendo a creare il ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] (1929) di Marcel L'Herbier e Napoléon (1927; Napoleone) di Gance, anche negli Stati Uniti registi come KingVidor diedero un loro contributo essenziale alla definizione delle possibilità espressive e spettacolari delle panoramiche e delle carrellate ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] e con budget di media entità. I kolossal veri e propri furono solo sei: War and peace (1955; Guerra e pace) di KingVidor, Helen of Troy (1956; Elena di Troia) di Robert Wise, che ebbe un'influenza decisiva sulla nascita del peplum italiano, Ben Hur ...
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