Teologo (Flensburg 1808 - Copenaghen 1884). Prof. di teologia a Copenaghen (1840) e dal 1854 vescovo luterano di Copenaghen. Subì l'influsso del misticismo di F. Baader, poi della filosofia hegeliana; [...] ("La dogmatica cristiana", 1849) e Den christelige ethik ("L'etica cristiana", 2 voll., 1871-78). Polemizzò con Kierkegaard che aveva attaccato come "falsificazione del cristianesimo" la tendenza di M. a conciliare Vangelo e umanesimo moderno. ...
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Teologo e filosofo (Besigheim, Württemberg, 1860 - Degerloch 1944). Uscito dalla Chiesa evangelica nazionale dopo averne inutilmente tentato una riforma (a tale scopo era rivolto il suo periodico Die Wahrheit), [...] , maturando il suo pensiero filosofico. Già nei suoi scritti giovanili egli cercava, presto ispirato da S. A. Kierkegaard, di trovare la sua strada, attraverso una coerente concezione della vita morale e attraverso una fondazione religiosa, ma ...
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Storico, teologo e poeta danese (Udby, Selandia, 1783 - Copenaghen 1872), fu una delle figure più significative della storia culturale e politica danese; nella sua vasta attività di predicatore religioso [...] G. non è quella del luteranesimo illuminato e razionalista dell'età sua: contro di esso anzi egli, come Kierkegaard, è in costante polemica in nome di una romantica e spontanea religiosità che, insieme a intenti pedagogici schiettamente democratici ...
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Storico danese delle religioni (Copenaghen 1862 - ivi 1928), prof. (dal 1910) di filosofia e storia delle religioni nell'univ. di Berlino. Seguendo la scuola evoluzionistica, si occupò sia delle religioni [...] il Textbuch zur Religionsgeschichte. Per Die Kultur der Gegenwart, diretta da H. Hinneberg (1906), compose il capitolo Die Religion der primitiven Völker. Tra le opere a sé stanti: Der Buddhismus, 1911; Sören Kierkegaard, 1913; Die Religionen, 1924. ...
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Teologo protestante considerato il maggiore vivente, nato il 10 maggio 1886 a Basilea. Ha studiato a Berna, Berlino, Tubinga, Marburgo. Dal 1909 è stato pastore in varie comunità, dal 1921 professore universitario [...] seppure cristianamente ispirata, né della "cultura", né di altra attività umana. Presupposti positivi sono la filosofia di S. Kierkegaard e la critica radicale (di varie origini) della società esistente. In nome della parola di Dio, il B. reagì ...
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Secolarizzazione
Langdon Gilkey
di Langdon Gilkey
Secolarizzazione
sommario: 1. Introduzione. 2. Genesi, natura e sviluppo dello ‛spirito secolare'. 3. La crisi: contraddizioni nella cultura secolare, [...] sul fatto che ogni persona è unica e che, al fine di alimentare tale unicità - per diventare un io, come diceva Kierkegaard -, ognuno deve esperire ‛da sé' quanto è degno d'essere esperito: l'amore e la passione, il momento estetico, quello morale ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] 1927), della filosofia del rapporto Io-Tu (M. Buber, Ich und Du, Leipzig 1923) e del pensiero di S. Kierkegaard. La teologia non fu più intesa come scienza generale delle religioni, bensì come teologia della parola di Dio, come autointerpretazione ...
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Tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore.
Filosofia
Il termine e il concetto di διαλεκτικὴ τέχνὴ, propriamemte «arte dialogica», risale [...] in sé tale sviluppo. Varie correzioni e riforme subì la d. hegeliana nelle formulazioni di L. Feuerbach, di S. Kierkegaard e, soprattutto, di K. Marx. Quest’ultimo vide nella dialettica hegeliana un apriorismo idealistico, che ipostatizza i momenti ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] che sono ora arrivati» è «la trasformazione e la dissoluzione della t. in antropologia». Nel contempo un altro filosofo, S. Kierkegaard, denuncia la mistificazione del sistema hegeliano, in quanto ignora quel che c’è di più reale: la soggettività ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
bornholmiano
‹bornol-› s. m. (f. -a) [dal nome dell’isola danese di Bornholm]. – Membro di una setta neo-evangelica, fondata nell’isola di Bornholm nel 1860 dal pastore P. Ch. Trandberg, sotto l’influsso del pensatore S. A. Kierkegaard; opposta...