Filosofo (Copenaghen 1813 - ivi 1855). Vita e pensiero sono così strettamente uniti in K., che tutta la sua opera di scrittore è l'espressione del dramma della propria interiore esperienza, dal breve periodo [...] in Germania nel periodo che va dagli anni immediatamente precedenti a quelli che seguirono la prima guerra mondiale (Kierkegaard-Renaissance), e quindi negli altri paesi, prestando parecchi motivi e suggestioni (il singolo, l'angoscia, ecc.) alla ...
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Stato tormentoso di ansietà e di sofferenza.
Filosofia
L’a. è uno dei temi fondamentali dell’esistenzialismo, che l’intende come una delle situazioni affettive rivelatrici attraverso cui l’esistenza si [...] rende consapevole di alcuni caratteri costitutivi del proprio essere. Per S. Kierkegaard, l’a. è a fondamento del peccato originale: il suo insorgere fa uscire l’uomo dall’innocenza originaria e lo fa nascere a sé stesso come Io o spirito individuale ...
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Movimento filosofico (e in seguito anche letterario), che comprende quegli indirizzi di pensiero che concepiscono la filosofia non come sapere sistematico e astratto, ma come impegno del singolo nella [...] direzione è rappresentata, sempre in Germania, dalla "teologia della crisi" del protestante K. Barth, che sulle orme di Kierkegaard concepisce l'esistere autentico come rapporto del singolo con Dio, mediante il quale ci si libera dall'angoscia del ...
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Filosofo italiano (Milano 1914 - ivi 1978). Discepolo di A. Banfi, insegnò nelle univ. di Cagliari, Roma, Pavia e Milano. Il suo "umanesimo critico", che si richiama allo storicismo, svolge particolarmente [...] . Tra le opere: Il pensiero dei primitivi (1941); Crisi dell'uomo. Il pensiero di Dostoievskij (1948); La coscienza inquieta. S. Kierkegaard (1949); Mito e storia (1953), Umano e disumano (1958); Illusione e pregiudizio. L'uomo etnocentrico (1967). ...
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Teologo e filosofo (Besigheim, Württemberg, 1860 - Degerloch 1944). Uscito dalla Chiesa evangelica nazionale dopo averne inutilmente tentato una riforma (a tale scopo era rivolto il suo periodico Die Wahrheit), [...] , maturando il suo pensiero filosofico. Già nei suoi scritti giovanili egli cercava, presto ispirato da S. A. Kierkegaard, di trovare la sua strada, attraverso una coerente concezione della vita morale e attraverso una fondazione religiosa, ma ...
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Pensatore (Königsberg 1730 - Münster 1788). Influenzati dal pietismo, i suoi temi nodali si concentrano nell'interpretazione della Scrittura e in un senso profondo dei valori dell'evoluzione storica e [...] un precursore: diversi suoi temi (il senso dell'angoscia, la fede come scandalo della ragione, ecc.) si ritrovano in Kierkegaard, che lo ammirò e citò nei suoi scritti.
Vita
Ebbe un'educazione familiare molto rigida e un'istruzione irregolare. Tentò ...
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Filosofo francese (Lione 1891 - ivi 1966). Sacerdote, professore nella università cattolica di Lione (dal 1926); ha teorizzato uno spiritualismo di fondo tomistico, integrato con dottrine della tradizione [...] et le problème de la métaphysique (1935); Traité de philosophie (4 voll., 1939-47; trad. it. 1957-59); Les doctrines existentialistes, de Kierkegaard à J.-P. Sartre (1948); De Lachelier à Rosmini (1953); Sartre ou la théologie de l'absurde (1965). ...
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Psicologo e filosofo tedesco (Oldenburg 1883 - Basilea 1969). Uno tra i maggiori esponenti dell'esistenzialismo tedesco, il suo pensiero si è svolto fondamentalmente in tre fasi: della psichiatria (Allgemeine [...] , J. tende a una filosofia del singolo esistente, secondo l'esigenza dell'ispiratore dell'esistenzialismo, S. Kierkegaard: a una filosofia non come indagine oggettiva, ma come "chiarificazione esistenziale" (ted. Existenzerhellung). In tale ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] e richiama Spengler, denuncia anch'egli il fallimento del pensiero moderno dell'Occidente, "da Hegel a Nietzsche", indicando in Kierkegaard e Marx, messi in parallelo, i testimoni della crisi. Ed è sempre Löwith che richiama, a proposito di Heidegger ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] altri campi del sapere, a cura di N. Bobbio et al., Napoli 19882.
P. Prini, Storia dell’esistenzialismo da Kierkegaard a oggi, Roma 1989.
O. Pompeo Faracovi, Spiritualismo ed esistenzialismo in Italia, in Filosofia italiana e filosofie straniere nel ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
bornholmiano
‹bornol-› s. m. (f. -a) [dal nome dell’isola danese di Bornholm]. – Membro di una setta neo-evangelica, fondata nell’isola di Bornholm nel 1860 dal pastore P. Ch. Trandberg, sotto l’influsso del pensatore S. A. Kierkegaard; opposta...