Landsberg, Paul Ludwig
Filosofo tedesco (Bonn 1901 - Orianenburg, Berlino, 1944). Allievo di Scheler, fu prof. nell’univ. di Bonn; di famiglia ebrea, con l’avvento del nazismo si rifugiò inizialmente [...] riflessione si ispira alle tematiche del pensiero esistenziale cristiano e, in partic., di Agostino, Pascal e Kierkegaard. Concentrandosi sulla considerazione e analisi della persona, della propria esistenza e della relazione con Dio, L. sottolinea ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] e richiama Spengler, denuncia anch'egli il fallimento del pensiero moderno dell'Occidente, "da Hegel a Nietzsche", indicando in Kierkegaard e Marx, messi in parallelo, i testimoni della crisi. Ed è sempre Löwith che richiama, a proposito di Heidegger ...
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autentico/inautentico
Coppia di concetti, con cui, soprattutto nella filosofia esistenziale del 20° sec., si contrappone ciò che appartiene alla natura più propria dell’uomo, che ne esprime il carattere [...] si trovi separato dal suo sé più profondo e vero.
Ottocento
Questa contrapposizione di valori è sottotraccia già nel pensiero di Kierkegaard e nella sua intensa ricerca del vero cristianesimo; in quello di Nietzsche, che nei Greci, in tutto l’arco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] altri campi del sapere, a cura di N. Bobbio et al., Napoli 19882.
P. Prini, Storia dell’esistenzialismo da Kierkegaard a oggi, Roma 1989.
O. Pompeo Faracovi, Spiritualismo ed esistenzialismo in Italia, in Filosofia italiana e filosofie straniere nel ...
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Jolivet, Regis-Victor
Jolivet, Régis-Victor
Filosofo francese (Lione 1891 - ivi 1966). Sacerdote, prof. nella univ. cattolica di Lione (dal 1926), teorizzò uno spiritualismo di ispirazione tomistica, [...] de la métaphysique (1935); Traité de philosophie (4 voll., 1939-47; trad. it. Trattato di filosofia); Les doctrines existentialistes de Kierkegaard à J.-P. Sartre (1948); De Lachelier à Rosmini (1953); Sartre ou la théologie de l’absurde (1965). ...
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Taubes, Jacob
Filosofo e teologo austriaco (Vienna 1923 - Zurigo 1987). Di origine ebraica, si trasferì con la famiglia a Zurigo nel 1936, dove studiò filosofia e storia, laureandosi nel 1947 con una [...] messianica nel pensiero dell’Occidente, da Giovanni, Paolo e Agostino a Gioacchino da Fiore, da Hegel e Marx a Kierkegaard e Nietzsche. Dopo aver insegnato sociologia delle religioni nell’univ. ebraica di Gerusalemme, nel 1956 fu chiamato come prof ...
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Filosofo e studioso di estetica tedesco (Strasburgo 1910 - Stoccarda 1990). Prof. di discipline filosofiche a Jena e quindi, dal 1949, a Stoccarda. Utilizzando concetti della teoria dell'informazione, [...] nel mondo ultratecnicizzato di oggi. Oltre a volumi di tematica espressamente filosofica (fra cui un saggio Hegel und Kierkegaard, 1948), ha scritto in sede estetica Literaturmetaphysik (1950), i 4 volumi di Aesthetica (1954-60), Theorie der Texte ...
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Storico, teologo e poeta danese (Udby, Selandia, 1783 - Copenaghen 1872), fu una delle figure più significative della storia culturale e politica danese; nella sua vasta attività di predicatore religioso [...] G. non è quella del luteranesimo illuminato e razionalista dell'età sua: contro di esso anzi egli, come Kierkegaard, è in costante polemica in nome di una romantica e spontanea religiosità che, insieme a intenti pedagogici schiettamente democratici ...
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Scrittore danese (Strøby, Storstrøm, 1909 - Copenaghen 1955). Maestro elementare dal 1931 al 1945, esordì, nella linea del realismo sociale, con i romanzi Nu opgiver han ("Ora ci rinuncia", 1935) e Kolonien [...] di esistenzialismo cristiano, in cui confluivano la salda fede delle campagne danesi non meno che le letture di S. Kierkegaard e di N. Grundtvig. Ai romanzi Jonathans Rejse ("Il viaggio di Gionatan", 1941) e Lykkelige Kristofer ("Il felice Cristoforo ...
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JOLIVET, Régis-Victor
Vittorio STELLA
Filosofo francese, nato a Lione l'8 novembre 1891. Ordinato sacerdote nel 1914, studiò all'univ. cattolica di Lione (1918-21) conseguendo la "licence" in lettere [...] Heidegger et J.-P. Sartre, ivi 1950; De Rosmini à Lachelier, Lione-Parigi 1954; Aux sources de l'existentialisme chrétien: Kierkegaard, Parigi 1958. La ricerca storica dello J. è retta da un impulso teoretico che spinge ad integrare il tomismo della ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
bornholmiano
‹bornol-› s. m. (f. -a) [dal nome dell’isola danese di Bornholm]. – Membro di una setta neo-evangelica, fondata nell’isola di Bornholm nel 1860 dal pastore P. Ch. Trandberg, sotto l’influsso del pensatore S. A. Kierkegaard; opposta...