Dottrina cattolica. - Intorno all'esistenza e alla natura di Dio, l'insegnamento cattolico distingue nettamente un doppio ordine di verità: quelle che si conseguono con la nativa capacità dell'intelletto [...] prima in Kant e in Ritschl, la seconda, pur sboccando a intuizioni tutt'affatto diverse della Divinità, in Jakobi, Schleiermacher, Kierkegaard e nei mistici in generale.
Bibl.: Sull'origine e sviluppo dell'idea di Dio: A. Lang, The Making of Religion ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] vissuta entro una visione nemetica (una visione nemetica non è solo quella celebre di Marx, ma si trova anche in un Kierkegaard: v. Löwith, 1941), che vendica, cioè, la distruzione di un mondo di sicurezze tradizionali; un tale mondo era però, anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’avventura Olivetti
Emilio Renzi
«Prima fabbrica nazionale macchine per scrivere» (1908-1932)
La società in accomandita semplice Ingegnere Camillo Olivetti & c. venne fondata a Ivrea (Torino) [...] , Augusto Foà e suo figlio Luciano, Erich Linder. Il catalogo che idearono per la NEI andava da Walter Rathenau a Søren Kierkegaard e a Carl Gustav Jung, ed è indicativo delle passioni profonde di Adriano; ma la guerra limitò la produzione della casa ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] sceniche e interpretazioni ripetute per anni. In tal modo lo vedeva, per fare un solo esempio, S. Kierkegaard, prendendo spunto dalla grande attrice danese Johanne Luise Heiberg che, trentaquattrenne, nel 1847, tornava a interpretare l'adolescente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Heidegger ha lasciato il suo segno indelebile su tutto il pensiero contemporaneo ponendo [...] (e quei pochi altri che hanno compreso in maniera autentica questa esperienza religiosa, come Lutero o Kierkegaard) bisogna ritornare ad Aristotele.
L’interpretazione fenomenologica di Aristotele
Nel pensiero aristotelico accade secondo Heidegger la ...
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Attore
Ferdinando Taviani
Il termine attore viene dal latino actor, derivato di agere, "fare, agire". Fra le sue varie accezioni (già presenti nel vocabolo latino, e tutte riconducibili al senso generale [...] psicologia dell'attore ed è probabilmente collegata col cosiddetto trac, il panico che coglie l'attore prima d'entrare in scena (Kierkegaard diceva: il buon attore è colto dal panico prima d'entrare in scena, e in scena naviga tranquillo; è l'attore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] e culturale sulla quale si innestavano, «variamente e spesso malamente rimescolati», temi e motivi tratti indifferentemente da Søren Kierkegaard e dal giovane Karl Marx, da Friedrich Nietzsche e da Freud, da Martin Heidegger e da Paul Tillich, dall ...
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Gentile e il nichilismo
Gennaro Maria Barbuto
Storiografia
Se si scorrono le pagine sulla storia del nichilismo, come quelle di Franco Volpi (1996), o le diverse testimonianze filosofiche sul nulla, [...] cristiana in un Dio distante, che può procurare solo angoscia, come insegnava la grande teologia protestante da Sören Kierkegaard a Karl Barth.
Il cattolicesimo di Gentile non implicava, d’altra parte, nessuna adesione a miti controriformistici, né ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Eugenio Garin
Michele Ciliberto
Nella sua lunga attività Eugenio Garin si concentrò anzitutto su due campi di ricerca: l’Umanesimo e il Rinascimento, di cui offrì una nuova interpretazione che ebbe [...] la concezione classica della filosofia, da Platone a Cartesio a Spinoza a Leibniz contro i quali», scriveva, «hanno combattuto Kierkegaard e Nietzsche, Heidegger e Jaspers» (Essere e pensiero, «Rassegna di cultura e vita scolastica», 1947, pp. 3-4 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diffusione del fenomeno della nuova spiritualità non è prerogativa del nostro tempo. [...] nulla di peccaminoso. Al fosco e tormentato universo coscienzale, tanto per dire, della filosofia dell’angoscia di un Kierkegaard o di alcuni film di Ingmar Bergman, fa riscontro la Weltanschauung serena e tollerante, positiva e ottimistica del ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...
bornholmiano
‹bornol-› s. m. (f. -a) [dal nome dell’isola danese di Bornholm]. – Membro di una setta neo-evangelica, fondata nell’isola di Bornholm nel 1860 dal pastore P. Ch. Trandberg, sotto l’influsso del pensatore S. A. Kierkegaard; opposta...