Seguaci (arabo al-khawāriǵ «gli uscenti») della setta islamica sorta nel 657 d.C. in seguito al dissenso scoppiato tra i seguaci del califfo Alī sulla liceità di dirimere la questione della successione al califfato per mezzo di un arbitrato. Ebbero parte importante nella storia politica e religiosa dell’islamismo, sia con le loro ribellioni sanguinose sotto gli Omayyadi e i primi Abbasidi, sia con ...
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(ar. Ibāḍiyya) Setta musulmana, unico ramo sopravvissuto dei kharigiti (➔); fondata da ‛Abd Allāh ibn Ibāḍ al-Murrī, fiorì in Mesopotamia nell’8° secolo. In quello stesso secolo gli i. conquistarono l’Oman [...] penetrando nell’Africa settentrionale, dove fondarono vari piccoli Stati. Oggi gli i. costituiscono la componente maggioritaria dell’islamismo in Oman. Altri nuclei importanti si trovano nella valle del ...
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(arabo «gente della sunna») La maggioranza ortodossa musulmana, che si proclama seguace della norma e pratica di vita del Profeta in contrapposizione agli eretici sciiti e kharigiti (➔ sunniti). ...
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sunnismo
(ar. ahl as-sunna wa l-jama‛a) Denominazione della corrente maggioritaria dell’islam, che definisce l’ortodossia in opposizione ai dissidenti (sciiti e kharigiti) e in nome del rispetto della [...] consuetudine approvata da tutti e del modello profetico (➔ ). Mentre l’islam minoritario si formò drammaticamente nei primi decenni successivi alla morte di Maometto, dalla scissione che condusse alla ...
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sufriti Setta musulmana kharigita (arabo ṣufriyya), che ebbe grande parte nelle guerre religiose islamiche in Siria e Mesopotamia nell’8° secolo. Passati nell’Africa settentrionale, i s. furono assorbiti [...] dai kharigiti ibaditi. ...
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mu'tazilismo (ar. mu'tazila, nome collettivo dei seguaci del movimento)
mu‛tazilismo
(ar. mu῾tazila, nome collettivo dei seguaci del movimento) Indirizzo teologico musulmano. L’origine del movimento [...] . d.C. (1°-2° dell’egira), allorché una corrente di uomini pii assunse un atteggiamento di «neutralità» tra i ribelli kharigiti che giudicavano «infedele» il peccatore musulmano, e la maggioranza che gli attribuiva ancora la qualità di credente: i mu ...
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Cugino, genero e quarto successore di Maometto come capo della comunità musulmana (Mecca forse 600 - Kūfa 661). Fu tra i primi seguaci dell'Islām, e sposò la figlia del Profeta, Fāṭima. Alla morte di Maometto [...] e dette luogo tra le file di ῾Alī alla defezione e poi allo scisma dei Kharigiti. Abbandonato da molti seguaci, cadde ucciso pochi anni dopo, per mano di un kharigita, quando la sua causa era politicamente quasi perduta. A lui e ai suoi figli fa ...
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Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] delle comunità islamiche era determinata da differenze politiche. Coloro che rigettavano l'autorità dei califfi in carica, come i kharigiti e gli sciiti, diedero vita a comunità religiose separate. I sunniti, che in linea di principio accettavano l ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] di cui le più importanti sono quella degli Sciiti e quella degli Ibaditi, sottogruppo della più ampia «corrente» dei Kharigiti, scomparsa come tale. Per tali minoranze è convenzione usare comunque il termine «sette» (firaq): queste nascono dopo la ...
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kharigita
〈ka-〉 agg. e s. m. e f. [voce araba, che significa propr. «straniero»] (pl. m. -i). – Appartenente o relativo alla setta islamica dei kharigiti, sorta nel 657 d. C. in seguito a dissensi tra i seguaci del califfo Ali su questioni...