Figlio (1281-1326) del duca di Mosca Daniele, successe al padre nel 1303 e iniziò una lotta accanita contro Michele di Tver' per il dominio del ducato di Vladimir e il primato della Russia nord-orientale. [...] dell'Orda d'Oro di cui sposò la sorella, ebbe l'investitura del granducato e poco dopo fece uccidere il principe di Tver' (1318). Nel 1326 fu chiamato dinanzi al gran khān dei Mongoli insieme al figlio di Michele, Dimitrij, che però lo fece uccidere. ...
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Ngagwang Lobsang Gyatso
(o Ngag dbang blo bzang rgya mtsho) Quinto dalai lama (n. 1617-m. 1682). Chiamato dai tibetani «il Grande Quinto», fu tra le più significative figure politiche del Tibet. Grazie [...] la teocrazia nel 1642. L’amministrazione civile fu affidata a un reggente (sde srid) la cui nomina in teoria spettava a Gushri Khan e ai suoi eredi, ma che in pratica passò nelle mani del dalai lama. Consolidò e sviluppò la scuola dei dGe lugs pa ...
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Sayyid
Dinastia che regnò sul sultanato di Delhi (1414-51), con un’influenza limitata al territorio del Doab tra i fiumi Yamuna e Gange. Venne fondata nel 1414 dal governatore di Multan, Khidr Khan (1414-21), [...] che rivendicò il titolo di Rayat-i A‛la («il vessillo dell’Altissimo») e riconobbe l’autorità di Shah Rukh, figlio di Timur. Tra i suoi successori si annoverano Mubarak Shah (1421-35) e Muhammad B. Farid ...
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Appartennero alla famiglia dei Comneni, che regnò a Trebisonda (1204-1461) con 21 sovrani; Manuele I il Guerriero (1238-1263) non riuscì a sottrarsi al dominio dei Selgiuchidi e quindi a quello mongolo [...] di Mangū khān; edificò a Trebisonda la chiesa, ora moschea, di S. Sofia; Manuele II regnò solo pochi mesi (1332-33); Manuele III (1390-1417), quando Tamerlano (1402) sconfisse Bāyazīd presso Ankara, fu mantenuto dal mongolo sul trono, previo atto di ...
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Marignolli, Giovanni dei
Francescano (n. Firenze-m. 1359) nel convento di S. Croce in Firenze, poi professore di teologia a Bologna. Detto anche Giovanni di S. Lorenzo, nel 1339 fu inviato in missione [...] nel Turkestan; di lì proseguì fino a Khanbaliq (Pechino), attraverso il Gobi, giungendovi nel 1342, accolto con onori dal gran khan. Dopo tre o quattro anni di permanenza tornò (1353) ad Avignone. Nel 1354 fu nominato vescovo di Bisignano in Calabria ...
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(o Tartari; russo Tatary) Gruppo etnico di origine turca stanziato nella Russia meridionale, nel Caucaso, in Ucraina, Uzbekistan, Kazakistan, Bielorussia e Iran. Prendono il nome da Tātar, designazione [...] data in Occidente dapprima ai Mongoli di Genghiz khān e in seguito alle genti turche, o turchizzate di diversa origine, che costituirono l’Orda d’oro (➔ orda).
In Europa i T. hanno subito l’influenza slava: sono passati a vita sedentaria, dedicandosi ...
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NOGAI (Noghai)
Renato Biasutti
Popolazione di lingua turca discendente dalle tribù mongole e tatare penetrate nell'Europa orientale durante la prima metà del sec. XIII: il nome stesso è quello di un [...] condottiero, pronipote di Genghiz Khān, che nel 1261 si rese con le sue genti indipendente dall'Orda d'oro (v. appresso). I Nogai si sparsero in varî gruppi nomadi fra il Don e le steppe circostanti al Mar Caspio, venendo poi in parte gradualmente ...
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Re di Armenia-Cilicia (n. 1226 - m. 1270); riuscì a limitare le conseguenze della grande invasione mongola nel territorio del suo regno concludendo un'alleanza offensiva e difensiva col loro capo Bachu [...] e divenendo nel 1244 vassallo del khān Oktai. Grazie a questi vincoli H. poté battere i Turchi; ma poi, sconfitto (1268) e con gran parte dell'Armenia invasa dalle forze di Baibars, sultano d'Egitto, lasciò il potere e si fece monaco. ...
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Moglie (secc. 6º-7º) di Gisulfo II, duca del Friuli; quando questi fu ucciso durante l'invasione degli Avari (inizio sec. 7º), dapprima si chiuse in Cividale, poi presa d'amore, secondo il cronista Paolo [...] Diacono, per il khān degli Avari aprì le porte della città ma fu uccisa. Suo figlio fu Grimoaldo I (v.), duca di Benevento e re dei Longobardi. ...
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Lerner, Motti
Lerner, Motti. – Autore teatrale e sceneggiatore israeliano (n. Zikhron Ya’akov 1949). Negli anni Settanta ha scritto e diretto spettacoli per il teatro sperimentale e di strada ed è divenuto [...] direttore e drammaturgo del Khan theatre di Gerusalemme (1979-84). Il suo è un teatro politico che affronta, attraverso le storie dei suoi personaggi ritratti con sensibilità e umanità, i temi scottanti del mondo contemporaneo; con la sua scrittura ...
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