La somma di denaro che si cede in cambio di un bene o un servizio, o per altro fine.
Diritto
Se si considerano, da un punto di vista privatistico, le s. come diminuzioni patrimoniali subìte per tenere [...] spinsero al rinnovamento del pensiero economico. Il punto culminante di tale evoluzione si ravvisa nell’opera di J.M. Keynes, che contribuì a trasformare la finanza pubblica da strumento passivo in strumento attivo per il riequilibrio, in grado di ...
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Dal localismo alle piattaforme produttive
Aldo Bonomi
Il territorio nell’epoca dei flussi
Martin Heidegger in Sein und Zeit (1927) si domanda se l’essere «prima abita e poi pensa il territorio o se [...] basi di forza.
Ma non si tratta solo di questo: il salto è più profondo. Laddove il modello keynesiano-fordista aveva separato e verticalizzato le dimensioni dell’operosità, della cura e della politica, sussumendole nella grande organizzazione della ...
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PROTEZIONISMO
Riccardo Faucci e Guido Pescosolido
Protezionismo
di Riccardo Faucci
Definizione
Con il termine 'protezionismo' si intende quel complesso di politiche economiche, doganali o no (le cosiddette [...] 1931 proponeva invano l'introduzione di un dazio doganale come alternativa alla svalutazione e all'uscita dal Gold standard (v. Keynes, 1931, tr. it., pp. 208-219; v. Harrod, 1951, pp. 500 ss.). Nel 1933 giustificava un moderato protezionismo con il ...
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DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] benessere e alla teoria del reddito e dell'occupazione di Keynes.
Il D. riconosce che il primo indirizzo ha considerevolmente unificatore della scienza economica.
Se è infatti vero che Keynes, studiando i flussidi spesa, ha posto l'esigenza di ...
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Politica della domanda. - Consiste in diversi tipi d'intervento diretti a modificare la d. aggregata di beni di consumo e d'investimento, in modo da evitare eccessi di d. (con conseguente inflazione, v. [...] e della composizione del debito pubblico.
La p. della d., intesa nel senso anzidetto, è stata suggerita da J. M. Keynes nell'opera Teoria generale dell'occupazione, interesse e moneta (1936), la cui argomentazione di fondo è che il sistema dell ...
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Cause e conseguenze della nascita di un’unione monetaria. Criticità. Gli effetti della crisi e le politiche di contrasto. Bibliografia. Webgrafia
Cause e conseguenze della nascita di un’unione monetaria. [...] fra teorie economiche alternative, con riguardo, tra l’altro, alla rilevanza che le diverse analisi attribuiscono al problema keynesiano della carenza di domanda effettiva e, più in generale, alle differenti visioni dei rapporti che si instaurano tra ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] Rights) – avvenuta nel 1968 con l’accordo di Rio de Janeiro – una moneta-credito creata dall’FMI che, secondo le intenzioni di Keynes che l’aveva proposta fin dal 1944, doveva essere as good as gold (buona come l’oro). Gli SDR furono salutati come la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Michel Foucault è un filosofo francese la cui opera ha investito un vasto insieme di [...] : il marxismo si trova a fronteggiare la crisi dei totalitarismi del blocco sovietico, mentre in Occidente il capitalismo keynesiano, che ha dominato tutto il dopoguerra, comincia a lasciare il posto al neoliberismo. Foucault è indotto da questi ...
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Cooperazione economica internazionale
Enzo Grilli
Introduzione
La cooperazione economica internazionale attuale ha caratteristiche che la distinguono abbastanza nettamente da quella del passato. È di [...] primavera del 1943 dopo la pubblicazione delle proposte americana (di Harry Dexter White) e inglese (di John Maynard Keynes). Entrambe miravano a promuovere un sistema internazionale di pagamenti all'interno del quale l'equilibrio dei conti con l ...
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Ristagno economico
Charles P. Kindleberger
1. Introduzione
Nel linguaggio economico al termine 'stagnazione' non viene attribuito un significato univoco; in generale, esso è stato usato per descrivere [...] , pp. 220-242.
Beckerman, W., Slow growth in Britain, Oxford 1979.
Blaug, M., Friedman, Milton (1912-), in Great economists since Keynes, Brighton 1985, pp. 62-65.
Braudel, F., La Méditerranée et le monde méditerranée à l'époque de Philippe II, Paris ...
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keynesiano
keyneṡiano agg. e s. m. (f. -a). – Relativo all’economista inglese J. M. Keynes ‹kèin∫› (1883-1946) e alle sue dottrine economiche; il termine è usato soprattutto con riferimento a quelle posizioni di politica economica che sostengono...
esogeneita
eṡogeneità s. f. [der. di esogeno, raccostato a sost. come omogeneità e eterogeneità, der. peraltro da agg. terminanti in -geneo]. – L’essere, il risultare esogeno. Si dice in partic., nel linguaggio econ., con riferimento a variabili...