MONETARISMO
Antonio Martino
Il termine fa riferimento alle teorie di M. Friedman e dei suoi allievi, e all'influenza che queste hanno avuto nel modificare la concezione prevalente sul ruolo della moneta [...] delle teorie di J.M. Keynes aveva avuto sulla teoria monetaria.
Com'è noto, una delle caratteristiche principali della teoria keynesiana è rappresentata dal fatto che in essa la moneta è vista, oltre che come mezzo di scambio, anche come attività ...
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REDDITI, Politica dei
Giovanni Caravale
(App. IV, III, p. 169)
Teoria macroeconomica, politica economica e politica dei redditi. - I recenti, accesi dibattiti nel campo della macroeconomia (la teoria, [...] sarebbe possibile in teoria, ma in pratica è ostacolato da una serie di imperfezioni, che vanno contrastate); d) la concezione keynesiana, più complessa e più impegnativa, che ha come presupposto l'idea che il sistema, lasciato a se stesso, tende a ...
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INTERESSE (XIX, p. 378)
Giovanni CALO'
Giovanni DEMARIA
Carlo DE CUGIS
Pedagogia. - Nell'accezione più vasta, psicologica, è la disposizione favorevole dell'animo verso un certo oggetto, l'attrazione [...] non è però l'incertezza di cui si parla abitualmente in economia. L'altro qualificatore causante principale connesso dai keynesiani al movimento dell'i. è costituito dalle complesse interazioni tra risparmî e investimenti che si producono durante lo ...
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Moneta
FFederico Caffè
di Federico Caffè
Moneta
sommario: 1. Evoluzione storica della moneta. 2. Dalla moneta ‛pegno' alla moneta ‛segno'. 3. Le concezioni quantitative. 4. Le indicazioni di politica [...] economics, in Monetary theory (a cura di R. W. Clower), Harmondsworth 1969, pp. 226-246 (tr. it.: Teoria monetaria ed economia keynesiana, in La teoria monetaria, a cura di R. W. Clower, Milano 1972, pp. 201-218).
Johnson, H. G., Inflation and the ...
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Economista inglese (n. 1890 - m. Londra 1963). I suoi contributi più rilevanti sono legati alla teoria monetaria e alla critica costruttiva nei confronti del pensiero keynesiano, dominante all'epoca. La [...] fu uno dei pochi economisti che continuarono a dedicare la loro attenzione ai problemi monetari, in polemica diretta con i keynesiani. Tra le opere: A study of industrial fluctuation (1915); Money (1922; ed. ampl. 1948); The control of industry (1923 ...
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stabilizzazione economia Politica di s. Impiego di politiche monetarie o fiscali (o loro combinazioni) riferito a variabili, soprattutto macroeconomiche (quali, per es., il livello generale dei prezzi, [...] fra gli economisti riguardano prevalentemente le priorità e gli strumenti delle politiche di stabilizzazione. Gli economisti keynesiani sostengono infatti che per conseguire le finalità della piena occupazione, di una soddisfacente crescita economica ...
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Economista, nato a Torino il 26 gennaio 1906, prof. di economia politica dal 1939 nelle univ. di Palermo, Ferrara, Parma e Pavia e quindi (1958) di politica economica e finanziaria all'univ. libera Luigi [...] politica (Milano 1941, 2ª ed. riveduta 1951); L'economia di guerra come economia di monopolio (Milano 1942); Studi keynesiani (in L'Industria, 1948); La metodologia di Oskar Morgenstern (in L'Industria, 1952); Due scritti sugli indici delle scorte ...
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Myrdal, Karl Gunnar. - Economista e uomo politico svedese (Skattungbyn, Orsa, 1898 - Stoccolma 1987). Docente di Politica economica all’Università di Stoccolma, ha affiancato all’attività scientifica [...] del metodo matematico in economia e cofondatore della Econometric Society, se ne è successivamente discostato, anticipando temi keynesiani. Negli anni Quaranta ha elaborato il concetto – che ha occupato un posto di rilievo nell’economia dello ...
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Distribuzione della ricchezza e del reddito
Alberto Quadrio Curzio
Introduzione
I problemi della distribuzione del reddito e della ricchezza sono da sempre rilevanti nella scienza economica in termini [...] tr. it.: L'analisi dell'utilità e la funzione del consumo: un'interpretazione dei dati incrociati sezionalmente, in Economia post-keynesiana, a cura di K.K. Kurihara, Torino 1956).
Nicola, P. C., Lezioni di dinamica economica, Bologna 1976.
Nicola, P ...
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INVESTIMENTO
Pier Luigi Belvisi
(App. III, I, p. 889)
Per i. propriamente deve intendersi l'acquisto da parte delle imprese di beni capitali reali come impianti, macchinari e fabbricati. In tal modo [...] e l'i. (cioè l'offerta e la domanda di capitale) trovano un equilibrio mediante il tasso d'interesse, per i keynesiani l'i. stimola la formazione del risparmio attraverso il reddito e la propensione al risparmio delle famiglie.
Le decisioni d'i ...
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macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...
rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...