Galbraith, John Kenneth
Economista statunitense (Iona Station, Ontario, 1908 - Cambridge, Massachusetts, 2006). Politicamente un liberal e un democratico, ha contribuito a diffondere e sviluppare le [...] idee keynesiane. È stato professore a Harvard e ha rivestito posizioni importanti nelle amministrazioni di F.D. Roosevelt e di J.F. Kennedy, che lo nominò ambasciatore in India (1961-63). I suoi 3 libri più importanti sono: The great crash (1954), in ...
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Economista svedese (n. Stoccolma 1891 - m. 1960), prof. nella Scuola superiore di commercio di Göteborg (1932) e quindi nelle univ. di Lund e di Uppsala. Sviluppando il pensiero di K. Wicksell è arrivato [...] a conclusioni simili a quelle keynesiane. Opere: Die Gerichtigkeit der Besteuerung (1919), National income of Sweden 1861-1930 (in collab. con E. Dahlgren e K. Koch, 1937), Studies in the theory of money and capital (1939; 2a ed. ampl. 1950), Sul ...
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Teoria economica affermatasi negli anni 1970 (P. Davidson, H. Minsky) come sviluppo del pensiero di J.M. Keynes e dei neokeynesiani. Non rappresenta un approccio puro allo studio della micro- e della macroeconomia; [...] tuttavia è caratterizzata da specifiche differenze rispetto alle altre teorie monetariste, keynesiane, neoclassiche ecc. Innanzitutto gli economisti postkeynesiani riconoscono che tutte le teorie economiche rappresentano un’astrazione e una ...
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Economista (Roma 1918 - Cambridge, Massachusetts, 2003), emigrato negli USAnel 1938 e naturalizzato americano, prof. nel Carnegie institute of technology di Pittsburg (1952-60), nella Northwestern Univ. [...] nel Massachusetts institute of technology. Di indirizzo econometrico, contribuì allo sviluppo e alla revisione critica delle teorie keynesiane. Le sue ipotesi sulla teoria del "ciclo vitale", riguardante la relazione fra consumo e reddito, ebbero ...
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Economista francese (Losanna 1874 - Versailles 1955), prof. nelle univ. di Montpellier (1899) e di Parigi (1913), socio straniero dei Lincei (1933); redattore capo della Revue d'économie politique (dal [...] 1928. Sul terreno monetario difese il regime aureo e criticò il crescente intervento dello stato e le nuove teorie keynesiane; il suo liberismo non era tuttavia insensibile ai problemi sociali e lo portò verso un associazionismo vicino al federalismo ...
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LINDAHL, Erik Robert
Anna Maria Ratti
Economista svedese, nato a Stoccolma il 21 novembre 1891, morto il 6 gennaio 1960. Ha insegnato nella Scuola superiore di commercio di Göteborg (dal 1932) e quindi [...] dell'Associazione economica internazionale.
Sviluppando alcune parti del pensiero di K. Wicksell, è arrivato a conclusioni simili a quelle keynesiane e, insieme con B. Ohlin e G. Myrdal, ha molto contribuito alla teoria monetaria della scuola svedese ...
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Economista di origine inglese, nato a Liverpool il 18 gennaio 1910; dopo gli studi a Oxford, Chicago e Harvard, dal 1937 vive negli USA. La sua copiosissima produzione scientifica si distingue per il tentativo [...] in un'ottica evoluzionistica.
B. ha sviluppato una teoria macroeconomica della distribuzione analoga ad altre teorie post-keynesiane (i profitti aggregati dipendono essenzialmente dalla spesa per investimenti). Il suo nome è anche associato alla ...
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ciclo economico reale, teoria del
Ester Faia
Teoria che studia le fluttuazioni di breve periodo delle variabili economiche intorno al loro trend di lungo periodo. L’idea di base è che le fasi di espansione [...] Kydland ed E.C. Prescott (Time to build and aggregate fluctuations, «Econometrica», 1982, 50, 6). Rispetto alle dottrine keynesiane, le assunzioni sottostanti alla teoria del c. e. r. concernono la presenza di mercati efficienti, di agenti razionali ...
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Economista olandese (L'Aia 1903 - ivi 1994). Al suo nome sono legate le indagini sulle reciproche influenze dei vari fattori ritenuti cause delle crisi, indagini condotte col complicato metodo della correlazione [...] causa delle crisi. Nell'opera Econometrics (in nederl. 1943, in ingl. 1951) combinò con originale sintesi le teorie keynesiane con l'analisi quantitativa dei dati economici forgiando nuove formule operative di politica economica; in Economic policy ...
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post-globalizzazione
(post globalizzazione), s. f. e agg. Fase che segue l’espansione del processo di globalizzazione; successivo alla globalizzazione.
• Stati Uniti ed Europa hanno già perso la battaglia [...] il complesso militar-industriale può beneficiare di massicci investimenti pubblici: le suggestioni roosveltiane, simbolo delle vituperate politiche keynesiane che pure hanno salvato due volte in meno di un secolo il capitalismo americano, sono da ...
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sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento o incremento: lo s. di un centro...
macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...