LIPARI, Gruppo di
A. D. Trendall
Nome dato a un complesso di poco più di cento vasi, rinvenuti per la maggior parte nelle tombe di una necropoli del primo ellenismo, in contrada Diana nell'isola di [...] volta ispirato probabilmente dai vasi policromi del Gruppo C A campano. È anche evidente l'influsso della tarda ceramica di Kerč. Poiché soltanto pochi vasi dello stile caratteristico di L. son stati trovati fuori di quest'isola, è probabile che essi ...
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ARISTOPHANES (᾿Αριστοϕάνης)
G. Becatti
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, attivo nell'ultimo ventennio del V sec. a. C. Firmò con ègraphe tre vasi. Una kölix proveniente forse da Vulci [...] impostazione, di tono diverso dalle composizioni precedenti. Lo Hauser e lo Hoppin attribuiscono ad A. anche una kölix frammentaria da Kerč, ora all'Ermitage di Leningrado, con Deianira e Nesso, ma senza Eracle. Lo stile di questo dipinto lo riporta ...
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UNGHERIA
I. Gedai
(Hungaria, Magerország nei docc. medievali; ungherese Magyarország)
Stato dell'Europa centrale, confinante con la Slovacchia a N, l'Ucraina a N-E, la Romania a E, la Iugoslavia e la [...] colonizzazione, per es. Borsmonostor (od. Kloster Marienberg) e Szentgotthárd a O, Topusko a S-O, Pétervárad (od. Petrovaradin) a S e Kerc (od. Cîrţa) a S-E. Sono distribuiti in maniera simile anche i monasteri dell'Ordine dei Paolini (o Monaci di S ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] s. M. 1924, p. 204 ss., figg. 185-191. Paragnatide di Bonn: H. Schrader, op. cit., p. 208, fig. 191. Vasi di Kerč: K. Schefold, Untersuchungen zu den kertscher Vasen, Berlino-Lipsia 1934, nn. 97, 142, 143, 188, 217, 300, 336, ecc. C. Clairmont, op ...
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LETTIGA (lectica)
G. A. Mansuelli
È opinione comune, sin dall'antichità, che la l. sia stata importata in Europa dall'Asia. Tuttavia la documentazione archeologica diretta e indiretta della l. è assai [...] in nessun monumento figurato della Grecia classica e dell'ellenismo compare la rappresentazione della lettiga. Soltanto in un vaso da Kerč (Dict. Ant., fig. 4375) la coppia divina Dioniso-Arianna è trasportata su di un vero e proprio letto collocato ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] (cfr. A. Bruhl, Liber Pater, p. 76 ss.).
g) Arte greca del IV sec. a. C. - I tipi di m. sui vasi di Kerč sono in gran parte derivati dalla pittura attica precedente. Il tema favorito diventa lo smaniare delle Thyadi delfiche. Oltre a ciò nascono ora ...
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ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] stile midiaco si introduce il motivo della preparazione delle Adonie e dei "giardini di A.", che sarà più volte ripresò nella ceramica di Kerč; ma non è certo che nella figura di fanciullo alato si debba riconoscere A. e non Eros. E più probabile che ...
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ENCAUSTO
M. Cagiano de Azevedo
Sistema di pittura con i colori mescolati alla cera e che quindi per essere usati devono venir liquefatti dal calore (v. enkaustès).
La letteratura sull'e. nell'antichità [...] e delle tavolozze metalliche con vaschette per i colori, suscettibili di esser poste sul fuoco, come appaiono nel sarcofago di Kerč e nella tomba di St.-Médard-des-Près. Le recenti esperienze di E. Schiavi convincono anche della possibilità di ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] penisola calcidica tra i gioielli macedoni della Civiltà del Ferro, nella Russia meridionale da alcuni rinvenimenti delle tombe di Kerč, in Etruria nella fase orientalizzante, in Egitto da alcuni esemplari provenienti da Tukl el-Karmus e da Sa el ...
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Vedi OLYMPOS dell'anno: 1963 - 1963 - 1996
OLYMPOS (῎Ολυμπος)
G. Scichilone
Mitico, celeberrimo suonatore di flauto, originario di Frigia. Su questo nome convergono varie fonti relative all'invenzione [...] in cui si riflette Atena intenta a suonare il doppio flauto; Marsia assiste. È il momento iniziale del mito): 12. Pelike da Kerč Leningrado, Ermitage; 335 a. C. circa: K. Schefold, Kertscher Vasen, Berlino 1930, pp. 18-19, tav. 18 B (O. ignudo con ...
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bosforo
bòsforo s. m., letter. – Stretto di mare: nel b. tra Scilla e Cariddi (Galilei); Dai golfi e dai b. azzurri (D’Annunzio). È propriam. il nome dello stretto tracio che collega il Mar di Marmara con il Mar Nero (lat. Bosp(h)ŏrus, gr....