Ōshima, Nagisa
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico giapponese, nato a Kyoto il 31 marzo 1932. Si è imposto negli anni Sessanta come la maggiore personalità della 'nuova ondata' cinematografica [...] ), fino a conquistarsi presso la critica un'autorevolezza pari a quella dei grandi maestri giapponesi, quali Ozu Yasujirō, MizoguchiKenji e Kurosawa Akira.
Già durante gli studi liceali iniziò a stendere abbozzi di romanzi e a occuparsi di teatro ...
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Imamura, Shōhei
Callisto Cosulich
Sceneggiatore e regista cinematografico, teatrale e televisivo giapponese, nato a Tokyo il 15 settembre 1926. Insieme a Ōshima Nagisa, Masumura Yasuzō, Yoshida Yoshishige, [...] che negli anni Sessanta si liberò sia dalla soggezione verso i grandi maestri Kinugasa Teinosuke, Kurosawa Akira, MizoguchiKenji, Ozu Yasujirō e Uchida Tomu, sia dall'alternativa rappresentata da registi legati al Partito comunista giapponese ‒ come ...
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Ivan Groznyj
Naum Kleiman
(URSS 1943-1946, 1945 prima parte ‒ Ivan il terribile, 1958 seconda parte ‒ La congiura dei boiardi, bianco e nero/colore, 183m); regia: Sergej M. Ejzenštejn; produzione: Alma-Ata/Mosfil′m; [...] . L'influenza del film è rintracciabile nell'opera di numerosi registi di tutto il mondo, da Sergej Paradžanov a MizoguchiKenji, da Francis Ford Coppola a Derek Jarman.
Interpreti e personaggi: Nikolaj Čerkasov (zar Ivan IV), Erik Pyr′ev (Ivan ...
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Kinoshita, Keisuke
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Hamamatsu il 5 dicembre 1912 e morto a Tokyo il 30 dicembre 1998. Appartenente alla generazione degli umanisti [...] non riuscirono a conquistare una dimensione internazionale, come accadde, per es., per i film di Kurosawa Akira o MizoguchiKenji. Tipico regista della Schōchiku, la casa di produzione che più di altre si specializzò nei film incentrati sulla gente ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] più lacerati emergono nel cinema giapponese, per es., nei terribili finali di Chikamatsu monogatari (1954; Gli amanti crocifissi) di MizoguchiKenji, e di Kumonosu-jō (1957; Il trono di sangue) di Kurosawa Akira; mentre la fotografia in b. e n ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] di vita (tradizionale) si svolge secondo rituali ben precisi che registi come Ozu Yasujirō, Naruse Mikio, Kurosawa Akira, MizoguchiKenji nelle loro opere non hanno mancato di sottolineare, oppure, nel caso di Ōshima Nagisa, di contestare. Sull'onda ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] supportata dall'estetica del cinema della realtà. I mac-mahoniens proposero autori come J. Losey, R. Walsh, S. Fuller e MizoguchiKenji, e il V. Cottafavi del peplum, mentre si faceva strada, per opera di Marcorelles, una riflessione su B. Brecht ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] giapponesi Saikaku ichidai onna (1952; Vita di Oharu, donna galante) e Chikamatsu monogatari (1954; Gli amanti crocifissi) di MizoguchiKenji, Yol (1982) di Yılmaz Güney e Şerif Gören, e Tilai (1990, Legge) di Idrissa Ouedraogo.
Tra gli anni ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] di cui si caricano (basti pensare alle famose inquadrature 'vuote' di alcuni registi giapponesi, come Ozu Yasujirō e MizoguchiKenji, ma anche di Michelangelo Antonioni), e attori trattati invece come oggetti, nella loro fisicità bruta. Esistono poi ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] Giappone), del ritorno delle storie di spettri (come in Ugetsu monogatari, 1953, I racconti della luna pallida d'agosto, di MizoguchiKenji) e delle derive post-nucleari di mostri come Gojira (1954; Godzilla) di Honda Ishiro. Fu però la casa inglese ...
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