Pittore (Delfshaven, Rotterdam, 1877 - Monte Carlo 1968); subì l'influsso degli impressionisti francesi, soprattutto dopo essersi recato (1897) a Parigi, dove tra i molti lavori di vario genere (anche non artistici) collaborò a giornali umoristici come l'Assiette au beurre. Nel 1906 si legò al movimento dei fauves, particolarmente congeniale al suo temperamento coloristico, istintivamente espressionistico ...
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INCISIONE (XVIII, p. 970)
Lamberto VITALI
A simiglianza di quel che avvenne in Francia nella seconda metà dell'800, la recente rinascita della grafica originale. in Italia e altrove, è opera, più che [...] , Albert Gleizes, Juan Gris, Robert Delaunay, Roger de la Fresnaye; dei fauves André Derain, Maurice de Vlaminck, KeesvanDongen; dei postcubisti come Fernand Léger; degli astrattisti Hans Arp, Vasilij Kandinskij russo, Juan Miró spagnolo, Paul Klee ...
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fauves
Eugenia Querci
La forza del colore
Come rappresentare in un quadro i colori di un paesaggio, di una figura umana, di una scena reale? Gli artisti fauves risponderebbero che non bisogna scegliere [...] creati, soprattutto tra il 1905 e il 1910, da pittori di area francese come Matisse, André Derain, Maurice de Vlaminck, KeesVanDongen, Albert Marquet, Raoul Dufy, Georges Braque, Henri Manguin. Lo stile cambia da artista ad artista, ma tutti sono ...
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