Particolare sottogenere cinematografico, nato nel periodo del muto in Francia e sviluppatosi negli Stati Uniti negli anni 1920, fondato su una comicità elementare che sfrutta il linguaggio del corpo e [...] suoi alfieri come M. Fabre, A. Deed e F. Guillaume. Negli Stati Uniti prosperò e si raffinò grazie a registi quali H. Roach e M. Sennett e a formidabili interpreti, quali S. Laurel, O. Hardy, B. Keaton, C. Chaplin, R. Arbuckle e i fratelli Marx. ...
Leggi Tutto
Genere cinematografico con meccanismi e dinamiche stilistiche proprie, volte a provocare il riso.
Fu G. Méliès a intuire per primo le possibilità del cinema come macchina produttrice di fantasie ludiche. [...] a un più articolato sviluppo delle situazioni. Fu soprattutto la produzione statunitense che valorizzò le potenzialità comiche del racconto (B. Keaton, i fratelli Marx, C. Chaplin). L’avvento del sonoro mise in crisi questo mondo, obbligando autori e ...
Leggi Tutto
Comico
Augusto Sainati
Etimologicamente il termine comico deriva dal greco komos, che in epoca classica indicava un genere di festino chiassoso e sregolato con il quale si festeggiava il dio del vino. [...] forme della gag. Il cinema di Roscoe Arbuckle, Buster Keaton, Charlie Chaplin, Harold Lloyd ecc., della seconda metà innocenza. I corpi, i volti, perfino il trucco di attori quali Keaton, Chaplin, Harry Langdon, Stan Laurel e Oliver Hardy, lo stesso ...
Leggi Tutto
Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] -line, la battuta destinata a suscitare il riso nel teatro comico. Nelle mani di arti-sti geniali come Buster Keaton, Charlie Chaplin, Ernst Lubitsch e l'ingiustamente dimenticato René Clair, la mancanza del parlato si rivelò, infatti, stimolo di ...
Leggi Tutto
La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] del rilievo che il c. aveva assunto nella cultura di massa, dal grande cinema comico americano degli anni Venti e Trenta (B. Keaton, Ch. Chaplin, i fratelli Marx in primo piano), agli sviluppi italiani tra teatro di varietà e cinema popolare (da E ...
Leggi Tutto
Testimonianze - Charlot, ovvero Charlie
Francesca Sanvitale
Charlot, ovvero Charlie
Nel febbraio del 1914 faceva il suo ingresso in scena, in due comiche della Keystone, Charlie, ovvero Charlot per [...] che rende l'ultimo omaggio a Charlie, monello senza patria; alla comicità degli anni Dieci, Venti. Convincerà Buster Keaton a ritornare sul palcoscenico, ben conscio che da lui richiede un'angosciosa citazione drammatica, un memento senza speranza ...
Leggi Tutto
Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] e le declinazioni dell'intolleranza per Griffith), allineando diacronicamente i vari racconti dall'antichità al presente. Nel 1923 Buster Keaton diresse insieme a Eddie F. Cline una sorta di parodia del film di Griffith con The three ages (Senti ...
Leggi Tutto
Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] , Guerre stellari, di George Lucas), alla sfera del comico e della commedia (The general, 1927, Come vinsi la guerra, di Buster Keaton e Clyde Bruckman; Up front, 1951, Marmittoni al fronte, di Alexander Hall; How I won the war, 1967, Come ho vinto ...
Leggi Tutto
oltreumano
(o oltrumano) agg. [comp. di oltre- e umano], non com. – Che supera le possibilità, i limiti dell’uomo; che appartiene a un ambito superiore a quello umano: ora, povero Keaton, ... a grandi salti più e più s’allontana da noi, in...