Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] dei M. a quello di L. Carroll; J.B. Priestley parlò di Rabelais; Antonin Artaud dichiarò di trovarli superiori a Chaplin e a Keaton, o almeno più 'nuovi' e attuali. A partire dal terzo film, i M. dovettero trasferirsi a Hollywood, cosa che all'inizio ...
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Attore e regista cinematografico, nato a Manciano La Misericordia (Castel Fiorentino, Arezzo) il 27 ottobre 1952. Capace di sprigionare energia con la parola e con il corpo, B. ha assunto spesso, con i [...] suoi personaggi, movenze clownesche, facendo propria la lezione dei comici del muto (Charlie Chaplin e Buster Keaton), arricchita dagli umori di una tradizione dialettale mai esasperata anche se spesso trasgressiva. Come regista, ha realizzato film ...
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Feldman, Marty
Federica De Paolis
Attore, sceneggiatore e regista cinematografico inglese, nato a Londra l'8 luglio 1933 e morto a Città di Messico il 2 dicembre 1982. Caratterizzato da un singolare [...] controllata, si dedicò unicamente a ruoli comici, esibendo un grande debito nei confronti di Charlie Chaplin e Buster Keaton. Divenne celebre grazie all'interpretazione di Igor, il folle servitore gobbo del nipote del barone von Frankenstein (Gene ...
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Metro-Goldwyn-Mayer (MGM) Casa di produzione cinematografica statunitense nata nel 1924 dalla fusione della Metro pictures corporation di M. Loew (1870-1927) con la Goldwyn pictures corporation di S. Goldwyn [...] da I. Thalberg, che fu il vero artefice della sua fortuna, riuscì via via ad acquisire gli attori più amati dal pubblico (B. Keaton, G. Garbo, L. Gish, F. Astaire, C. Gable, J. Stewart ecc.) e si caratterizzò per la produzione di kolossal (Ben Hur ...
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Langdon, Harry
Ermelinda Campani
Attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Council Bluffs (Iowa) il 15 giugno 1884 e morto a Los Angeles il 22 dicembre 1944. Noto con diversi soprannomi [...] in teatro sia al cinema, L. fu uno dei più grandi comici nati con il muto, insieme a Harold Lloyd e a Buster Keaton. Il mitico personaggio di Harry, cui L. diede il volto di eterno bambino dall'espressione malinconica, rivela, con il lirismo di un ...
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Pseudonimo del produttore cinematografico Michael Sinnott (n. Denville, Quebec, 1884 - m. presso Hollywood 1960). Dal 1909 attore con D. W. Griffith, nel 1912 fondò la Keystone Film, il cui marchio divenne [...] della Fox, è considerato il padre di tutti i comici americani (tra gli altri, ha rivelato Ben Turpin, Fatty, Buster Keaton, Charlie Chaplin) e altresì l'inventore (1915) delle bathing beauties, le belle fanciulle in costume da bagno che divennero una ...
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Attrice (Niagara Falls, New York, 1897 - Las Vegas 1957); nel cinema dal 1910, è stata tra le più note interpreti drammatiche soprattutto del cinema muto: A tale of two cities (1911); The doctor's secret [...] : Intolerance (1916); The perfect woman (1920); Venus (1928). Dell'altra sorella, Nathalie (n. 1898 - m. 1969), attrice di minor fama, si ricorda il film Our hospitality (Accidenti, che ospitalità!, 1923) di B. Keaton, all'epoca suo marito. ...
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Lewis, Jerry
Stefano Della Casa
Nome d'arte di Joseph Levitch, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 16 marzo 1926. Ha dato al cinema internazionale un contributo [...] il linguaggio, con un azzardo quasi sperimentale, a una comicità a tratti perfino dolorosa, appartenuta in passato solo a Buster Keaton. Nel 1999 ha ricevuto il suo più importante riconoscimento, il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di ...
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Particolare sottogenere cinematografico, nato nel periodo del muto in Francia e sviluppatosi negli Stati Uniti negli anni 1920, fondato su una comicità elementare che sfrutta il linguaggio del corpo e [...] suoi alfieri come M. Fabre, A. Deed e F. Guillaume. Negli Stati Uniti prosperò e si raffinò grazie a registi quali H. Roach e M. Sennett e a formidabili interpreti, quali S. Laurel, O. Hardy, B. Keaton, C. Chaplin, R. Arbuckle e i fratelli Marx. ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] (1972), Truffaut in L'enfant sauvage (1969; Il ragazzo selvaggio) e in La nuit américaine. E naturalmente, e da sempre, Buster Keaton e Charlie Chaplin. Ma è lo schermo lacerato a fornire una metafora incisiva del cinema di una volta: in Another 48 ...
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oltreumano
(o oltrumano) agg. [comp. di oltre- e umano], non com. – Che supera le possibilità, i limiti dell’uomo; che appartiene a un ambito superiore a quello umano: ora, povero Keaton, ... a grandi salti più e più s’allontana da noi, in...