Teologo protestante svizzero (Basilea 1886 - ivi 1968). Criticò la cultura e la società moderna in nome di un ritorno al cristianesimo originario, e si sforzò di restituire al protestantesimo una coscienza dei principi dottrinali e pratici. Tra le opere principali Der Römerbrief, 1919 e Die kirchliche Dogmatik, 1932-55.
Vita e opere
Dal 1909 pastore in varie comunità, dal 1921 prof. onorario a Gottinga, ...
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Teologo svizzero (Lucerna 1905 - Basilea 1988). Riprese le tematiche della patristica greca ponendo in termini nuovi il rapporto della riflessione teologica con il pensiero moderno. L'opera maggiore è [...] formulazioni scolastiche: forti l'accentuazione escatologica ed esistenziale e l'apertura critica alla tematica di K. Barth (KarlBarth, 1951). L'opera sua maggiore Herrlichkeit. Eine theologische Aesthetik (vari voll., 1961-1969, trad. it. 1975 ...
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Teologo (Savona 1900 - Massello 1961). Pastore valdese (1924), professore (1938) alla Facoltà valdese di teologia di Roma. È stato tra i primi a far conoscere in Italia, negli anni Trenta, l'opera di Karl [...] Barth, del quale ha poi tradotto L'Epistola ai Romani (post., 1962). Tra i suoi saggi di teologia e storia del cristianesimo: Tesi della nuova ortodossia (1935); Protestantesimo e spiritualismo (1941); L'Église sous le joug fasciste (1946); Lutero ( ...
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. La qualifica di "ecumenico" (dal gr. οἰκουμένη "la terra abitata"), che nella storia del cristianesimo antico ha già ricevuto una sua specifica accezione religiosa per distinguere, di fronte a quelli [...] sul terreno religioso), era profondamente mutato, in campo protestante, soprattutto per l'influenza esercitata dall'opera di KarlBarth, anche il clima religioso, nel senso di un superamento della teologia liberale, di una più decisa tendenza ...
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Il problema della necessità e dell'urgenza di un rinnovamento della catechesi (v. catechismo; IX, p. 439) sia dal punto di vista metodologico sia per quanto riguarda il contenuto, cioè il modo di considerare [...] di contatto con alcune posizioni storicistiche o di provenienza protestante, per es. con la teologia dialettica di KarlBarth; alcune affermazioni metodologiche e teologiche provocarono polemiche, precisazioni, richiami (si ricordi il decreto del S ...
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Teologo tedesco (Pappenheim, Baviera, 1908 - Berlino 1993). Membro della "chiesa confessante" in Turingia (1936-38), parroco a Berlino-Dahlem (1938-40), fu scacciato dai nazisti, di cui fu sempre avversario, [...] 1957). Ritenuto filomarxista, l'univ. di Basilea gli rifiutò la successione a Barth, del quale propose una lettura socialista in Reich Gottes und Sozialismus bei KarlBarth (1972). Qualche anno prima trattò della posizione di Marx verso la religione ...
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Teologo svizzero (Wallenstadt, San Gallo, 1888 - Basilea 1974), pastore, prof. a Basilea (dal 1929); uno dei principali rappresentanti della teologia dialettica o teologia della crisi, movimento religioso [...] ; rielaborato, 1971); Bergpredigt (1936); Die Lehre von der Seelsorge (1946); Christ und Welt (1950); Der Mensch von heute und das Evangelium (1968). Interessante il suo epistolario con K. Barth (KarlBarth und E. T.: Briefwechsel, 3 voll., 1973-76). ...
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CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] i corsi di E. Stahelind e di J. Wendland ed entrando anche in contatto col teologo protestante, antinazista, KarlBarth. Questo approccio diretto al mondo protestante acuì certamente nel C. l'esigenza intellettuale di approfondire le distinzioni ...
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protestantesimo
Raffaele Savigni
I movimenti religiosi nati dalla riforma di Lutero
Il termine protestanti indica i gruppi cristiani che si danno il nome di evangelici e si ispirano alle idee di Lutero. [...] invece valorizzato soprattutto la dimensione affettiva e sentimentale della fede.
Nel secolo scorso la cosiddetta teologia dialettica di KarlBarth, noto soprattutto per il suo ampio commento alla lettera di Paolo ai Romani, ha posto l’accento sulla ...
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JERVIS, Giovanni
Matteo Fiorani
JERVIS, Giovanni (Gionni)
Nacque a Firenze il 25 aprile 1933 da Guglielmo (Willy) e Lucilla Rochat.
La famiglia, la guerra
La famiglia aveva radici estere e un solido [...] degli anni Venti si erano accostati alle posizioni del teologo KarlBarth. Willy, agendo nei gruppi di Torino, Milano e maggiore presentata da Gozzano era la Psicopatologia generale di Karl Jaspers, un’opera del 1913. Anche i suoi tentativi ...
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esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...