Psichiatra e psicanalista (Brema 1877 - Berlino 1925). Figura assai importante nella storia della psicanalisi, di cui fu un pioniere in Germania, fu allievo di Jung e collaboratore di Freud. Lasciò notevolissimi [...] (Amenhotep IV, 1912; Tiertotemismus, 1919) e artistici (Giovanni Segantini: ein psychoanalytischer Versuch, 1911). Di notevole interesse il carteggio fra A. e Freud (A psychoanalytic dialogue: the letters of S. Freud and K. Abraham, 1907-1926, 1966). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura e la psicanalisi hanno preso coscienza nel corso del Novecento di muoversi [...] di una voluminosa monografia su Edgar Allan Poe, ma anche KarlAbraham, Oskar Pfister e, soprattutto, Carl Gustav Jung , che riflessioni di studiosi di diverse discipline come i filosofi Karl Kerényi, Michel Foucault, Herbert Marcuse, Paul Ricoeur, ...
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PSICOANALISI (XXVIII, p. 455)
Emilio Servadio
Nella teoria e nella pratica della psicoanalisi freudiana si sono manifestate principalmente, dopo il 1935, tre diverse tendenze.
a) Quella della cosiddetta [...] inglese, facente capo a Melanie Klein e ad Ernest Jones. Secondo questo indirizzo, che si richiama a KarlAbraham, la massima importanza viene assegnata alla indagine dei "precedenti psicogeni" di una qualsiasi formazione psichica: questi studiosi ...
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Ansia, depressione, stress
Umberto Galimberti
Ansia
Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In [...] , pp. 104-08).
Sempre in ambito psicoanalitico, ulteriori contributi alla comprensione della melanconia sono stati forniti da KarlAbraham, che individuò la psicogenesi della depressione in una grave offesa all’autostima avvenuta nell’infanzia che ha ...
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Invidia
Gustavo Pietropolli Charmet
Introduzione
Dal punto di vista del sentire comune, e nell'opinione generale, l'invidia è sempre stata considerata un vizio, e tra i più deplorevoli. Sappiamo inoltre [...] La trattazione dell'invidia, soltanto abbozzata da Freud, viene successivamente portata avanti da KarlAbraham, suo allievo ed erede intellettuale. "L'invidioso - secondo Abraham - non mostra [...] soltanto di desiderare quel che l'altro possiede, ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La psicanalisi, disciplina creata da Sigmund Freud per affrontare patologie psichiche, [...] , nel 1910, della Società psicanalitica internazionale.Tra i primi allievi si distinguono Sándor Ferenczi (1873-1933) e KarlAbraham (1877-1925), che diffondono la psicanalisi in Ungheria e in Germania. Sorgono però i primi dissidi teorici, le ...
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corpo, aspetti psicologici del
Tutti gli eventi mentali hanno sempre un correlato anatomo-fisiologico somatico oltre che un correlato cerebrale, e il corpo è il contesto in cui si producono tutti gli [...] dell’Io, hanno indagato l’immagine corporea come costituzione dei ‘confini dell’Io’, mentre altri autori, da KarlAbraham a Melanie Klein, secondo il modello delle relazioni d’oggetto (➔ oggetto/soggetto), ne hanno sottolineato le vicissitudini ...
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colpa
Secondo la teoria psicoanalitica, la c. consiste nel sentimento che accompagna la violazione di un precetto morale e non nell’azione malvagia o nell’omissione di un dovere in sé. La c. e il senso [...] invece dal fatto di non provare alcun senso di c. per il male commesso. In area postfreudiana vari autori (KarlAbraham, Melanie Klein, Herbert Rosenfeld, Leon Grinberg, José Bleger, ecc.) hanno sviluppato in modo originale il tema della c. normale ...
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identità
Il senso della continuità del proprio essere nel corso del tempo, accompagnato dalla consapevolezza della propria diversità dagli altri individui. Il termine, di grande rilevanza in filosofia, [...] psicoanalisti: le personalità ‘come se’ (Helen Deutsch), il falso Sé (Donald W. Winnicott), l’impostura (KarlAbraham, Phyllis Greenacre), l’ambiguità (José Bleger), l’imitazione (Eugenio Gaddini), la malafede (Madeleine Baranger, Simona Argentieri ...
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vero/falso
Antinomia che in psicoanalisi esprime innanzi tutto la contrapposizione tra realtà esterna, oggettiva, e realtà interna, soggettiva, secondo la quale ciascuno deforma inconsciamente la percezione [...] quali la falsità si è organizzata in specifiche sindromi (➔ identità, Falso Sé; imitazione) e impronta l’intera personalità. KarlAbraham si interessa dell’impostura al di là degli aspetti base clinici, affrontando il caso di un impostore con il ...
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