Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e [...] in quella moderna, in cui tale critica fu portata alla sua più rigorosa formulazione da D. Hume. Contro questo I. Kant rivendicò il valore della causalità come categoria fondamentale dell’intelletto, che pensando la natura le impone tale forma.
La ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] in Christian Thomasius (1655-1728), "ciò a cui si crede senza prova" (v. Rabe, 1972, p. 22); anche in Immanuel Kant (1724-1804) il termine esprime il 'sommo potere' nella sua forza impositiva, a cui si contrappongono - con la loro critica peraltro ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] unicamente la capacità di agire e di subire un’azione. Tenendo presenti le acquisizioni della scienza contemporanea, I. Kant introdusse varie definizioni di c., distinguendo un concetto di c. fisico come ‘materia entro determinati limiti’ dal ...
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bello e bellezza
Giuseppe Di Giacomo
Un dono inafferrabile
Sebbene molto usate nel linguaggio quotidiano, le parole bello e bellezza sfuggono a una definizione assoluta. Proprio questa indeterminatezza [...] percezione dei nostri sensi. E a questa dimensione si lega un sentimento di piacere. Un piacere che il filosofo tedesco Kant definirà 'disinteressato' e che non è riconducibile a un concetto preciso. Per i Romantici, invece, la bellezza assume un ...
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Diritto
Diritto civile
Avvenimento futuro e incerto, dall’avveramento del quale viene fatta dipendere l’efficacia del negozio giuridico ovvero la risoluzione del rapporto con questo costituito. È un elemento [...] dell’autorità di governo.*
Filosofia
Si intende generalmente per c. ciò che rende possibile qualcosa. In questo senso I. Kant parla delle forme a priori della conoscenza, spazio, tempo e concetti puri dell’intelletto, come delle c. dell’esperienza ...
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Bioetica
Principio-guida dell’azione morale, che include diversi significati: autodeterminazione, autodecisione, diritto alla libertà e alla riservatezza. Tematizzato in particolare nell’ambito della teoria [...] regionale (Corte cost., sent. 296/2003).
Filosofia
Come concetto etico, il principio dell’a. è teorizzato nella filosofia di I. Kant. In essa, in antitesi a ‘eteronomia’ (che si ha quando la volontà si lascia determinare da una norma estrinseca, per ...
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Rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due o più cose, fatti, concetti.
Esposizione, orale o scritta, con cui si danno informazioni intorno allo stato di una questione, ai risultati [...] suoi referenti. D. Hume sostenne l’assoluta soggettività delle r., negando quindi loro necessità oggettiva e universalità. I. Kant affermò invece la validità oggettiva delle r., intendendole come categorie o forme secondo le quali l’intelletto opera ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] antica pretesa di fabbricare fantasiose teorie sulla natura, ma non si sono rassegnati. Alla fine del Settecento Kant oppose all'empirismo matematico di Newton la sua filosofia trascendentale: relegò nelle forme spazio-temporali pure della nostra ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] , è il fondamento della teoria delle monadi.
Un ulteriore sviluppo subisce l’idea di f. con I. Kant: liberata dal presupposto oggettivistico e naturalistico per cui essa costituiva un principio sussistente nella realtà extracoscienziale, la f ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] sia C. Wolf sia i critici illuministici delle dottrine fisiche cartesiane (per es. Diderot, La Mettrie, d’Holbach), sia I. Kant, per cui la m. «riempie uno spazio non attraverso la sua pura esistenza, ma mediante una particolare forza motrice».
Sulla ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...