Teologo e pedagogista tedesco (Stühren, Syke, 1892 - Magonza 1970). Prof. nel Religionspädagogisches Institut (evangelico) di Berlino, fondato e presieduto da M. Dibelius, dal 1946 all'univ. di Magonza, [...] Christi und der Staat (1933); Die Heiligen Sakramente und die Ordnungen der Kirche (1940); Der christliche Glaube (1940); Der gegenwärtige Christus (1949); Theologie und Kirchenpolitik (1955); Der Christ und das Geld (1957); Immanuel Kant (1963). ...
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Primogenito di 11 figli, nasce nel 1814 a Priamuchino (governo di Tver) da genitori nobili. Il padre è un ex diplomatico, vissuto a lungo anche in Italia, ritiratosi poi nelle sue terre. Destinato alle [...] lungo alla disciplina militare e abbandona quella carriera. Va allora a Mosca e a Pietroburgo a coltivare gli studî: ammira e studia Kant e Fichte, traduce di quest'ultimo nel 1836 (ed è il suo debutto letterario) un corso di lezioni. Nel 1837 gli si ...
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Nelson, Leonard
Filosofo tedesco (Berlino 1882- Gottinga 1927). È il fondatore della Neufriessche Schule. Interessato al problema del metodo in filosofia come unica via per pervenire a una sua fondazione [...] Pädagogik (1932); Beiträge zur Philosophie der Logik und Mathematik (1959); Fortschritte und Rückschritte der Philosophie. Von Hume und Kant bis Hegel und Fries (1962). In italiano esiste la raccolta: Vita pubblica e ragion pratica: scritti scelti. ...
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Niethammer, Friedrich Immanuel
Filosofo e pedagogista (Beilstein, Heilbronn, 1766 - Monaco di Baviera 1848). Dal 1793 fu prof. di filosofia e teologia nell’univ. di Jena dove pubblicò, prima da solo, [...] dell’Interno a Monaco dal 1807, attuò (1816-29) una importante riforma dei ginnasi bavaresi. Come filosofo, seguì prima Kant e poi Fichte; come pedagogista (in partic. nell’opera Der Streit des Philanthropismus und Humanismus, 1808), si ricollegò al ...
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Storico della filosofia italiano (Firenze 1844 - Piancastagnaio 1917). Prof. di filosofia morale a Pavia (1881) e a Napoli (1887) e dal 1896 di storia della filosofia nell'univ. di Roma, s'interessò specialmente [...] (1899) e senatore del Regno (1908). Opere principali: La morale della filosofia positiva (1871); La nuova scuola del Kant e la filosofia scientifica contemporanea in Germania (1880); Davide Lazzaretti (1885); Santi, solitari, filosofi (2º ed., 1886 ...
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Storico e uomo politico tedesco (Lipsia 1812 - ivi 1901), insegnò dal 1838 filosofia, economia politica e diritto costituzionale all'univ. di Lipsia. Deputato nel 1848 all'Assemblea di Francoforte, fece [...] Camera sassone (1869-76) e al Reichstag (1871-74). La sua attività letteraria abbraccia la filosofia (Die deutsche Philosophie von Kant bis auf unsere Tage, 2 voll., 1842-43), le scienze politiche e sociali, la storia (Deutschland im 18. Jahrhundert ...
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PERFEZIONE
Guido Calogero
. Il concetto filosofico della perfectio corrisponde a quello greco della τελειότης, ma il pensiero classico non dà a questo termine l'importanza tecnica che più tardi assume [...] alle esigenze della propria natura; e la sua definizione corrisponde nella sostanza a quella poi data dal Kant, il quale distingue la perfezione (Vollkommenheit) "quantitativa" o "materiale", costituita dalla totalità del molteplice e riferentesi ...
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Etica e religione in Gentile
Davide Spanio
Etica e libertà
Sulla scia kantiana, Gentile evidenzia il legame che stringe indissolubilmente la dimensione etica e l’esistenza della libertà. Per questo [...] dettato della legge, ossia l’universale dovere, che io, insieme a tutti, ero chiamato a onorare, per essere me stesso.
Kant tuttavia non era bastato e al dovere universale l’idealismo aveva infine riconosciuto l’immanente finalità di un gesto d’amore ...
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BONFADINI, Iacopo
Virginia Cappelletti
Nato a Varago (Treviso) il 29 genn. 1771, da famiglia non agiata, attese allo studio delle lettere e della filosofia nel seminario di Treviso. Terminato il tirocinio, [...] priori, le quali partono da alcune regole apprese per via di molteplici cognizioni empiriche, usando della induzione" (ivi, p. 8), Kant cade, secondo il B., "in un perfetto idealismo" (ivi, p. 9). La sua posizione filosofica si veniva definendo da un ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] ’idea di ‘ragione’, concependo invece l’i. come facoltà delle categorie che il pensiero impone a priori all’esperienza. Per Kant l’i. resta la più alta funzione teoretica, ma ciò non toglie che esso risulti essenzialmente limitato nella sua attività ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...