Filosofia
Facoltà della mente umana di creare immagini, corrispondenti o no a una realtà. Due sono le concezioni della f. che è possibile rinvenire nella storia della filosofia. Secondo la più antica, [...] degli oggetti percepiti, sia in loro presenza, sia in loro assenza. A partire dal 18° sec., e soprattutto per opera di I. Kant, a questa concezione se ne è aggiunta un’altra, che considera la f. una facoltà produttiva o creativa. Alla concezione di ...
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HAMILTON, Sir William, Bart
Antonio Aliotta
Filosofo, nato a Glasgow l'8 marzo 1788, morto a Edimburgo il 6 maggio 1856. Studiò a Glasgow e a Oxford. Fu avvocato, poi dal 1821 professore di storia e [...] professore di filosofia a Edimburgo. Fuse la dottrina del senso comune, propria della scuola scozzese, col criticismo di Kant.
La mente umana può solo funzionare ponendo condizioni e rapporti; perciò l'incondizionato, l'assoluto e l'infinito sono ...
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KINKER, Johannes
Scrittore olandese, nato a NieuwerAmstel il 1° gennaio 1764, morto ad Amsterdam il 16 settembre 1845.
Ebbe una notevole importanza per lo sviluppo delle idee kantiane in Olanda, specialmente [...] van de kritiek der zuivere rede (Commento alla critica della ragion pura); ma col tempo si allontanò sempre più da Kant, specie per influsso delle idee di Schelling. Sono pure da ricordarsi le sue Brieven over het natuurregt (Lettere sul diritto ...
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sintesi
In generale, ogni forma conoscitiva che, partendo da elementi singoli, giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all’analisi, la quale studia un complesso unico di realtà scindendolo [...] due termini del giudizio, congiungendo un soggetto a un predicato mediante la copula. E all’uso aristotelico si riallacciò Kant quando si pose il problema di giustificare, a fronte della critica scettica di Hume, la validità del processo conoscitivo ...
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Hermes, Georg
Teologo (Dreierwalde, Vestfalia, 1775 - Bonn 1831). Fu prof. di dogmatica a Monaco (1807) e poi a Bonn (1819). Cattolico, sotto l’influsso del pensiero kantiano cercò di fondare la fede [...] il «dubbio reale, positivo e continuo» può insidiare ogni certezza umana – sosteneva H., che negava, sulla scia di Kant, la possibilità di cogliere una realtà ontologicamente fondata fuori del soggetto – è necessario sospendere l’assenso di fede ...
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Filosofo e storico della filosofia (Bomba 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali più per condiscendenza verso la famiglia che per intima convinzione, si stabilì (1840) a Napoli e aprì (1846) [...] speculativi dei platonici e dei telesiani italiani, di Bruno e di Campanella, sarebbero stati sviluppati fuori d'Italia da Spinoza, da Kant e da Hegel, e sarebbero poi stati ripresi in Italia da P. Galluppi, A. Rosmini e V. Gioberti. In questa linea ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] sociale. Nonostante alcune contraddizioni del suo pensiero, Rousseau rimane il primo filosofo moderno della personalità prima di I. Kant, e Kant ha dichiarato di aver imparato da lui ad apprezzare l’umanità nell’uomo.
Con il concetto di sintesi a ...
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Filosofo italiano (Molfetta 1877 - Genova 1948). Prof. nelle univ. di Palermo (dal 1923) e Roma (dal 1930); socio nazionale dei Lincei (1935). In polemica con l'interpretazione soggettivistica del kantismo [...] stessa coscienza, a cui è "intrinseco". Scritti principali: Critica del concreto (1921), La filosofia di Kant (1927), Il problema della filosofia da Kant a Fichte (1929), Il problema teologico come filosofia (1931), L'idealismo italiano (1938; 2a ed ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] (1783), in cui l'asserzione della propria fede era accompagnata da così energica rivendicazione della libertà di coscienza che Kant se ne entusiasmò fino a considerare l'opera come l'annuncio di una grande riforma che avrebbe conquistato tutte le ...
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comicità Attitudine a muovere il riso. Le spiegazioni proposte dai filosofi sulla natura e la genesi della c. possono approssimativamente ridursi a tre: a) per la prima (in cui rientrano già accenni di [...] propria superiorità, di fronte al difetto del personaggio contemplato; b) per la seconda (per la quale può essere citato Kant) esso nasce dall’improvviso risolversi in nulla di una aspettativa, per affrontare la quale era stata accumulata un’energia ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...