Attività strutturata e liberamente scelta, svolta individualmente o in gruppo unicamente in vista di sé stessa e non per altri fini o necessità immediati. Per queste sue caratteristiche Aristotele distingueva [...] , come nozione paradigmatica per definire l’esperienza artistica e la natura del linguaggio.
L’idea già espressa da Kant, secondo cui il gioco avrebbe la funzione biologica di addestrare alle attività che garantiscono la conservazione dell’organismo ...
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Filosofo (Radicena 1875 - Roma 1959); prof. di storia della filosofia all'univ. di Palermo (dal 1912); coltivò interessi di carattere psicologico, per volgersi poi allo studio della filosofia e in particolare [...] del criticismo kantiano, tendendo a svilupparne l'aspetto etico-religioso. Opere principali: Il criticismo (1927); Valori spirituali e realtà (1930); Conoscenza e moralità in Kant (1944); Problemi fondamentali della filosofia moderna (1945). ...
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LIEBMANN, Otto
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Löwenberg (Slesia) il 25 febbraio 1840, morto a Jena il 14 gennaio 1912. Libero docente nell'università di Tubinga, fu professore in quelle di [...] 'esperienza, e tende a costruirla. Nel fatto le sue concezioni, non scevre di contraddizioni singolari, non superano il livello kantiano, e in esse è piuttosto da pregiare la vivace esperienza psicologica e artistica, con la quale sono avvertiti e ...
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Filosofo (Tropea 1770 - Napoli 1846). Fece i suoi studî prima nel seminario di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea, sotto la direzione di G. A. Ruffa e di I. Barone; dal 1831 prof. all'univ. di [...] de Condillac e dall'altro di Kant, si propose di meglio costruire l'edificio razionale della verità che Kant aveva aspirato a erigere (secondo principi delle conoscenze umane da Cartesio sino a Kant inclusivamente (1827, opera che è considerata come ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] altro viaggio che ci porta a un passato ben più lontano, posto in un abisso di tempo che si misura, come aveva osservato Kant, con montagne di millenni: è il viaggio verso la nascita del Sistema solare. Nel Settecento s'era fatta strada l'idea che il ...
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Filosofo e pedagogista, nato a Perugia il 23 dicembre 1899 da umile famiglia, morto a Perugia il 19 ottobre 1968. Fu professore ordinario di pedagogia dal 1956, a Cagliari, poi a Perugia. Sostenne giovanissimo [...] , p. 195), senza rinnegare mai il metodo non violento d'ispirazione gandhiana. Nella sua formazione riconobbe come maestri Kant e Ibsen da una parte, Rebora, Michelstaedter, Boine dall'altra. Libertà religiosa, democrazia diretta, difesa della scuola ...
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Nato a Pescocostanzo (prov. di Aquila) il 18 settembre 1773; morto a Napoli il 25 agosto 1847. Domenicano, insegnante di matematiche e di filosofia, nel 1817-18 fu in Russia, precettore dei figli dello [...] zar. Viaggiò in Germania, e si rese famigliari nel testo originale le opere di E. Kant, che gli studiosi italiani leggevano allora in cattive traduzioni ed esposizioni difettose. Sicché, tornato in patria, poté a Napoli in una serie di memorie che ...
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Ojzerman, Teodor Il ic
Ojzerman, Teodor Il´ ič
Storico russo della filosofia (n. Petroverovka, oblast′ di Odessa, 1914). Prof. all’univ. di Mosca (dal 1954), fu membro (dal 1981) dell’Accademia delle [...] (dal 1971) il dipartimento di storia della filosofia occidentale. Ha studiato la filosofia tedesca, in partic. Kant e Hegel, nell’intento di rintracciarvi le origini del marxismo (Nemeckaja klassičeskaja filosofija, odin iz teoretičeskich istočnikov ...
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solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] e dalla scuola scozzese del senso comune (➔ senso), il s. è successivamente oggetto di critica da parte di I. Kant, che ne mostra l’infondatezza gnoseologica attraverso la nozione di ‘io penso’ o ‘soggetto trascendentale’, la cui caratteristica è ...
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Filosofo (Dundee 1872 - Edimburgo 1958), prof. di logica e metafisica all'univ. di Edimburgo (1919-45); fu uno degli esponenti del neorealismo inglese. Opere principali: Studies in the cartesian philosophy [...] of D. Hume (1941); New studies in the philosophy of Descartes (1952). Ma la sua notorietà è legata soprattutto alla trad. ingl. (1929) della Critica della ragion pura di Kant e al classico Commentary to Kant's Critique of pure reason (1918). ...
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kantiano
agg. – 1. Relativo al filosofo ted. Immanuel Kant (1724-1804), alle sue dottrine, ai suoi principî e indirizzi: gli scritti k.; la morale k.; il metodo kantiano. 2. Fautore, seguace, continuatore o studioso di Kant e delle sue dottrine:...
postkantiano
agg. [comp. di post- e del nome del filosofo ted. I. Kant (v. kantiano)]. – Che è posteriore alla filosofia, alle dottrine e ai principî di Kant: filosofia, critica p.; come sost., filosofo che, venuto poco dopo Kant, ne continua...