KalīlawaDimna Raccolta di apologhi, composta in sanscrito tra il 4° sec. e il 6° d. C. L’opera originaria, il Tantrākhyayika («Libro di casi di saggezza»), ebbe una recensione più tarda con il Pañcatantra [...] (sanscrito «i cinque libri» o «le cinque dottrine»), dove compaiono i due sciacalli che, nella forma araba Kalīla e Dimna, daranno poi il nome alle redazioni successive. L’opera fu tradotta nel 6° sec. dal sanscrito in pahlavico (versione perduta), ...
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Poeta e favolista francese (Château-Thierry, Champagne, 1621 - Parigi 1695). È ricordato soprattutto per le Favole (1668-94); ispirate di frequente da quelle di Esopo e di Fedro e caratterizzate da uno [...] e sorvegliatissimo. Gli animali ch'egli mette in azione, ispirandosi a Esopo, Fedro, e agli apologhi della KalīlawaDimna, sono piccole maschere, figurine tipiche che rappresentano essenzialmente la varia umanità, con i suoi caratteri, i suoi ...
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Scrittore arabo (m. Baghdād 757 circa), vissuto a Bassora; celebre per le sue traduzioni in arabo di opere pehleviche. Di esse è giunta a noi la versione del KalīlawaDimna, risalente a un originale sanscrito, [...] e che tanta fortuna ebbe poi nel mondo orientale e occidentale. Scrisse inoltre libri originali, come l'Adab al-Kabīr, di etica ed etichetta di corte. Sebbene convertito all'Islam, fu di dubbia ortodossia, ...
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Scrittore persiano (n. Sabzwār - m. 1504-05), soprannominato al-wā'iẓ "il predicatore". Autore di numerosissime opere tra le quali Rawḍat ash-Shuhadā' ("Il giardino dei martiri"), martirologio di ῾Alī, [...] cugino e genero del Profeta; una nuova versione di KalīlawaDimna; Anwār-i Suhaylī ("Le luci di Canopo o di Suhayli"), opera in onore del ministro Aḥmad Suhayli. Il suo stile, artificioso e retorico, ottenne grandi successi; le sue opere furono ...
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Poeta persiano (n. Rūdag, Transoxiana, fine sec. 9º - m. 941), vissuto alla corte dei Sāmānidi di Buchara. Fu il primo notevole poeta della letteratura neopersiana. Della sua opera poetica, costituita [...] 180.000 versi, caratterizzati da uno stile semplice e diretto, restano solo frammenti contenuti in opere antologiche. Notevole una qaṣīda di un centinaio di versi, dedicata al sovrano del Sistān, e la versione persiana in versi del KalīlawaDimna. ...
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GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] , l'edizione di due famosi trattati grammaticali antichi e lo studio di alcune varianti manoscritte al testo della KalīlawaDimna, antico tavoliere di derivazione indiana. Si devono al G. anche gli indici della maggiore antologia letteraria del ...
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BALDO
Giuseppe Scalia
Nessuna notizia ci è pervenuta sulla sua vita. In base a qualche indizio (menzione del Ticino in una delle sue favole, peculiarità linguistiche, ecc.) si è portati a ritenerlo [...] il nome "Balbo", probabilmente dovuto a svista dell'amanuense. L'opera risale in parte (23 favole su 35) al KalīlawaDimna attraverso una fonte latina indipendente dal Directorium humanae vitae di Giovanni da Capua, ed è quindi molto importante per ...
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Scrittore persiano (m. Harāt 1505). La sua opera più nota, che fu tradotta in Europa, è Anwār-i Suhailī ("Luci di Canopo"), rielaborazione in artificiosa prosa persiana della raccolta favolistica Kalīla [...] e Dimna. Si devono anche a lui un commento del Corano e una storia del martirologio alidico, in prosa mista a versi, divenuta più tardi popolarissima in Iran. ...
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