(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In tale accezione il termine è usato non prima del 13° sec. (da Isacco il Cieco). Si possono distinguere nella c.: una letteratura mistica in senso stretto, che tratta principalmente dell’esperienza diretta ...
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Studioso romeno di mistica ebraica (n. Tirgu Neamt, Romania, 1947). Prof. dal 1987 alla Hebrew University di Gerusalemme, è visiting professor presso le univ. di Yale, Harvard e Princeton. Vincitore di [...] Gershom Scholem Prize e il Jewish National Book Award. Tra i suoi saggi: Major currents in Jewish Kabbalah, 1560-1660 (1986); Kabbalah: new perspectives (1988; trad. it. 1996); Jewish magic from the Renaissance period to early Hasidism (1989); Golem ...
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Scholem, Gershom Gerhard
Ebraista e storico tedesco delle religioni (Berlino 1897 - Gerusalemme 1982), dal 1948, con la costituzione dello Stato di Israele, cittadino israeliano. Studiò matematica, filosofia [...] mysticism (1941; trad. it. Le grandi correnti della mistica ebraica); Zur Kabbala und ihrer Symbolik (1960; trad. it. La kabbalah e il suo simbolismo); Ursprung und Anfänge der Kabbala (1962; trad. it. Le origini della Kabbala); e l’autobiografia Von ...
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Critico letterario statunitense (New York 1930 - New Haven 2019); prof. di letteratura inglese presso la Yale Univ. e, dal 1988, anche alla New York University. Nei suoi primi lavori (Shelley's mythmaking, [...] scritto contro gli eccessi del multiculturalismo nelle università americane. Ha anche pubblicato studi sulla tradizione cabalistica (Kabbalah and criticism, 1975; trad. it. 1981), su problemi legati alla teoria psicanalitica (Freud: transference and ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] mistica ebraica - uomini come Graetz, Zunz, Geiger, Luzzatto, Steinschneider ebbero, a dirla molto blandamente, poca simpatia per la Kabbalah. Ignorata e respinta al tempo stesso, pareva che essa comprendesse in sé tutto ciò che contraddiceva le loro ...
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MONCADA, Guglielmo Raimondo
Simona Foà
MONCADA, Guglielmo Raimondo (Šemu’el ben Nissim Abū l-Farağ, Flavio Mitridate). – Nacque intorno al 1450 a Caltabellotta, in Sicilia, dal rabbino Šabbetai, e da [...] ebraico. Con il M., Giovanni Pico apprese l'ebraico, l'aramaico e l'arabo e studiò le principali opere della kabbalah ebraica. L'imponente lavoro di traduzione compiuto dal M. per Giovanni Pico influenzò notevolmente non solo il pensiero pichiano, ma ...
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peccato
Dal lat. peccatum, der. di peccare «peccare». Condotta umana qualificabile come negativa dal punto di vista religioso, cioè in riferimento non solo ad altri esseri umani, ma anche al divino. [...] compiuta non intenzionalmente, con la radice psh’ un’azione che implica rottura o rivolta. Nella letteratura rabbinica (Midrash, Kabbalah), nel pensiero ebraico medievale e moderno, come nei testi biblici, la questione del p. si intreccia con quelle ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] come forma di manipolazione del Testo Sacro, nelle discussioni talmudiche che furono alla base della posteriore tradizione della kabbalah (in cui la permutazione delle lettere prende il nome di temurah).
Le due vie dell’anagramma, apparentemente ...
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LURIA, YiŞḥāq (Isacco)
Umberto Cassuto
Mistico ebreo, detto di solito Ărī, cioè "il Leone", dalle iniziali dei vocaboli ebraici ashkĕnāzī rabbī Yiṣḥāq, "il tedesco maestro Isacco", ovvero ădünēnū rabbī [...] luriana.
Bibl.: H. Graetz, Geschichte der Juden, IX, 3ª ed., Lipsia 1891, pp. 408-424, 570-573; Ph. Bloch, Die Kabbalah auf ihrem Höhepunkt und ihre Meister, in Monatsschrift für Gesch. u. Wiss. des Judentums, XLIX (1905), pp. 129-166; S. Schechter ...
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LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] works, Northvale 1995; E.L. Wolfson, "Tiqqun ha-Šhekhinah": redemption and the overcoming of gender dimorphism in the Messianic kabbalah of Mose Ḥ. L., in History of religions, XXXVI (1997), pp. 289-332; N. Danieli, Il circolo cabbalistico patavino ...
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Kabbalah-mania
s. f. Passione smodata per l’esoterismo culturale e mistico di matrice ebraica. ◆ La «Kabbalah-mania» ha contagiato una notevole parte del mondo dello spettacolo, certo è che questa nuova moda è il frutto di una lettura hollywoodiana...