REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] nuova costruzione, come nel caso a Roma delle colonne in S. Sabina e in S. Pietro in Vincoli, a Ravenna di quelle in in Honor of Erwin Panofsky, New York 1961, pp. 291-302; K. Noehles, Die Fassade von S. Pietro in Tuscania. Ein Beitrag zur Frage ...
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Vedi GLADIATORE dell'anno: 1960 - 1994
GLADIATORE
Red.
Si suole attribuire agli Etruschi, come d'altronde attestano i monumenti rimastici - pitture, urne funerarie ecc. - l'origine degli spettacoli [...] ritroviamo nei rilievi del Palazzo Camuccini a Cantalupo in Sabina, in cui questo ed altri particolari (come un tipi di g. vedi anche K. A. Neugebauer, Der älteste Gladiatorentypus, in Berliner Museen, lxi, 1940, p. 7 ss.; K. A. Neugebauer, in Arch. ...
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CONTINI, Giovan Battista
Hellmut Hager
Figlio di Francesco e di Agata Baronio, nacque a Roma il 7 maggio 1642 (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Parr. di S. Tommaso in Parione), Ebbe la prima formazione [...] 24, 341).
Più importante però è la cappella Elci in S. Sabina sull'Aventino, dedicata a s. Caterina, la cui realizzazione si pianta, della passonata dei Tevere (Roma, Bibl. Corsiniana, cod. 34, K. 13, n. 5). seguita poco dopo, il 18 giugno, da un ...
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Vedi BUCCHERO dell'anno: 1959 - 1994
BUCCHERO (v. vol. II, p. 203)
M. Martelli
La tradizionale suddivisione del b. in «sottile» (675-625 a.C.), «transizionale» (625-575 a.C.) e «pesante» (575-inizî del [...] del b. si estende dall'Arno al Sele - includendo Sabina, agro falisco, Lazio e Campania, mentre esigue sono le 43, nn. 8-25, 111-135, nn. 63-162, tavv. XIII- XVI, LXV-LXXXVIII; K. Stanley, A New Caryatid Chalice, in ANews, III, 2, 1974, pp. 21-27; F ...
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BERARDO
Sofia Boesch Gajano
Terzo abate di Farfa di questo nome, figlio del conte Anscario, apparteneva a una delle più potenti famiglie della Sabina. Non si sa quando sia nato né quando sia entrato [...] contro i castelli di Ponza e di Affile e si trovava nella Sabina "iuxta castellum Taranum", quando li affidava all'abate di Subiaco (Liber XI, Hannoverae 1854, pp. 552, 554, 557; K. Heinzelmann, Die Farfenser Streitschriften, Strassburg 1904, pp. 40 ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] testa, non pertinente, non è più quella di Sabina) vicino ad Adriano-Marte; al contrario, la coppia M. Borda, in Bull. Com., 73, 1953, p. 201 s. V. pompeiana: G. K. Boyce, in Memoirs of American Academy in Rome, XIV 1937. V. di Arkesilas: C. Weickert ...
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MORONE, Giovanni
Massimo Firpo
– Nacque a Milano il 25 gennaio 1509 da Girolamo e da Amabilia Fisiraga, entrambi appartenenti a illustri casati nobiliari.
Senatore, più volte ambasciatore degli Sforza, [...] Albano, per trasferirlo poi il 10 marzo 1561 a quella di Sabina, il 18 maggio 1562 a quella di Palestrina, il 12 maggio das Konzil von Trient unter Pius IV, I-IV, Wien 1904-14; K. Schellhass, Zur legation des kardinals M. (1576; Moskau. Bayern). 1. ...
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GUIDO, conte marchese di Camerino, duca marchese di Spoleto, re d'Italia, imperatore
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Nacque nell'855 da Guido (I) di Spoleto e da Itta di Benevento.
Non fu coinvolto, [...] . Untersuch. zur Gesch. des Herzogtums Spoleto und der Sabina von 800 bis 1000, Greisonwald 1930; E. Gasparrini Leporace Wido un das Westfrankenreich, in Person und Gemeinschaft im Mittelalter. K. Schmid zum 65. Geburdstag, a cura di G. Althoff ...
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CROCIFISSO
G. Jászai
Con il termine c. si intende la rappresentazione della croce con sopra Cristo, indipendentemente da materiale, tecnica, misure, contesto iconografico e funzione iconica. La specificazione [...] pannello della porta lignea del 432 ca. di S. Sabina a Roma) mostrano Cristo morto con perizoma a fascia, Epternacensis, del 990 ca., eseguita a Treviri (Norimberga, Germanisches Nationalmus., K.G. 1138), il rilievo in avorio della c.d. tavola di ...
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MARTE (Mars)
G. Gualandi
Dio indigeno molto venerato dai popoli italici principalmente come protettore di tutte le attività guerresche. Presenta caratteri più complessi rispetto ad Ares (v.), a cui viene [...] i; U. Tarchi, L'arte etrusco-romana nell' Umbria e nella Sabina, Milano 1936, tav. lxxviii. Bronzetto del Museo di Villa Giulia: G 53. Dipinti di Pompei: S. Reinach, Rép. Peint., p. 5, 2; G. K. Boyce, in Mem. Am. Acad., xiv, 1937, tav. 25,2; V. ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...