Vlad, Roman
Ermanno Comuzio
Compositore, naturalizzato italiano, nato a Cernăuţi (od. Černovcy, Ucraina) il 29 dicembre 1919. Pianista, autore, critico, musicologo, nonché insegnante e organizzatore: [...] ) di Francesco Rosi, caratterizzato da un commento drammatico, 'all'americana', e in La loi (1959; La legge) di JulesDassin, dove rielaborò in forma colta brani di musica popolare.Fra gli altri, numerosi lavori cinematografici di V. vanno ricordati ...
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Cobb, Lee J.
Guglielmo Siniscalchi
Nome d'arte di Leo Jacoby, attore cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York l'8 dicembre 1911 e morto a Woodland Hills (California) l'11 febbraio [...] Johnny O'Clock (1947; A sangue freddo) di Robert Rossen, il noir Thieves' highway (1949; I corsari della strada) di JulesDassin, e il western The tall Texan (1953; Il gigante del Texas) di Elmo Williams. Nel 1955, ancora diretto da Kazan, ottenne ...
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Theodorakis, Mikis
Paolo Patrizi
Compositore greco, nato a Chio il 29 luglio 1925. Artista politicamente impegnato ‒ ha partecipato alla resistenza contro l'occupazione italo-tedesca della Grecia, ,a [...] e linguaggio moderno ‒ un procedimento, questo, adottato anche per le musiche di Phaedra (1962; Fedra) diretto da JulesDassin. Ancora di Cacoyannis è Alexis Zorbas, caratterizzato da una colonna sonora molto più 'facile', tutta giocata sui ritmi di ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] , da The lost week end (1945; Giorni perduti) di Billy Wilder, a The naked city (1948; La città nuda) di JulesDassin, a The asphalt jungle (1950; Giungla d'asfalto) di John Huston; la serie di docudramas sul FBI prodotta negli anni Quaranta dalla ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] poliziesco (Pépé le Moko, 1936, Il bandito della casbah, di Julien Duvivier; Du rififi chez les hommes, 1955, Rififi, di JulesDassin; Les grandes gueules, 1965, Una vampata di violenza, di Robert Enrico; Le rapace, 1968, Il rapace, di José Giovanni ...
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Azione
Jean-Loup Bourget
Cinema d'azione e film d'azione
I film d'a. costituiscono un insieme vasto e proteiforme, i confini e la definizione del quale sono più volte cambiati. Con 'cinema d'azione' [...] trasposizioni di questa tipologia realizzate dai francesi Henri- Georges Clouzot (Le salaire de la peur, 1953, Vite vendute) e JulesDassin (Du rififi chez les hommes, 1955, Rififi), dall'inglese John Lee Thompson (The guns of Navarone, 1961, I ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] una nuova asprezza e un nuovo realismo alle riprese: appartengono a questo periodo film come The naked city (1948; La città nuda) di JulesDassin, tutto il lavoro svolto da Anthony Mann, autore di T-Men (1947; T-Men contro i fuorilegge) e di Raw deal ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] , inglesi e francesi. Il n. di Hollywood, infatti, è stato modellato da numerosi registi non statunitensi, dai francesi JulesDassin e Jacques Tourneur all'austriaco Ulmer. Ma soprattutto hanno segnato il genere i tedeschi Fritz Lang, con celebri n ...
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Carcerario, film
Renato Venturelli
Genere comprendente film ambientati per intero o in prevalenza all'interno di prigioni. Nella sua forma più tipica si svolge in epoca contemporanea, riguarda condannati [...] da un processo di tormentata interiorizzazione tipica del noir. È il caso di Brute force (1947; Forza bruta) di JulesDassin, pesantemente tagliato dalla censura: un film dove la prigione rappresenta l'intera società e la rivolta finale suona come un ...
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Maccartismo
Guido Fink
Con il termine maccartismo, a volte sostituito dalla locuzione 'caccia alle streghe' per gli evidenti rimandi alla psicosi che qualche secolo prima aveva agitato l'America puritana [...] attori come John Garfield, Gale Sondergaard, Howard Da Silva, registi come John Berry, Joseph Losey, Bernard Vorhaus, JulesDassin e Abraham Polonsky, scrittori famosi come A. Miller, Dashiell Hammett e Lillian Hellman, e di nuovo gli sceneggiatori ...
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