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Letterato e teologo spagnolo (n. Cuenca poco prima del 1500 - m. Napoli 1542), fratello di Alfonso; ha importanza soprattutto per la sua attività di riformatore religioso in Italia. Abbandonò [...] ai Romani, alla I ai Corinti, all'Evangelio di San Matteo. Importante è anche lo scritto di lingua e letteratura Diálogo de la lengua (1533). Della sua lezione si nutrì Vittoria Colonna e, per il suo tramite, Michelangelo, tutti tesi a "comprendere ...
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L'Italia della Riforma, l'Italia senza Riforma
Silvana Seidel Menchi
Serena Luzzi
Premessa1
In che modo e in che misura gli italiani parteciparono al movimento che fuori d’Italia produsse la Riforma [...] Ochino, «Rivista storica italiana» 84, 1972, pp. 777-813.
37 M. Firpo, Tra alumbrados e “spirituali”. Studi su JuandeValdés e il valdesianesimo nella crisi religiosa del ’500 italiano, Firenze 1990.
38 C. Ginzburg, Il nicodemismo. Simulazione e ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] di un riformato toscano del Cinquecento, in Rinascimento, s. 2, II(1962), pp. 240, 246, 274, 305; J. C. Nieto; JuandeValdés and the Origins of the Spanish and Italian Reformation, Genève 1970, ad Indicem;D.Fenlon, Heresy and Obedience in Tridentine ...
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PAOLO III, papa
Gigliola Fragnito
PAOLO III, papa. – Alessandro Farnese nacque a Canino il 28 febbraio 1468, secondogenito di Pier Luigi e di Giovannella Caetani, figlia di Onorato III duca di Sermoneta.
La [...] tratti di Giulio II e i due cardinali al suo fianco quelli di Giovanni de’ Medici e di Farnese. Testimonianza della fiducia papale la sua nomina (8 diffusi in quegli anni dagli scritti di JuandeValdés e dal Beneficio di Christo, spingendosi fino ...
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FLAMINIO, Marcantonio
Alessandro Pastore
Nacque nel 1498 a Serravalle (ora, insieme con Ceneda, forma Vittorio Veneto), da Giovanni Antonio e dalla nobildonna serravallese Veturia, della quale non conosciamo [...] , in Riv. stor. ital., C (1988), pp. 44, 49, 59, 61, 72; M. Firpo, Tra alumbrados e "spirituali". Studi su JuandeValdès…, Firenze 1990; S. Pagano, Il processo di Endimio Calandra e l'Inquisizione a Mantova nel 1567-1568, Città del Vaticano 1991; C ...
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PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] come Le cento et diece divine considerazioni di JuandeValdés (1550); la Methodus linguae Graecae del und die Dialogi quatuor Sebastian Castellios, in Studia bibliographica in honorem Herman de la Fontaine Verwey, Amsterdam 1967, pp. 171-201; L. ...
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GONZAGA, Giulia
Guido Dall'Olio
Nacque probabilmente nel 1513 a Gazzuolo, presso Mantova, da Francesca Fieschi e Ludovico, figlio di Gianfrancesco, duca di Sabbioneta. Ebbe numerosi fratelli e sorelle: [...] 1880, passim; Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, a cura di G. Paladino, Bari 1913, pp. 93-116; Cartas inéditas deJuandeValdés al cardenal Gonzaga, a cura di José F. Montesinos - S. Aguirre, Madrid 1931, pp. 1, 8, 23, 92; J ...
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GENTILE, Valentino (Giovanni Valentino)
Stefano Calonaci
È incerta la data di nascita del 1520, indicata da Del Re senza supporti documentari (e comunque le fonti sulla vita del G. sono scarsissime e [...] lo stesso Anisio - sacerdote in relazione con Marcantonio Flaminio - il G. a Napoli si sia avvicinato al circolo di JuandeValdés e abbia potuto conoscere personalmente il riformatore spagnolo, che dimorò in città dal 1533 al 1541. Dalla lettera del ...
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Riformatore, predicatore e scrittore (Siena 1487 - Slavkov, Moravia, 1564). Dopo essere stato generale dei cappuccini (fino al 1538), O. si avvicinò al luteranesimo. Chiamato a Roma per fornire spegazioni [...] alla teoria luterana della giustificazione per la sola fede, che aveva conosciuto a Napoli (1536) nel circolo di JuandeValdés. Chiamato a Roma per fornire assicurazioni sulla propria ortodossia, dopo qualche perplessità ed esitazione, si rifugiò a ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] rilievo nelle polemiche riformate, lasciò scarse tracce: centri in cui si svilupparono idee riformate furono Napoli (per opera di JuandeValdés e poi di B. Ochino), Ferrara (alla corte di Renata di Francia che ospitò nel 1536 Calvino), Lucca (con ...
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