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Letterato e teologo spagnolo (n. Cuenca poco prima del 1500 - m. Napoli 1542), fratello di Alfonso; ha importanza soprattutto per la sua attività di riformatore religioso in Italia. Abbandonò [...] ai Romani, alla I ai Corinti, all'Evangelio di San Matteo. Importante è anche lo scritto di lingua e letteratura Diálogo de la lengua (1533). Della sua lezione si nutrì Vittoria Colonna e, per il suo tramite, Michelangelo, tutti tesi a "comprendere ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] in I. è in complesso un fenomeno di minoranze: i centri maggiori dei nuclei riformatori sono Napoli, con JuandeValdés e il predicatore Bernardino Ochino; Ferrara, grazie alla presenza della duchessa Renata di Francia; Lucca, con Pier Martire ...
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Òssola, Carlo. - Filologo e critico letterario italiano (n. Torino 1946). Professore emerito nel Collège de France di Parigi, cattedra di Letterature moderne dell’Europa neolatina, socio dell’Accademia [...] ,1926-1929 (1997); i nuovi «Meridiani» delle Poesie complete (2009) e delle Traduzioni poetiche (2010). Ha curato l’edizione di inediti e rari di JuandeValdés, E. Tesauro, J.-B. Bossuet, A. Rossi, C. Cantù, W. Deonna, R. Caillois, M. Olivetti, M ...
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Poetessa (Marino, Roma, 1490 - Roma 1547). Figlia di Fabrizio, che era nipote di papa Martino V, e di Agnese di Montefeltro, figlia del duca Federico di Urbino. Sposò nel 1509 Ferrante d'Avalos, marchese [...] e le dedicò non poche delle sue rime . Fu vicina ad alcuni esponenti dell'"evangelismo erasmiano" (in particolare JuandeValdés ), seguendo quella sua religiosità "tutta spirituale e interiore".
Nelle Rime (1538, 1539, ecc.) e nelle Rime spirituali ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] la propria situazione cortigiana dedicando a Federico da Montefeltro ed a Lorenzo de' Medici due sillogi poetiche (ora in N. Folengo, Carmina, a letterati finissimi, seguaci dell'insegnamento di JuandeValdés, affini dunque, per gusti letterari ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] cerchi di vivere come fedele e buon cristiano (Venezia 1542), opera che testimonia la precoce diffusione di manoscritti di JuandeValdés nel territorio senese.
Durante il secondo soggiorno patavino – circoscrivibile tra la primavera del 1534 e l’11 ...
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Poligrafo (Oliva, Valenza, 1699 - ivi 1781); fu bibliotecario di corte sotto Filippo V dal 1733 al 1740, quando si ritirò definitivamente a Oliva. M. è considerato uno dei principali rappresentanti della [...] nella quale pubblicò per la prima volta il Diálogo de la lengua di JuandeValdés, Retórica (1757), che è considerata la migliore antologia della prosa spagnola del 18º sec., Idea de la gramática de la lengua latina (1769), Terenciano o arte métrica ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] secondo il modello adottato in precedenza da JuandeValdés nei colloqui con Giulia Gonzaga, e Rozzo, Incontri di Giulio da Milano: O. L., in Boll. della Società di storia valdese, XCVII (1976), pp. 77-108; C. Fahy, Il dialogo Desiderii Erasmi Funus, ...
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MAGNO, Celio
Daniele Ghirlanda
Nacque il 12 maggio 1536, forse a Napoli, da Marcantonio, che ebbe altri tre figli: Pompeo, Alessandro e Giulia.
Marcantonio, cittadino originario veneziano, nacque verso [...] , G.T. Casopero, D. Bonifacio, F. Alunno e P. Aretino. Fu vicino al cenacolo radunato a Napoli attorno a JuandeValdés, di cui tradusse dal castigliano l'Alphabeto christiano dedicato a Giulia Gonzaga, facendolo stampare a Venezia nel 1545 presso N ...
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CARACCIOLO, Giulio Cesare
Giovanni Parenti
Di lui si ignora la data di nascita e di morte.
Inaccettabile appare l'identificazione proposta da Scipione Volpicella (p. 210) del C. con quel Giulio Cesare [...] I, Firenze 1957, p. 111 e n.), parente stretto dei Caracciolo e seguace, fino alla morte sul rogo, di JuandeValdés. La notizia è interessante soprattutto perché mostra il C. vicino a quell'ambiente della colta aristocrazia napoletana sul quale ebbe ...
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