Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] in Inghilterra e negli Stati Uniti. Molti cacciatori di simboli e di allegorie hanno avuto gran daffare con Kafka, Joyce, Faulkner e quasi tutti gli autori del passato. L'allegoria e il simbolo, sebbene a prima vista paiano artifici retorici ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] qualche tempo in francese, era curata da un comitato composto, oltre che dal B., da R. Gómez de la Serna, J. Joyce, G. Kaiser, P. Mac Orlan, e fra i collaboratori, oltre agli italiani Barilli, Alvaro, E. Cecchi, Spaini, ecc., contava personalità come ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] e aproblematica: in realtà, pur senza teorizzazioni o polemiche, sottintende il rifiuto delle esperienze moderniste allora in auge (Joyce, Proust, Woolf, Pirandello, Svevo ecc.). Bacchelli percorre in solitaria una strada sua di romanzo che sente ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] a Giorgio Caproni, da Anna Banti a Carlo Cassola a Giovanni Comisso, e propose testi di autori come Proust, Eliot e Joyce. A partire dal gennaio 1956 decise di sviluppare, sulla controcopertina di ogni numero, una storia dell’arte italiana, europea e ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] le proprie idee riguardo alla poesia in A.: pur accettando alcuni aspetti del modernismo, non approvava scrittori come J. Joyce o D. H. Lawrence e suggeriva invece di riallacciarsi alla grande tradizione dei poeti latini come Catullo o inglesi come ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] l'adulto questo iter è meno necessario, può risultare anche sospeso (si pensi alla Recherche di Proust o all'Ulisse di Joyce), mentre per il ragazzo funge da supporto costante e ha bisogno di essere, pur nelle variazioni, riconfermato.
Tutto ciò non ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] alla grande rivoluzione del genere romanzo che, dai primi decenni del secolo, è avviata da M. Proust, R. Musil, J. Joyce, L. Pirandello, F. Kafka. Le scelte linguistiche e stilistiche del G., se da un lato possono, almeno inizialmente, ricondursi ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] III, pp. 2456-2466; Id., B. e i suoi critici, in Studi romani, XII [1962], pp. 549-561; L. Jannattoni, Da Gogol a Joyce, fama europea del B., in Letteratura, Roma, XI [1963], pp. 6-13).
Scritti: Una prima sistemazione dei manoscritti del B. fu curata ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] da Peterburg («Pietroburgo», 1916), opera di sconcertante modernità linguistica e strutturale che lo ha fatto paragonare a J. Joyce.
Il simbolismo russo, ricco di personalità diverse, dopo il 1910 entra in una crisi irreversibile. In quell’anno ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] tema dell'anello; R. Graves sull'archetipo della dama bianca e sulla personale riscoperta dei simboli ogamici. In James Joyce prevarrà l'influsso di Jung. Nella letteratura angloamericana, la cui tradizione simbologica è fra le più ricche, Ezra Pound ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...