(VI, p. 505; App. I, p. 251; II, I, p. 372; III, I, p. 214; IV, I, p. 241)
Il B. (30.518 km2) non ha ancora raggiunto i 10 milioni di abitanti (9.875.717, secondo una stima del 1988, per una densità di [...] (1965-70, "Virgola"), prova, non meno di Michiels, che il romanzo fiammingo partecipa ai cambiamenti profondi avviati da Joyce, Kafka, Beckett e dal nouveau roman francese. Questi autori condividono il rifiuto della trama, del personaggio, del tempo ...
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SVEZIA (XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, 11, p. 933; III, 11, p. 877)
Carmelo Formica
Marco Villani
Ullrich Hartmut
Mario Gabrieli
Stefano Ray
Häkan Wettre
Al censimento del 1970 la popolazione [...] suggestioni: dalla deserta visione del mondo evocata da Eliot, agl'incubi onirici di Kafka, dall'inventività linguistica di Joyce, al neorealismo dei prosatori americani.
Già intorno al 1934-35 G. Ekelöf e A. Lundkvist avevano tentato di acclimatare ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] da Peterburg («Pietroburgo», 1916), opera di sconcertante modernità linguistica e strutturale che lo ha fatto paragonare a J. Joyce.
Il simbolismo russo, ricco di personalità diverse, dopo il 1910 entra in una crisi irreversibile. In quell’anno ...
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FRANCIA (XV, p. 876; App. I, p. 620; II, 1, p. 969; III, 1, p. 670)
Luigi Cardi
Daniela Primicerio
Enrico Decleva
Massimo Colesanti
Eugenia Schneider Equini
Jean Clair
Giorgio Piccinato
Popolazione. [...] un nuovo successo (v. in questa App.), e quindi alle esperienze più lontane di Sade, di Lautréamont, di Kafka, di Joyce, di Proust stesso (per la tecnica del monologo interiore), si rifanno alcuni dei romanzieri più nuovi e originali di quest'ultimo ...
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Territorio, pianificazione del
Bernardo Secchi
Un termine polisemico
'Territorio' è parola polisemica che ha acquisito significati differenti entro diversi universi discorsivi e disciplinari. Spazio, [...] occidentale. Un impetuoso flusso di descrizioni e di linguaggi speciali sommerge l'uomo contemporaneo, come in Musil e in Joyce, rendendo il mondo e il territorio sempre più difficili da decifrare. Ma allo stesso tempo i linguaggi speciali, propri ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] si rende conto solo dopo la guerra e per effetto della risonanza europea delle opere di M. Proust e J.Joyce. Con I. Svevo (pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz), il romanzo perviene agli esiti più francamente antinaturalisti di La coscienza di ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...