Yates, Richard
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Yonkers (New York) il 3 febbraio 1926 e morto a Birmingham (Alabama) il 7 novembre 1992. Studiò letteratura presso la Avon School del Connecticut [...] Cinquanta, è il suo efficace secondo libro. Considerato come l'equivalente americano della raccolta Dubliners (1914) di J. Joyce, in esso vi si raffigura con acume la disperazione di persone disinserite e alienate: un paziente ospedaliero alle prese ...
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Addinsell, Richard (propr. Richard Stewart)
Lucetta Lanfranchi
Compositore inglese, nato a Oxford il 13 gennaio 1904 e morto a Londra il 15 novembre 1977. Musicista eclettico, dotato di una buona velocità [...] lavorare per il teatro, componendo canzoni (come I'm going to see you today) e musiche per gli spettacoli comici di Joyce Grenfell, nonché per i programmi televisivi della BBC. Per il cinema, dopo il commento musicale per Blithe spirit (1945; Spirito ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] La letteratura inglese. Dal Medioevo all'Illuminismo, 1967; La letteratura inglese. Dai romantici al Novecento, 1968; James Joyce, Thomas Stearns Eliot, 1967; Due maestri dei moderni: Caleidoscopio shakespeariano, 1969) con un'acutezza e ampiezza di ...
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Scrittore, drammaturgo e saggista sloveno (n. Maribor 1948). Autore poliedrico e versatile, la sua produzione letteraria, inizialmente costituita da racconti e romanzi, si è ampliata notevolmente, affiancando [...] lungamente assediata", 1996) e Zvenenje v glavi ("Interferenze cerebrali", 1998). Tra le opere più recentemente tradotte in lingua italiana si segnalano L'allievo di Joyce (2006), Il ronzio (2007), Aurora boreale (2008) e Stanotte l'ho vista (2015). ...
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Poeta e critico statunitense (Hailey, Idaho, 1885 - Venezia 1972). Nato da una famiglia di tradizioni quacchere e puritane, crebbe a Filadelfia e studiò allo Hamilton College di Clinton e all'Università [...] New age, e più tardi quello con D. H. Douglas, fondatore del Social Credit. Sempre a Londra, inizia la corrispondenza con J. Joyce e prendono forma i Cantos, il poema epico scritto durante l'arco della vita, uscito a sezioni a partire dal 1917 con ...
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D'INDIA, Sigismondo
Eleonora Simi Bonini
Nato a Palermo, non si conosce la data esatta della sua nascita che si presume sia avvenuta intorno agli anni 1580-82. Non si hanno notizie sulle sue origini [...] Spett., IV, Roma 1956, coll. 711 s.; Id., S. D., in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, VI, London 1957, coll. 1135 s.; J. Joyce-G. Watkins, S. D., in The New Grove Dict. of Music and Musicians, IX, London 1980, p. 64 s.; G. Moroni, S. D., in Diz ...
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Poeta e critico statunitense (Saint Louis, Missouri, 1888 - Londra 1965), naturalizzatosi cittadino britannico nel 1927. Nacque da famiglia di tradizione unitariana. Dal 1906 al 1910 studiò filosofia alla [...] E.: creare una classicità del moderno. Il famoso metodo mitico, messo a punto nel saggio (1923) sull'Ulysses di J. Joyce, propone la necessità di collocare la conoscenza frammentaria del secolo a specchio di una tradizione che la illumini e le dia ...
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Scrittore, drammaturgo e regista svizzero di lingua francese (n. Chêne-Bougeries, Ginevra, 1942). Le istanze di rinnovamento della concezione teatrale di N. si sono concretizzate in una serie di testi [...] autore del romanzo Le babil des classes dangereuses (1978), un compendio di lingue minoritarie che ricorda C. E. Gadda e J. Joyce, in cui sembra voler indicare che è proprio il caos delle lingue e delle voci che potrà rompere l'ordine totalitario; e ...
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ANTONICELLI, Franco
Giuseppe Sircana
Nacque a Voghera il 15 nov. 1902 da Donato, ufficiale di carriera dell'esercito, e da Maria Balladore, appartenente ad una famiglia di antica nobiltà. Dopo aver [...] il panorama letterario pubblicando per la prima volta in Italia opere di Kafka, Melville (Moby Dick nella celebre versione pavesiana), Joyce, Babel, O'Neill, Twain. L'A. stesso tradusse e curò (con lo pseudonimo di Antony) la prima edizione italiana ...
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Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] . Contini, 1980), che comprende anche il Quaderno di traduzioni (1948; ed. accr. 1975), con versioni poetiche da Shakespeare, Hopkins, Joyce, Eliot, ecc., e offre una sezione di Poesie disperse edite e inedite.
Ma proprio la finale correzione di tiro ...
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joyciano
〈ǧoisi̯a-〉 (meno com. joiceiano) agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce allo scrittore irland. James Joyce (1882-1941), alla sua opera e al suo stile: la tecnica narrativa j.; lo sperimentalismo j.; come sost., seguace, imitatore,...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...