Nazionalsocialismo
Massimo L. Salvadori
La follia del primato di una razza
Il nazionalsocialismo, comunemente detto nazismo, fu il movimento a capo del quale Adolf Hitler conquistò il potere in Germania [...] liberandosi dai mali del giudaismo, del marxismo (Marx), della democrazia e dalle forze che li sostenevano , Rudolf Hess, Alfred Rosenberg, cui si sarebbe poi aggiunto Paul Joseph Goebbels. Nel 1921 erano state create le SA (Sturm-Abteilungen ...
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Sinatra, Frank (propr. Francis Albert)
Gianni Borgna
Cantante e attore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a Hoboken (New Jersey) il 12 dicembre 1915 e morto a Los Angeles il 14 maggio [...] 1951; Questi dannati quattrini), con un'apparizione di Groucho Marx e Jane Russell protagonista e in duetto con Sinatra nella and dolls (Bulli e pupe), l'unico film musicale di Joseph L. Mankiewicz, ispirato all'omonimo musical di Jo Swerling e Abe ...
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Salt, Waldo
Patrick McGilligan
Sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 18 ottobre 1914 e morto a Los Angeles il 7 marzo 1987. Aveva già alle spalle una solida carriera di sceneggiatore quando, [...] S. intendeva realizzare una farsa nello stile dei fratelli Marx, ma nel corso della produzione gli accenti comici e remake del capolavoro realizzato nel 1931 da Fritz Lang diretto da Joseph Losey e interpretato da David Wayne nel ruolo che era stato ...
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Mankiewicz, Herman J. (propr. Herman Jacob)
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore statunitense, di origine tedesca, nato a New York il 7 novembre 1897 e morto a Hollywood il 5 marzo 1953. [...] H. Ford e H.J. O'Higgins; produsse per i fratelli Marx i surreali Monkey business (1931) e Horse feathers (1932), entrambi di del cinema e della televisione, a partire dal fratello minore Joseph L. Mankiewicz, che ne eguagliò i meriti. Il figlio ...
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demondanizzato
p. pass. e agg. Privato dei caratteri mondani.
• Secondo [Joseph] Ratzinger, anche per reagire alla «diminuzione della pratica religiosa», al «crescente distanziarsi di una parte notevole [...] e dunque demondanizzata, che poi si è secolarizzata in un sapere di tipo teoretico, con le eccezioni che conosciamo ‒ da Marx a Nietzsche, da Rousseau a Wittgenstein. (Roberto Esposito, Repubblica, 23 luglio 2012, p. 33, Cultura).
- Derivato dal p ...
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Economista (Třešt', Moravia, 1883 - Taconic, Connecticut, 1950); prof. nelle univ. di Černovcy (1909) e Graz (1911) e, dopo una breve parentesi in cui fu ministro delle Finanze della repubblica austriaca [...] Capitalism, socialism and democracy (1942; 3a ed. 1950; trad. it. 1955, 1964 e 1967). Sono uscite postume: Ten great economists: from Marx to Keynes (1951; trad. it. 1953); Essays (a cura di R. V. Clemence, 1951); Aufsätze zur Soziologie (a cura di A ...
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controfilosofia
(contro-filosofia), s. f. Concezione alternativa della storiografia filosofica. ◆ Si considera un antifilosofo? «No... per fare questo avrei dovuto scrivere una storia della controfilosofia o una storia dell’antifilosofia....