Guerra, film di
Mino Argentieri
Il f. di g. si configura come la messa in scena di un conflitto drammatico, storicamente identificato nei suoi riferimenti, in cui l'evento bellico non si limita a fare [...] (Saboteur, 1942, Sabotatori, di Alfred Hitchcock) o carpisce importanti segreti (Five fingers, 1952, Operazione Cicero, di Joseph L. Mankiewicz), ma a volte è anche rivalutato per ragioni di opportunità (The desert Fox, 1951, Rommel ‒ La volpe del ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] di Blasetti e Prince of foxes (1949; Il principe delle volpi) di Henry King, nonché per Cleopatra (1963) di Joseph L. Mankiewicz, realizzato a Cinecittà: il film gli fece vincere l'Oscar e l'affermazione ottenuta lo convinse a trasferirsi a Hollywood ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] dalla formula whodunit, ha un sapore cerebrale e decisamente involuto (come in Sleuth, 1972, Gli insospettabili, di Joseph L. Mankiewicz). La situazione archetipica del romanzo giallo ‒ un delitto in una residenza isolata ricca di personaggi che sono ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] del labirinto (1994, pp. 435 e segg.). Il labirinto (verde) si ritrova anche in Sleuth (1972; Gli insospettabili) di Joseph L. Mankiewicz, anche se si tratta di un labirinto 'truccato' (se ne può uscire comandando elettricamente lo spostamento di una ...
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Musical
Massimo Marchelli
Genere cinematografico in cui lo sviluppo narrativo e drammaturgico della vicenda è strutturato su canzoni e danze. Seppur erede di una forma di spettacolo nata nel teatro [...] Cukor, quasi un testamento precoce per la Garland, e Carmen Jones (1954) di Otto Preminger, mentre un altro autore titolato, Joseph L. Mankiewicz, con Guys and dolls (1955; Bulli e pupe), volle rivisitare il genere in chiave di commedia, e nel 1957 ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] ricorrere alle parole o ai dialoghi. Alla sapienza di un regista di fine scrittura e cultura non convenzionale come Joseph L. Mankiewicz si deve invece Five fingers (1952; Operazione Cicero): tratto dal romanzo di uno dei protagonisti, il tedesco L.C ...
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Azione
Jean-Loup Bourget
Cinema d'azione e film d'azione
I film d'a. costituiscono un insieme vasto e proteiforme, i confini e la definizione del quale sono più volte cambiati. Con 'cinema d'azione' [...] anche con il titolo Chimes at midnight (1966; Falstaff) di Orson Welles; anche in Cleopatra (1963) di Joseph L. Mankiewicz, le battaglie (Farsalo, Alessandria, Filippi, Azio) sono ricreate in uno spirito shakespeariano. Il genere ha avuto diffusione ...
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Carcerario, film
Renato Venturelli
Genere comprendente film ambientati per intero o in prevalenza all'interno di prigioni. Nella sua forma più tipica si svolge in epoca contemporanea, riguarda condannati [...] rimanda, per es., alla tradizione avventurosa, mentre There was a crooked man (1970; Uomini e cobra) di Joseph L. Mankiewicz costituisce un ottimo western carcerario, e la prigionia bellica annovera titoli famosi che vanno da La grande illusion (1937 ...
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Maccartismo
Guido Fink
Con il termine maccartismo, a volte sostituito dalla locuzione 'caccia alle streghe' per gli evidenti rimandi alla psicosi che qualche secolo prima aveva agitato l'America puritana [...] registi di destra cercarono, al momento senza riuscirvi, di strappare la direzione del Director's Guild al regista Joseph L. Mankiewicz, e più tardi gli attacchi al drammaturgo A. Miller, nonché la sofferta decisione di 'collaborare'; o ancora l ...
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Fonda, Henry (propr. Henry Jaynes)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Grand Island (Nebraska) il 16 maggio 1905 e morto a Los Angeles il 12 agosto 1982. All'esordio a Hollywood [...] 1968) di Sergio Leone, il direttore della prigione di There was a crooked man (1970; Uomini e cobra) di Joseph L. Mankiewicz, il burbero e sboccato patriarca oppositore dei sindacati di Sometimes a great notion (1971; Sfida senza paura), secondo film ...
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