Travilla, William
Stefano Masi
Costumista statunitense, nato il 22 marzo 1920 e morto a Los Angeles il 2 novembre 1990. Fu uno dei maggiori rappresentanti dell'approccio hollywoodiano al costume d'epoca, [...] of Errol Flynn, 1985, di Don Taylor), destinata a far rivivere nostalgicamente i fasti del vecchio star system hollywoodiano.
Tra gli altri registi con i quali collaborò da ricordare Edward Dmytryk, Elia Kazan, JohnFord, Henry King, Henry Hathaway. ...
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Rose, Helen
Patrick McGilligan
Costumista teatrale e cinematografica statunitense, nata a Chicago il 2 febbraio 1904 e morta a Palm Springs (California) il 9 novembre 1985. Dopo essersi formata nelle [...] principesco a Monaco e conservato al Museum of Art di Filadelfia. La R. vestì inoltre Ava Gardner (Mogambo, 1953, di JohnFord), Deborah Kerr (Tea and sympathy, 1956, Tè e simpatia, di Minnelli), Lana Turner (The merry widow, 1952, La vedova allegra ...
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Colman, Ronald (propr. Ronald Charles)
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico inglese, nato a Richmond (Surrey) il 9 febbraio 1891 e morto a Santa Barbara (California) il 19 maggio 1958. Caratterizzato [...] F. Richard Jones, e Condemned (1929; L'isola del diavolo) di Wesley Ruggles. Seguirono Arrowsmith (1931; Un popolo muore) di JohnFord, Cynara (1932; Infedele) di Vidor, A tale of two cities (1935; Le due città) di Jack Conway. Notevoli furono anche ...
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Robinson, Arthur
Sebastiano Lucci
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 25 giugno 1888 e morto a Berlino il 20 ottobre 1935. Fu attivo soprattutto in Germania, dove [...] postsincronizzata limitatamente ad alcuni effetti e a brevi scene dialogate, dal romanzo di L. O'Flaherty successivamente ripreso da JohnFord (1935). Si trasferì in seguito a Hollywood, dove per la Metro Goldwyn Mayer diresse le versioni francesi o ...
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Botelho, João
Simona Fina
Regista cinematografico portoghese, nato a Lamego (Beira Alta) l'11 maggio 1949. Il cinema ha di fatto rappresentato per B. la continuazione di una militanza politica, iniziata [...] riflettono i gesti e i comportamenti di una collettività. L'idea del personaggio archetipico deriva invece direttamentedalla lezione di JohnFord, al quale il regista ha reso un evidente omaggio in Aqui na terra (1993).Trasferitosi a Porto nel 1970 ...
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Hageman, Richard
Paolo Patrizi
Compositore neerlandese, naturalizzato statunitense, nato a Leeuwarden il 9 luglio 1882 e morto a Los Angeles il 6 marzo 1966. Proveniente dalla musica 'colta', trovò [...] il cinema H. giunse ad assimilare in maniera decisa il linguaggio musicale americano, come testimoniano le colonne sonore scritte per JohnFord, e in breve tempo divenne un esponente di notevole rilievo del melting pot statunitense. Per le musiche di ...
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O'Brien, George
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico statunitense, nato a San Francisco il 19 aprile 1900 e morto a Tulsa (Oklahoma) il 4 settembre 1985. Ricoprì con successo, grazie anche al [...] in numerosi film d'azione del cinema muto, a partire da The iron horse (1924; Il cavallo d'acciaio) diretto da JohnFord.
Figlio di un poliziotto di origine irlandese divenuto capo della polizia di San Francisco, si distinse presto per le sue doti ...
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Temple, Shirley (propr. Shirley Jane)
Attrice cinematografica statunitense, nata a Santa Monica (California) il 23 aprile 1928. Ebbe un grande successo come attrice-bambina tra il 1934 e il 1939, quando [...] , 1938, Rondine senza nido); mentre risultò di migliore qualità Wee Willie Winkie (1937; Alle frontiere dell'India) di JohnFord. Intorno all'attrice bambina fu creato inoltre uno dei maggiori merchandising della storia del cinema, in quanto fu dato ...
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Peppard, George
Daniela Cioni
Attore cinematografico statunitense, nato a Detroit il 1° ottobre 1928 e morto a Los Angeles l'8 maggio 1994. Di una bellezza seducente ma a tratti fredda, non riuscì a [...] stato tra i protagonisti di grandi e prestigiose produzioni, How the West was won (1962; La conquista del West) di JohnFord, Henry Hathaway e George Marshall, The victors (1963; I vincitori) di Carl Foreman, e aver ricoperto numerosi ruoli in film ...
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Astor, Mary
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Lucille Langhanke, attrice cinematografica statunitense, nata a Quincy (Illinois) il 3 maggio 1906 e morta a Woodland Hills (California) il 25 settembre [...] partire dal 1920 in alcuni film di serie B: notata da John Barrymore, attraverso il legame che ebbe con lui, riuscì a ottenere (Il prigioniero di Zenda) di John Cromwell e The hurricane (Uragano) di JohnFord. All'inizio degli anni Quaranta decise ...
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mondo aperto
loc. s.le Nei videogiochi, meccanica di gioco che utilizza un mondo virtuale esplorabile dal giocatore, che può avvicinarsi agli obiettivi liberamente; per estensione, il mondo virtuale adottato in questo tipo di videogioco;...