La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si definì in modo compiuto e si pose di diritto come la nuova struttura di base per ogni scienza all'incirca nel corso [...] François Pourfour du Petit (1664-1741), sia nel presente, come Anne-Charles Lorry (1726-1783) e Claude-Nicolas Le Cat (1700-1768), ebbe ‒ si pensi agli sviluppi di William Cullen (1710-1790), John Brown (1735-1788) e Giovanni Rasori (1766-1837) ‒, de ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] se un singolo numero sia o no trascendente. Solo nel 1873 Charles Hermite riesce a provare che e, la base dei logaritmi, è scuola a Gottinga, sembra avviata al successo, e nel 1927 John von Neumann (1903-1957) riesce a dimostrare che una certa ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] liberale
Un decennio dopo il Quarantotto che aveva scosso l'Europa, John Stuart Mill scriveva in On liberty che "l'intolleranza è idea di tolleranza quella di riconoscimento. Secondo Charles Taylor (Multiculturalism and "the politics of recognition ...
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Nascita e sviluppo del vitalismo
Indicare gli esordi e tracciare la storia delle dottrine meccaniciste sul vivente è tanto facile quanto difficile e incerto è fare la stessa operazione in rapporto al vitalismo. [...] 'inconscio' e 'inconsapevolezza'.
Tuttavia è nell'opera di John Hunter (1728-1793) che, all'interno della Scuola scozzese tuttavia un'incontestabile continuità, storicamente rappresentata da Jean-Charles Grimaud (1750-1789), allievo di Barthez all' ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] in difesa della riforma radicale, in risposta a un articolo di James Mackintosh sulla "Edinburgh review". Charles Austin, fratello di John, fece conoscere soprattutto a Cambridge, nella Union Debating Society, le idee politiche dei benthamiani. Nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] poteri (e non è escluso che dalla lettura di questo testo Charles-Louis de Secondat barone di La Brède e di Montesquieu abbia Doria la presenta, ancora nel 1732, come una sponda offerta a John Locke e a tutti i «moderni autori» che «stanchi […] di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] insegnamento all’attività diplomatica (nel 1319 fu in missione presso Charles de la Marche, futuro re di Francia, per proporgli di negli anni Ottanta dopo la comparsa di A theory of justice di John Rawls (1971; trad. it. 1982) e di After virtue di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] un’altra partenza dell’artista per Milano, chiamato stavolta da Charles d’Amboise, luogotenente del re di Francia, Luigi XII ( per lo meno da Roberto Grossatesta e Ruggero Bacone a John Peckham e Witelo (degli ultimi due egli conosceva i manuali ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Filangieri
Saverio Ricci
Nella crisi del dispotismo illuminato Gaetano Filangieri elaborò un disegno di trasformazione radicale dello Stato d’antico regime. Il suo costituzionalismo repubblicano [...] Les neuf sæurs di de Lalande, Mably e Voltaire, di Charles Dupaty e Claude Pastoret) faceva nascere il dubbio se si 1744, che aveva vacillato nelle mani della censura; e John Locke, Montesquieu, Buffon, Condillac, Rousseau, Claude-Adrien Helvétius ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] alla metà degli anni Cinquanta risale l’importante rapporto con John Stuart Mill. Fra alcune polemiche pubblicò, nel 1859, il e la peculiarità della sua cultura storica – da Jean-Charles Sismondi ad Augustin Thierry, da Heinrich Leo a François Guizot ...
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wesleyano
〈ve-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo a John Wesley 〈u̯è∫li〉 (1705-1791), che, insieme con il fratello Charles, fu con il suo insegnamento e la sua instancabile predicazione, il fondatore della Chiesa metodista, rapidamente diffusasi...
metodismo
s. m. [der. di metodo; nel sign. 2, dall’ingl. methodism, der. di method «metodo»]. – 1. In senso proprio, non com., conformità, rigorosa aderenza a un metodo; con sign. riduttivo, esagerato valore attribuito all’uso o all’efficacia...