Filosofo (Lancaster 1911 - Oxford 1960), dal 1952 al 1960 professore di filosofia morale al Corpus Christi College di Oxford. Ha elaborato una forma peculiare di filosofia linguistica, per molti versi [...] comunicano (atto locutivo), ma considerando anche le particolari azioni che con esse si realizzano (atto illocutivo; per es., l'asserire, il comandare, il prescrivere, ecc.) e i diversi effetti che esse producono negli ascoltatori (atto perlocutivo ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
sommario: 1. La crisi della morale. 2. La ricostruzione dell'etica. 3. Il linguaggio dell'etica. 4. La revisione dell'utilitarismo. 5. Dal mercato ai diritti. 6. La morale [...] può essere ridotto a un'azione delle cose su di noi. L'azione umana si riferisce a complessi (che Moore chiamava ‟totalità funzione di enunciare qualcosa o di imporre un comportamento. John Langshaw Austin (v., 1962) aveva mostrato che, oltre agli ...
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Filosofo statunitense (n. Denver 1932); dal 1959 prof. nell'univ. della California a Berkeley. Formatosi a Oxford, dove è stato in contatto con i maggiori esponenti della "filosofia del linguaggio ordinario" [...] (J. L. Austin in particolare), S. è noto soprattutto per il suo approccio pragmatico al problema del significato, caratterizzato dalla teoria degli "atti linguistici", per la quale le emissioni verbali significanti sono delle forme di comportamento. ...
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Utilitarismo
Carlo Augusto Viano
Le origini
John Stuart Mill diceva che "in uno dei romanzi di Galt, Gli annali della parrocchia, [...] il membro della Chiesa scozzese di cui il libro costituisce un'immaginaria [...] James Mackintosh sulla "Edinburgh review". Charles Austin, fratello di John, fece conoscere soprattutto a Cambridge, con la quale si dovesse scegliere tra l'assetto A e l'assetto B, differente da A soltanto perché l'individuo I sta meglio in B che ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] sul richiamo ai diritti naturali, e ha come principale esponente John Locke; il secondo si basa su una concezione deontologica della XIX secolo da Austin, per arrivare all'approccio assai più sfumato sviluppato negli anni cinquanta da H.L.A. Hart, ...
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Diritto, filosofia e teoria generale del
Riccardo Guastini
Il campo della disciplina
Le mobili frontiere della filosofia del diritto
"Il cercare una qualsiasi definizione di filosofia del diritto - [...] jurisprudence determined. A philosophy of positive law (1832) di JohnAustin.La filosofia del diritto dei filosofi è una Weltanschauung, due modi diversi, a seconda che preferiscano applicare l'una o l'altra delle due norme in conflitto (almeno in ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] Peirce's concept of sign, The Hague 1973.
Hickman, A.L., John Dewey's pragmatic technology, Bloomington, Ind., 1990.
Hinkle, R. Chicago School, Montreal 1977.
Miller, D.L., George H. Mead, self, language and the world, Austin, Tex., 1973.
Mills, C.W., ...
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