Poeta e grammatico (n. in Inghilterra 1180 circa - m. dopo il 1258). Studiò a Oxford e quindi, dopo il 1195 circa, a Parigi, dove fu alunno di Alano di Lilla; dal 1229 al 1231 insegnò a Tolosa, poi a Parigi [...] (dal cui quartiere più antico, il Clós deGarlande, deriva il soprannome). Ha lasciato numerose opere, per lo più in versi, alcune legate al Metamorphosin), tramandato dai manoscritti sotto il nome di Johannes Anglicus (e pubbl. nel 1933), che si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine ars antiqua indica il primo stadio dell’evoluzione della musica vocale [...] note in un’unica figura). La tradizione teorica duecentesca, tra cui spiccano i nomi dell’Anonimo IV e di JohannesdeGarlandia, fissa sei schemi ritmici che combinano diversamente lunghe e brevi in unità ternarie: una ligatura ternaria seguita da ...
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organo (Musica)
Raffaello Monterosso
Due soli i luoghi in cui o. è impiegato con accezione musicale: quando a cantar con organi si stea (Pg IX 144), e dolce armonia da organo (Pd XVII 44): secondo una [...] organi si riferisce certamente alla mescolanza di voci e di o., secondo un procedimento tutt'altro che infrequente. JohannesdeGarlandia, musicografo forse della prima metà del sec. XIII, sembra non lasciare dubbi al riguardo: " Tale quadruplum [un ...
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DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] il nome suonava semplicemente "magister Johannes qui postea dictus est de Virgilio". Tale è infatti la le Allegorie ovidiane del D. (Arnolfo d'Orléans, Giovanni di Garlandia coi suoi Integumenta Ovidii, Fulgenzio, i mitografi vaticani ecc.) e ...
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