Ahmadu Lobbo
Riformatore islamico fulani (Macina, od. Malica, 1773-ivi 1845). Maestro della Qadiriyya, influenzato dal misticismo sufi, raccolse presto molti seguaci predicando il ritorno a un islam [...] puro. Nel 1816 aderì al movimento di riforma di ‛Uthman dan Fodio. Condusse un suo jihad contro i governanti del Macina (1818), superficialmente musulmani e vassalli del regno pagano bambara di Segu. Creò un califfato esteso da Jenne, dove distrusse ...
Leggi Tutto
Lorenzo Vidino
Marco Arnaboldi
Combattenti d’esportazione
Il fenomeno dei foreign fighters, tutt’altro che recente, ha subito una brusca accelerata con l’acuirsi del conflitto siro-iracheno. E l’Occidente, [...] : si stima che i residenti della penisola a essersi recati in Siria siano meno di 100.
Le statistiche relative al caso del jihad siro-iracheno mostrano che il range di età più comune per i combattenti occidentali sia quello fra i 18 e i 29 anni ...
Leggi Tutto
Adama bi Ardo Hassana (detto modibo Adama)
Adama bi Ardo Hassana
(detto modibo Adama) Fondatore dell’emirato di Adamaoua (n. 1771-m. 1848). Figlio di un notabile fula, studiò dottrina islamica nel [...] Bornu e nell’Hausa, guadagnando il titolo di modibo («letterato»). Nel 1806 si unì al jihad rigorista di ‛Uthman dan Fodio e, alla guida di seguaci fula e hausa, fondò l’Adamawa, distretto sudorient. del califfato di Sokoto istituito da ‛Uthman. ...
Leggi Tutto
al-Ẓawāhirī, Ayman. - Fondamentalista egiziano (Il Cairo 1951 - Kabul 2022). Proveniente da una facoltosa famiglia della borghesia egiziana, a soli quattordici anni si unisce ai Fratelli musulmani, per [...] anti-sovietiche e conosce O. Bin Laden: inizia qui un sodalizio che durerà oltre vent’anni. Tornato in patria porta al-Jihād su posizioni sempre più integraliste, ha rafforzato i legami con al-Qā'ida, e svolto un ruolo di primo piano negli attentati ...
Leggi Tutto
Camerun
Stato dell’Africa occid., con capitale Yaoundé. Area d’origine delle lingue bantu, il C., a cavallo dell’area di transizione fra gli altipiani e la foresta equatoriale, è spiccatamente regionalizzato. [...] Il Nord, sotto l’influenza del Kanem già alla fine del primo millennio, islamizzatosi con il jihad di Uthman Dan Fodio, nel primo 19° sec. fu dominato da aristocrazie fulani (➔ Adamaoua); l’altipiano occid. è popolato dai , cristiano-animisti divisi ...
Leggi Tutto
Futa Djallon (o Futa Giallon, Fouta Jalon)
Futa Djallon
(o Futa Giallon, Fouta Jalon) Regione montuosa della Guinea (vi nascono i fiumi Niger e Gambia). Alla popolazione originaria yalunka (anche dialonke [...] una teocrazia a forte impronta fulana, centro di propagazione dell’islam ortodosso in Africa occidentale. Di qui, nel 1852, partì il jihad di al-Haji Umar Tall che investì la valle del Niger. Il F.D., dilaniato nel 19° sec. da lotte di successione ...
Leggi Tutto
Macina
(anche Massina, Maasina) Regione lungo il medio Niger fra Segu e Timbuctu, nell’od. Mali, sede nel 19° sec. di Stati islamici rigoristi. Dominata dagli imperi di Mali e Songhai, occupata da gruppi [...] del 19° sec. con Ahmadu Lobbo che, ispirandosi alla dottrina del riformatore islamico ‘Uthman dan Fodio, condusse un jihad per liberare il Paese dalla soggezione a Segu, ma anche contro la classe dirigente locale. Trasformato in teocrazia rigorista ...
Leggi Tutto
Tigray
Regione storica dell’Etiopia e unità federale della Repubblica democratica federale, con capitale a Mek’ele (Macallè). Dal 1° sec. d.C. è stata culla della civiltà di Aksum. Centro della diffusione [...] politica col declino di Aksum. Vide la fioritura di istituzioni monastiche quali centri culturali ed economici. Teatro del jihad mosso da Ahmad ibn Ibrahim al-Ghazi alla metà del 16° sec., subì poi le aggressioni ottomane. Tornò politicamente ...
Leggi Tutto
Ahmadu Bamba
Mistico, fondatore della Mouridiyya senegalese (Mbacké, Senegal, ca. 1850-Touba, Senegal, 1927). Nato nel Baol, aderì alla confraternita islamica della Qadiriyya nel 1880 e studiò legge [...] Mentre il colonialismo francese minava l’autorità dei capi locali, A.B. attrasse migliaia di seguaci tanto che, temendo un jihad, le autorità lo esiliarono in Gabon (1895), poi in Mauritania (1903). Negli ultimi anni sostenne implicitamente il potere ...
Leggi Tutto
russo-afghana, guerra
Conflitto che oppose i mujahidin afghani all’Unione Sovietica tra il dicembre 1979 e l’aprile 1989. Nell’aprile 1978, dopo l’arresto e l’omicidio di alcuni leader comunisti afghani, [...] PDPA (Partito democratico popolare afghano), i quali avviarono una politica di laicizzazione e modernizzazione del Paese. Nel nome della jihad, la guerra santa dell’islam, gli oppositori del nuovo regime si organizzarono in gruppi armati, i mujahidin ...
Leggi Tutto
jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
jihadismo
〈ǧiha-〉 s. m. [der. di jihād]. – Il movimento fondamentalista islamico, nei suoi varî raggruppamenti, il cui principale obiettivo è quello di sostenere la «guerra santa» contro gli infedeli, senza escludere il ricorso ad attentati...