Jihad islamica
Organizzazione islamista radicale egiziana, derivata dai Fratelli musulmani, nota soprattutto per aver organizzato l’attentato al presidente egiziano nel 1981. Posta fuori legge dal governo [...] egiziano, è dal 1991 guidata da A. al-Zawahiri ...
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guerra santa
Silvia Moretti
Jihad: una parola con più significati
Tra la fine del 20° secolo e i primi anni del 21° l'espressione guerra santa ha conquistato spesso le prime pagine dei giornali: terroristi [...] slancio per raggiungere un dato obiettivo e può fare riferimento allo sforzo spirituale del singolo individuo per migliorare sé stesso. Ma jihad è anche un'azione armata che ha come obbiettivo l'espansione dell'Islam o la sua difesa: è in questo caso ...
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Goni Mukhtar
Leader islamista del Bornu, in Africa occidentale (m. 1809). Dotto , scatenò un jihad nel Bornu occid. sull’onda del grande movimento messo in atto da Uthman dan Fodio negli Stati hausa [...] (od. Nigeria settentrionale). Guadagnato nel 1808 il controllo di gran parte del Paese, occupò la capitale Gazargamu, cacciandone il mai («re») Ahmad, che abdicò in favore del figlio Dunama. Questi si ...
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Sokoto
Città della Nigeria, capitale del califfato islamico fondato nel 1804 nelle terre hausa da ‛Uthman dan Fodio dopo un grande jihad, che divenne forse lo Stato più popoloso dell’Africa sub-sahariana [...] nel sec.19°. Diviso in emirati, il dominio di S. si estese con conquiste militari fino agli odd. Niger e Camerun, dotandosi di un’amministrazione che usava hausa e arabo, un sistema giudiziario imperniato ...
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Claudio
(etiope Galawdewos) Imperatore d’Etiopia (m. 1559). Regnò dal 1540 al 1559. Succeduto al padre Lebna Dengel riuscì a fermare il jihad di Ahmad ibn Ibrahim al Ghazi, anche con l’aiuto (1541) [...] dei portoghesi di C. da Gama (➔ Gama, Estêvão e Cristovão da), restaurò l’impero e sconfisse l’Adal. Nelle sue Confessioni difese le dottrine della Chiesa etiopica attaccate dai gesuiti. Cadde in battaglia ...
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Ahmad ibn Ibrahim al-Ghazi
(detto Grañ) Leader musulmano etiopico (n. ca. 1506-m. 1543). A partire dal 1527, muovendo dal sultanato dell’Adal, scatenò un jihad contro l’impero cristiano d’Etiopia, cui [...] inflisse enormi devastazioni. Nel 1531 sconfisse l’imperatore Lebna Dengel, senza tuttavia catturarlo. Minato dal tracollo militare e dalle conversioni di massa all’islam, l’impero fu salvato dal successore ...
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al-Kanemi, Muhammad al Amin
Leader kanembu del Bornu (➔ Borno) (m. 1837). Studioso islamico originario del Kanem, risiedeva in una provincia del Bornu quando il regno fu attaccato dal jihad di ‘Uthman [...] dan Fodio. K. condusse un’efficace resistenza, tanto che il mai («re») Dunama, incapace di fermare l’invasione, chiese il suo intervento e bloccò i fulani (1808). Ricoperto di onori, K. fu chiamato per ...
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Nupe
Regno nell’od. Nigeria fondato secondo la tradizione dal mitico re Tsoede forse nel 15° sec. a Idah, nel bacino dei fiumi Niger e Kaduma. Il N. raggiunse il massimo splendore nel 18° sec. Travolto [...] dal jihad di ‘Uthman dan Fodio all’inizio del 19°, il N. cadde sotto l’influenza della Royal Niger Company (anni 1870-80) e fu integrato nella sua attività commerciale. ...
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Ibrahima Sori
Riformatore e governante islamico (almami) del Futa Djallon, nell’od. Guinea Conakry, che regnò dal 1751 al 1791 circa. Noto anche come Sori Mawdo (il Grande), succedette a Ibrahima Musa [...] nella guida dello Stato islamico e del jihad contro gli jallonke e i fulani non musulmani, che sconfisse definitivamente nel 1778. Divise la teocrazia del Futa Djallon in nove province con capitale a Timbo. ...
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Khartoum
Capitale del Sudan. Campo militare egiziano alla confluenza tra Nilo Bianco e Nilo Azzurro (1821), fu costituita come città nel 1823 da Muhammad ‛Ali. Nel 1885, nonostante la difesa di C.G. [...] Gordon, K. fu distrutta nel corso del jihad mahdista di Muhammad Ahmad ibn ‛Abdallah, che pose la propria capitale nell’attigua Omdurman. Rioccupata nel 1898 dal generale inglese Kitchener, K. fu ricostruita e tornò a essere capitale del Sudan anglo- ...
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jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
jihadismo
〈ǧiha-〉 s. m. [der. di jihād]. – Il movimento fondamentalista islamico, nei suoi varî raggruppamenti, il cui principale obiettivo è quello di sostenere la «guerra santa» contro gli infedeli, senza escludere il ricorso ad attentati...