I partiti palestinesi tra gli anni Venti e gli anni Quaranta si sono costituiti non solo su opzioni politiche (che riguardavano principalmente i rapporti con il movimento sionista e con l’autorità coloniale [...] attore importante nel quadro palestinese. Il primo gruppo islamico palestinese rilevante è stato il Movimento per il jihad islamico in Palestina (Harakat al-Jihad al-Islami fi Filastin), fondato nel 1980 da Fathi al-Shiqaqi. Hamas è nato nel dicembre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La nascita del sionismo, avvenuta nell’Europa di fine Ottocento, è comprensibile [...] del teorema della sicurezza “senza se e senza ma”, che prevede l’equiparazione di ogni forma di terrorismo armato (al Qaeda come Jihad islamica). Nel 2004 il decesso di Arafat apre spiragli di dialogo tra le parti: l’ala moderata dell’OLP, posta di ...
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Nel febbraio del 1999 una serie di attentati dinamitardi a Toškent fece almeno 15 vittime; pochi giorni dopo, il Movimento islamico dell’Uzbekistan (Imu) pubblicò il suo manifesto politico a sostegno della [...] scissione di una frangia ancora più estremista dell’Imu ha dato vita alla formazione, nel 2004, dell’Unione della jihad islamica (Iju). La Iju, scarsamente attiva e composta da pochi membri, è stata tuttavia la prima organizzazione terroristica ad ...
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Scrittrice, sceneggiatrice e attivista politica somala naturalizzata olandese (n. Mogadiscio 1969). Proveniente da una famiglia di fede islamica, ha trascorso l’adolescenza tra Somalia, Etiopia, Kenya e Arabia [...] ha sostanziato la sua lotta contro l’Islam identificando come radici ideologiche del fondamentalismo alcuni precetti cardinali della sua dottrina, e auspicando sostanziali riforme teologiche in grado di scoraggiare i giovani dall'unirsi al jihad. ...
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Bin Laden, Osama (ibn Ladin, Usama)
Bin Laden, Osama (ibn Lādin, Usāma). – Sceicco di origine saudita (Riyāḍ 1957 - Abbottabbad 2011). Miliardario saudita, leader dell'organizzazione terroristica al-Qā‘ida, [...] dell'11 settembre. Ha continuato periodicamente a rilasciare audio e video messaggi che incitavano i suoi seguaci alla jihad contro israeliani, occidentali e musulmani 'corrotti'. Rintracciato dopo un decennio di ricerche, nella notte tra il 1 e ...
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Vedi Indonesia dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Nel 16° secolo gli europei cominciarono a giungere in Indonesia, cercando di monopolizzare le risorse naturali dell’isola; a partire dal 1602 [...] a creare sono rilevanti. Una prima distinzione tra questi gruppi può essere fatta tra quelli ormai sciolti, come il Laskar Jihad, che focalizzava la sua attenzione sul conflitto tra musulmani e cristiani nella provincia di Maluku, e fazioni come il ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] e dopo, p. 250, il plurale dal 1982 in «L’Espresso» 28, p. 32; nella letteratura orientalistica nell’accezione di «guerriero del jihad» già dal 1952 in A. Koller, I berberi marocchini, p. 165).
In qualche caso le parole arabe, specie se attinenti al ...
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Saladino
(propr. Abu l-Muzaffar Yusuf ibn Ayyub Salah al-din, «Rettitudine della vera fede») Generale curdo (Tikrit 1138-Damasco 1193), fondatore della dinastia degli Ayyubidi. Fu il più celebre mujahid [...] arrese, mentre un accordo fu stretto con il signore di Mosul nel 1186, con la promessa di aiuti per il jihad in Terrasanta. Fu allora che S. poté volgersi interamente alla guerra ai crociati; dopo alcuni tentativi di conquistare Krak des Chevaliers ...
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Massimo Campanini
Nell’aprile del 1904, Gran Bretagna e Francia stipulavano l’Entente cordiale. L’accordo poneva fine alla decennale contrapposizione delle due massime potenze coloniali che, con il cosiddetto [...] ’Iraq di Saddam Hussein, e si conclude con l’invasione sovietica dell’Afghanistan (dicembre 1979) e lo scatenarsi del jihad afghano.
Questo declino del nazionalismo arabo a favore dell’islamismo è connesso al fatto che il nazionalismo arabo stesso si ...
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Terrorismo
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Terrorismo
sommario: 1. Il terrorismo globale. 2. Fondamentalismo e terrorismo. 3. Una guerra di civiltà. 4. La cultura dei diritti di fronte al terrorismo. □ [...] tortura".
bibliografia
Ahmad, H. M. T., Murder in the name of Allah, Cambridge: Cambridge University Press, 1990.
Barber, B., Jihad vs McWorld, New York: Random House, 2001 (tr. it., Guerra santa contro McMondo, Milano: Marco Tropea, 2002).
Bartok, E ...
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jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
jihadismo
〈ǧiha-〉 s. m. [der. di jihād]. – Il movimento fondamentalista islamico, nei suoi varî raggruppamenti, il cui principale obiettivo è quello di sostenere la «guerra santa» contro gli infedeli, senza escludere il ricorso ad attentati...