Scrittore tedesco (Bautzen, Lusazia Superiore, 1779 - Bamberga 1819). Studiò a Lipsia e a Jena medicina, e alla medicina dedicò parte della sua operosità letteraria. A Bamberga dal 1809, succedette a Hegel [...] come redattore della rivista Fränkischer Merkur, orientandola verso posizioni nazionalistiche pantedesche che gli procurarono fastidî da parte del governo bavarese. Scrisse poesie d'intonazione patriottica ...
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Generale e scrittore militare (Salins 1776 - Parigi 1853); distintosi sotto Napoleone ad Austerlitz, Jena e Pultvusk, generale di brigata (1806); nel 1813 fu aggiunto a Kellermann come capo di S. M. e [...] si segnalò nella difesa di Hanau. Napoleone gli affidò la riorganizzazione della cavalleria durante i Cento giorni. Membro del Consiglio superiore di guerra (1828-30) e del Consiglio di stato (1831), presiedé ...
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Linguista svizzero (Basilea 1884 - Berna 1958). Prof. nelle univ. di Berna (1920, 1935), Jena (1925) e Basilea (dal 1940). Specialista nelle lingue classiche e nell'indiano antico, ha rifatto la Grammatik [...] des neutestamentlichen Griechisch di Fr. Blass (1943), ha portato avanti la Altindische Grammatik di J. Wackernagel (1905-30) e ha edito la parte della sintassi nella Griechische Grammatik di E. Schwyzer ...
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Musicologo (Hörde, Dortmund, 1900 - Lipsia 1969), ha insegnato presso le univ. di Heidelberg, Jena e Lipsia. Si è occupato soprattutto di musica medievale e rinascimentale pubblicando, tra l'altro, Die [...] Musik des Mittelalters und der Renaissance (1931-34). Ha curato edizioni di opere di J. S. Bach, G. Gabrieli, O. di Lasso e l'opera omnia di G. Dufay e G. de Machaut. Altre pubblicazioni: J. S. Bach (1935); ...
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Drammaturgo tedesco (n. forse a Breslavia 1640 - m. Breslavia 1704). Studiò diritto a Jena ed esercitò a Breslavia la professione dell'avvocato. Scriveva intanto lavori teatrali di successo; ma la conversione [...] al cattolicesimo contribuì a distrarre da lui l'attenzione di qualche potente che avrebbe potuto sostenerlo. Finì dimenticato e forse in miseria. I suoi drammi puntano a un'efficacia immediata, e pertanto ...
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Teologo protestante (Stetten, Württemberg, 1839 - Berlino 1908), pastore a Heilbronn (1868), poi a Jena (1870), prof. di teologia pratica (1871), nel 1875 fu chiamato a insegnare teologia sistematica a [...] Berlino. Allievo della scuola di Tubinga, fu seguace dell'indirizzo storico-religioso contro quello teologico di A. Ritschl; diede pertanto il meglio di sé in opere di storia delle idee teologiche, viste ...
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Poeta mistico (Breslavia 1651 - Mosca 1689). Figlio di un artigiano, studiò diritto a Jena e a Leida e conobbe l'opera di J. Böhme, cui si ispirò in un poema pervaso di notazioni profetiche. Studiò inoltre [...] gli scritti di Paracelso, la filosofia neoplatonica e quella esoterica. Si dedicò alla pubblicazione delle proprie opere ispirate alla Bibbia e all'Apocalisse, in cui si dispiega il suo disegno di conversione ...
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Filosofo (Monaco di Baviera 1874 - Francoforte sul Meno 1928). Professore nelle univ. di Jena, di Monaco, di Colonia e di Francoforte. Dopo un saggio ispirato ancora alle prospettive del suo maestro R. [...] Eucken (Die transzendentale und die psychologische Methode, 1900), S. si avvicinò alla fenomenologia husserliana, sviluppandola anzitutto in direzione dell'etica con una serie di scritti tra cui il più ...
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Filosofo e matematico tedesco (Wismar 1848 - Bad Kleinen, Meclemburgo, 1925); insegnò lungamente a Jena; erano gli anni in cui scienziati illustri come K. Weierstrass, J. W. R. Dedekind, G. Cantor davano [...] grande impulso alle ricerche sui fondamenti della matematica. I lavori di F. hanno notevole importanza, sia dal punto di vista filosofico sia da quello tecnico, nel quadro storico della logica matematica. ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] i due pensatori che avrebbero esercitato la maggiore influenza sulla formazione del suo sistema filosofico. Nel 1813 si addottorò, a Jena, col saggio Über die vierfache Wurzel des Satzes vom zureichenden Grunde; nel 1819, compiuto e pubblicato il suo ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
antidalemismo
s. m. La contrapposizione alla linea politica di Massimo D’Alema. ◆ Sotto il tendone del Palaterme si respira umidità e antidalemismo. Il premier non c’è. In compenso ha inviato Marco Minniti, che ascolta impassibile la relazione...