Archeologo ed erudito (Stendal, Prussia, 1717 - Trieste 1768). Stabilitosi a Roma, divenne soprintendente alle antichità (1764) e poté dedicarsi allo studio dell'arte classica. Attraverso i suoi scritti [...] metodologico che è alla base della moderna storia dell'arte.
Vita e opere
Studiò nelle univ. di Halle e di Jena. Attratto dagli studi classici, ebbe agio di approfondirli mentre era bibliotecario del conte Enrico di Bünau (dal 1748). Perfezionatosi ...
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WINCKELMANN, Johann Joachim
Red.
Celebrato al suo tempo come il maggiore archeologo del sec. XVIII, il W. può essere considerato il fondatore della moderna storia dell'arte. Nato a Stendal (Altmark, [...] ostacoli che sembravano dovergli impedire di coltivare gli studî. I quali, proseguiti nelle università di Halle e di Jena, furono studî filosofico-letterarî con spiccata predilezione per le lingue e le letterature classiche. Dopo molti stenti, all ...
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CENEO (Καινεύς, Caeneus)
Red.
Mitico eroe, figlio di Elato tessalo e, secondo una versione più recente, donna di nome Kainis cambiata in uomo, secondo il suo desiderio, da Posidone e reso invulnerabile. [...] Black-fig., p. 98, n. 43, Gotha; p. 271, n. 75 New York; p. 284, n. 5 Leningrado; p. 422, n. 6 Parigi; p. 436, n. 1, Jena; p. 528, n. 46 Francoforte; p. 572, n. 4 Baltimora; p. 694 Würzburg; id., Attic Red-fig., p. 125, n. 50 Londra G 55 Pittore di ...
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Architetto tedesco (Mechermich, Renania Settentr., 1881 - is. di Baltrum, Frisone orientali, 1929), influì in maniera determinante nella definizione dell'architettura razionalista. Le Officine Fagus ad [...] opere di M. (sempre in collab. con W. Gropius): Wittemberg, quartiere di trenta case unifamiliari (1913-14); Jena, facciata del Teatro Municipale (1922); Chicago, palazzo del Chicago Tribune (1922); Dessau, partecipazione al progetto per il nuovo ...
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FABRIS, Michele (detto Ongaro)
Paola Rossi
Figlio di Valentino, nacque nel 1644 circa a Bratislava (Pozsony), allora capitale dell'Ungheria.
Dalla terra d'origine gli derivò il soprannome di Ongaro (o [...] Stochamer di Monaco, allora abitante a S. Sainuele con Pietro Liberi, Sigismondo Benzenhauser di Bratislava, Nicolaj Bremfless di Jena. I due pittori avevano conosciuto il F. giovinetto, nel 1656 circa, trovandosi con lui alla corte arcivescovile di ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] il proprio programma.
In Germania il primo costituirsi di una scuola romantica avvenne negli ultimi anni del Settecento prima a Jena e poi a Berlino, e si concretò nella pubblicazione della rivista Athenäum (1798-1800); in Inghilterra (1798) le prime ...
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PROKRIS (Πρόκρις)
L. Rocchetti
Figlia di Eretteo, moglie di Kephalos; figura dal mito complesso, imperniato su continue infedeltà coniugali perpetrate fra gli stessi coniugi sotto mentite spoglie: Kephalos [...] (x, 29, 6) cita una raffigurazione di P. nella Lesche degli Cnidî a Delfi. All'interno di una kölix a figure rosse del Pittore di Jena (v.) ad Enserune appare P. che tende la mano a Kephalos: il nome dell'eroina è lacunoso, ma certo. La morte di P. è ...
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Vedi ELATEA dell'anno: 1960 - 1973
ELATEA (᾿Ελάτεια)
S. Stucchi
Capitale della Focide, che controllava la strada tra la Grecia settentrionale e quella meridionale attraverso le Termopili.
È noto il passo [...] P. Paris, Elatée, la Ville, le Temple d'Athéna Cranaia, Bibl. des Écoles d'Athènes et Rome, LXX, Parigi 1892; F. Schober, Phokis, Jena 1924, p. 29 ss.; A. Passerini, in Athenaeum, 1948, p. 83 ss.; S. Accame, in Riv. Fil. Class., XXVII, 1949, p. 217 ...
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SETTECAMINI, Pittore di
P. Bocci
Ceramografo etrusco del primo periodo delle figure rosse, chiamato così da uno stàmnos di forma speciale al museo di Firenze, proveniente da Settecamini (vicino ad Orvieto). [...] 1066) con la rappresentazione di Pasiphae che allatta il Minotauro. Le palmette della coppa sono simili a quelle del Pittore di Jena. La parte più scadente del pittore si rivela in un vaso di Parma proveniente da Vulci con scene del mito di Odisseo ...
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Adamo da Arogno
F. Zuliani
Architetto e scultore, originario di Arogno nel Canton Ticino, attivo a Trento nei primi decenni del sec. 13° (morì intorno al 1236). Il principe vescovo Federico Vanga (1207-1218) [...] di Bolzano.
Bibliografia
N. Toneatti, Saggio d'illustrazione del duomo di Trento, Trento 1872.
O. Mothes, Die Baukunst des Mittelalters, Jena [1883], pp. 383-385.
C. Cipolla, Sui recenti restauri del Duomo di Trento, AS 5, 1886, pp. 97-141.
M ...
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vetro
vétro s. m. [lat. vĭtrum, di origine ignota]. – 1. a. Sostanza minerale artificiale, amorfa, largamente usata nei campi più diversi per la sua modellabilità allo stato fuso, tenacità, durezza, resistenza alla corrosione, trasparenza,...
antidalemismo
s. m. La contrapposizione alla linea politica di Massimo D’Alema. ◆ Sotto il tendone del Palaterme si respira umidità e antidalemismo. Il premier non c’è. In compenso ha inviato Marco Minniti, che ascolta impassibile la relazione...