Sebbene la Costituzione degli Stati Uniti (1788) taccia sull’argomento (peraltro il primo presidente, G. Washington, non apparteneva a nessun partito), i partiti sono comparsi negli Stati Uniti già alla [...] Party (creato da A. Hamilton) si contrappose il Republican-Democratic Party (o Republican Party), fondato da Th. Jefferson. La distinzione riguardava l’ampiezza dei poteri dell’esecutivo, che i federalisti intendevano rafforzare, ma vi erano anche ...
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Qualifica assunta nell’Ottocento in varie nazioni dai partiti propugnanti la realizzazione degli ideali propri della democrazia di tipo rousseauiano e rifacentesi alla Rivoluzione francese. Loro programma [...] coltivatori, degli operai e dei radicali, conquistò per la prima volta il controllo del governo con la presidenza Jefferson (1801). La scomparsa del Partito federalista (1824) comportò il travaso degli interessi industriali e finanziari che esso ...
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di Vittorio Emanuele Parsi
«Tutti gli uomini sono creati uguali». Dalle parole con cui inizia la Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti discende la modernità politica, fondata innanzitutto sull’uguaglianza [...] principio su cui si reggeva la democrazia degli antichi. Se quella di Pericle implicava l’esclusione, quella di Jefferson postula l’inclusione. Il progressivo allargamento della base politica ed economica delle nostre società è passato attraverso l ...
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Marino, Ignazio. – Medico e uomo politico italiano (n. Genova 1955). Conseguita la laurea in medicina e chirurgia presso l’Univ. Cattolica di Roma (1979), si è trasferito in Gran Bretagna e poi negli Stati [...] in Italia su paziente sieropositivo. Nel 2003 è tornato negli Stati Uniti per dirigere il centro trapianti del Jefferson medical college di Philadelphia. Nel 2005 ha fondato l’associazione Imagine onlus, che opera nel campo della solidarietà ...
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Poverta
Irma Adelman
Nicola Negri
di Irma Adelman, Nicola Negri
POVERTÀ
Economia di Irma Adelman
Definizione del concetto
La povertà è uno stato di indigenza assoluta o relativa, e include oltre [...] 1976.
Harsanyi, J.C., Morality and the theory of rational behavior, in "Social research", 1977, XLIV, 4.
Jefferson, T., The Jefferson papers, Boston 1900.
Keynes, J.M., The general theory of employment, interest and money, London 1936 (tr. it ...
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Chimica, fisica, tecnica
Termine che, con opportuna specificazione, indica una certa proprietà di un corpo o di un sistema, talvolta con valore soltanto qualitativo, più spesso con una precisa determinazione [...] carte costituzionali rivoluzionarie.
Per quanto riguarda l’esperienza statunitense, esemplare, in tal senso, è il dibattito tra Jefferson e Madison. Se per il primo una generazione non aveva il diritto di vincolare le generazioni successive e il ...
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PIATTOLI, Scipione
Raffaele Caldarelli
PIATTOLI, Scipione. – Nacque a Firenze il 10 novembre 1749 da Gaetano e da Anna Bacherini, entrambi pittori, come pure il fratello maggiore Giuseppe.
Entrato negli [...] della Dichiarazione di indipendenza americana del 1776 e diplomatico statunitense in Europa, e per suo tramite anche Thomas Jefferson e La Fayette.
Brillante conversatore, a suo agio nei salotti, perseguì l’unità d’azione morale e ideologica ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] importante punto di riferimento per gli intellettuali che non si riconoscevano nel fascismo.
Stati Uniti. - La democrazia di T. Jefferson sostenne che «il governo migliore è quello che governa di meno», ma con l’ascesa della società industriale la ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] a quella dei federalisti attraverso modifiche istituzionali che attivavano gli strati inferiori della società. Sotto la presidenza Jefferson si realizzò il sistema del frazionamento del potere pubblico, cui era in larga misura possibile accedere per ...
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Propaganda
Denis McQuail
di Denis McQuail
Propaganda
Introduzione
Il termine propaganda ha una storia linguistica piuttosto particolare. Il vocabolo fece la sua prima comparsa come forma verbale nella [...] and society (a cura di J. Curran e M. Gurevitch), London 1977, pp. 315-348.
Hall, S., Clarke, J., Critcher, C., Jefferson, T., Roberts, B., Policing the crisis, London 1978.
Hamelink, C.J., The politics of world communication, London 1994.
Herman, E ...
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body positivity s. f. inv. L’atteggiamento di accettazione e apprezzamento del proprio corpo, a prescindere dai canoni estetici vigenti e in contrasto con le discriminazioni fondate sull’assoggettamento irriflesso a tali canoni | Il movimento...
indipendenza
indipendènza s. f. [der. di indipendente]. – 1. Condizione di chi o di ciò che è indipendente, riferito sia a stato o nazione, sia a persona, sia a cose, fatti, ecc.: i. politica, economica, amministrativa; conquistare, perdere,...