Architetto e pittore (Parigi 1721 - Auteuil 1820). Allievo di J. - F. Blondel, completò la sua formazione a Roma a contatto con G. P. Panini, F. J. Winckelmann, G. B. Piranesi, R. e J. Adam. Del suo lungo [...] ; Pietroburgo, porta monumentale e palazzo per Caterina II (1782, progetti); Richmond, Virginia, USA, Campidoglio (in collab. con Th. Jefferson, 1785-90). Ricordiamo anche: i rilievi del palazzo di Spalato (1764, in collab. con R. Adam) e quelli dei ...
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Città della Virginia, a 380 N. e a 78°30′ O., a 147 m. s. m.; dista circa 110 km. in linea d'aria da Richmond, capitale dello stato. È un centro di notevole importanza economica e culturale; fondata nel [...] , ed è situata in una regione molto fertile e produttiva. È sede dell'università della Virginia, fondata nel 1819 da Thomas Jefferson, con una biblioteca di oltre 100.000 volumi. Oltre all'università possiede molti altri istituti d'istruzione media e ...
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POWERS, Hiram
Delphine FITZ DARBY
Scultore americano, nato a Woodstock (Vermont) il 29 luglio 1805, morto a Firenze il 26 giugno 1873. Esordì modellando figure di cera animate da congegni d'orologeria [...] N. Y.); Calhoun (anche questa distrutta da incendio a Columbia, S. C.); Webster (Chicago); Franklin e Jefferson (Campidoglio di Washington). Buoni i suoi ritratti, semplici, immediati nell'espressione e vivaci. Estremamente vanitoso, questo scultore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Uguaglianza, libertà e benessere sono i valori guida della rivoluzione americana. Negli [...] Congresso di Filadelfia, infatti, aveva espunto dalla Dichiarazione d’indipendenza la ferma condanna della schiavitù voluta da Thomas Jefferson e che diviene legge solo nella Nuova Inghilterra. Il Sud rimane così fedele a un istituto che contribuisce ...
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Dichiarata dagli Stati Uniti all'Inghilterra il 18 giugno 1812, si concluse con la pace di Gand (Londra, 24 dicembre 1814; Washington, 17 febbraio 1815). La "guerra del 1812" è un riflesso lontano della [...] direttorio francese, per sopprimere il blocco posto alle Antille inglesi. In una seconda fase (1806-1809), il presidente Jefferson, di tendenze pacifiste, impiegò, con esito disastroso, i rimedî del boicottaggio (aprile 1806) e dell'embargo (su navi ...
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Architetto giapponese (Tokyo 1928 - ivi 2024). La sua ricerca tende a un equilibrio tra esigenze funzionali, inserimento nel contesto e unità compositiva, armonizzando le tradizioni architettoniche giapponesi [...] , dal 1965 ha aperto uno studio a Tokyo, dove ha anche insegnato presso l'università (1964-79). Ha ricevuto la Thomas Jefferson medal in architecture nel 1990 e il premio Pritzker nel 1993.
Toyoda Memorial Hall, univ. di Nagoya (1960); campus dell ...
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Economista e uomo politico (Parigi 1739 - Eleutherian Mills, Delaware, 1817). Seguace di Quesnay, ne espose la dottrina nel libro La physiocratie (1768) e diresse (dal 1768) Les Éphémerides du citoyen. [...] dei Cinquecento, capitanò la reazione, si oppose al Direttorio e dovette emigrare negli Stati Uniti, ove per incarico di Jefferson scrisse l'opera Sur l'éducation nationale dans les États Unis d'Amérique (1799). Rientrato in Francia nel 1802 ...
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Avvocato, soldato, rivoluzionario, uomo politico, avventuriero, nato a Newark nel New Jersey il 6 febbraio 1756, da un pastore e presidente d'università.
Nel 1775, diciannovenne, arruolatosi volontario, [...] delle più abili, assicurò ai repubblicani la padronanza dello stato di New York. Egli raccolse per sé tanti voti quanti Jefferson; e sarebbe stato eletto presidente, con l'aiuto dei federalisti, senza alcuni suoi errori di tattica e l'opposizione di ...
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Nato a Dedham nel Massachusetts (Stati Uniti) il 19 aprile 1758, morto ivi il 4 luglio 1808. I suoi discorsi, pronunciati nel congresso federale, durante le presidenze del Washington e dell'Adams (1788-1800), [...] folla volgare (tanto amata, invece, da Samuel Adams); violenta avversione al giacobinismo francese, rappresentato in America dal Jefferson, dal Mazzei e compagni. I lavori dell'Ames si leggono ora volentieri per certo spirito mordace, certa passione ...
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CERACCHI, Giuseppe
Sandra Vasco Rocca
Marina Caffiero
Figlio di Domenico, orefice, e di Lucia Balbi, figlia dell'orefice Bartolomeo, nacque a Roma il 4 luglio 1751.
Domenico, figlio di Silvestro, anche [...] stato ventilato il nome di J.-A.Houdon. Il 29 maggio 1791 lo scultore si trovava a Filadelfia, e in una lettera a T. Jefferson annunciava l'invio di un suo progetto (Desportes, 1963, p. 175 n. 30): verso la fine dello stesso anno il C. presentava al ...
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body positivity s. f. inv. L’atteggiamento di accettazione e apprezzamento del proprio corpo, a prescindere dai canoni estetici vigenti e in contrasto con le discriminazioni fondate sull’assoggettamento irriflesso a tali canoni | Il movimento...
indipendenza
indipendènza s. f. [der. di indipendente]. – 1. Condizione di chi o di ciò che è indipendente, riferito sia a stato o nazione, sia a persona, sia a cose, fatti, ecc.: i. politica, economica, amministrativa; conquistare, perdere,...