PINCKNEY, Charles
Uomo politico americano, nato il 26 ottobre 1757 a Charleston, ivi morto il 29 ottobre 1824. Combatté nella guerra d'indipendenza, in cui fu anche fatto prigioniero dagl'Inglesi; poi [...] . Dapprima partigiano di Hamilton e dei federalisti, passò poi nelle file dei democratici; e fu amico e sostenitore del Jefferson, che nel 1801 lo inviò come ministro plenipotenziario a Madrid. Tornato in patria nel 1805, continuò ad aver parte ...
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Uomo politico e militare (Thurso Caithness, Scozia, 1736 - Greensburg, Pennsylvania, 1818). Generale di brigata, combatté durante la guerra d'indipendenza americana a Trenton e a Princeton; avendo abbandonato [...] una delle maggiori sconfitte inflitte dagli Indiani (Wabash, 1791); esonerato dal comando, diede le dimissioni dall'esercito. Nel 1802 Jefferson lo rimosse dal governatorato del Northwest Territory, di cui aveva osteggiato l'erezione a stato (Ohio). ...
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Vespaziani Alberto e Harris Pamela
Abstract
La costituzione statunitense del 1787 riflette l’ambivalenza dei costituenti nei confronti della democrazia. Le sue istituzioni fondamentali – un legislatore [...] Ciò è connesso al fatto che essi concepivano il popolo americano in un modo molto diverso dalle “canaglie delle città europee”. Jefferson spiegò che «qui ognuno può avere terra da lavorare se ciò vuole; oppure, preferendo l’esercizio di ogni altra ...
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Trattati internazionali
Sergio Romano
Introduzione
I trattati internazionali sono anzitutto contratti. Gli Stati, come gli individui, ne hanno bisogno per commerciare, navigare, difendere i propri beni, [...] il contratto e il trattato è particolarmente evidente. Quando volle espandere verso occidente il territorio degli Stati Uniti, Thomas Jefferson incaricò James Monroe di negoziare con i Francesi l'acquisto di New Orleans. Ma non appena giunse a Parigi ...
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FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] è rappresentato dai rapporti, cui si è accennato, con i circoli deisti e radicali vicini alla Royal Society.
In una lettera a Jefferson da Londra, il 1° nov. 1779, il F. esprimeva il proprio sostegno per la causa della libertà americana e parlava del ...
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Stanlio e Ollio
Marco Pistoia
La coppia comica per eccellenza
Stanlio e Ollio hanno costituito la più formidabile e importante coppia di comici del cinema della prima metà del Novecento, in grado di [...] da tempi comici perfetti
Dall’individuo alla coppia
Stan Laurel (per gli Italiani Stanlio), il cui vero nome era Arthur Stanley Jefferson, nacque a Ulverston (Gran Bretagna) nel 1890. Il padre era un noto autore e produttore teatrale, la madre un ...
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Generale e uomo politico (Bridges Creek, Westmoreland, Virginia, 1732 - Mount Vernon, Virginia, 1799). Nominato comandante in capo dell'esercito americano nel 1775, fu presidente della Convenzione costituzionale [...] cercò una difficile mediazione con le opposte istanze di cui era portavoce il suo ministro degli Esteri, Th. Jefferson, sostenitore delle prerogative degli stati rispetto al potere centrale.
Vita e attività
Figlio di un agiato proprietario terriero ...
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Uomo politico statunitense (New York 1746 - Clermont, New York, 1813). Delegato al congresso continentale (1775), fu membro del comitato di redazione della Dichiarazione d'indipendenza. Divenuto segretario [...] delegati americani per aver concluso i preliminari di pace senza un pieno assenso della Francia. Nel 1801 il presidente Jefferson lo inviò ministro a Parigi, dove negoziò l'acquisizione della Luisiana. Tornato in patria (1804), si dedicò agli affari ...
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Economista e storico (Bermuda 1775 - Sherwood, Alabama, 1861), rappresentante della Virginia al Congresso (1819-25) e quindi prof. di filosofia morale ed economia politica nell'univ. della Virginia. La [...] their colonization to the end of the twenty-sixth Congress in 1841 (4 voll., 1856-57) e la biografia di Th. Jefferson (2 voll., 1837); importanti la critica alle teorie ricardiane della rendita, del salario e del valore, la revisione delle premesse ...
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Poeta, narratore e critico statunitense (Boston, Massachusetts, 1809 - Baltimora 1849). Rimasto orfano all'età di due anni di entrambi i genitori, attori di una compagnia itinerante, fu adottato da John [...] , e frequentò per un anno (1826) l'Università della Virginia (fondata l'anno precedente, a Charlottesville, da Th. Jefferson). In seguito agli screzî col padre adottivo si recò a Boston, dove, arruolatosi nell'esercito, pubblicò la prima raccolta di ...
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body positivity s. f. inv. L’atteggiamento di accettazione e apprezzamento del proprio corpo, a prescindere dai canoni estetici vigenti e in contrasto con le discriminazioni fondate sull’assoggettamento irriflesso a tali canoni | Il movimento...
indipendenza
indipendènza s. f. [der. di indipendente]. – 1. Condizione di chi o di ciò che è indipendente, riferito sia a stato o nazione, sia a persona, sia a cose, fatti, ecc.: i. politica, economica, amministrativa; conquistare, perdere,...