Uomo politico statunitense (Macon Manor, Carolina del Nord, 1758 - Buck Spring, Carolina del Nord, 1837). Alla Camera dei rappresentanti (1791-1815), fu avversario di A. Hamilton e del partito federalista. [...] Presidente della Camera (1801-07), dapprima sostenitore di Th. Jefferson, se ne staccò per formare nel 1805, con J. Randolph e J. H. Nicholson, il gruppo indipendente chiamato Quids, che poi abbandonò (1809). Rientrato allora nel partito repubblicano ...
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Ingegnere svizzero (Aarau, 1770 - Filadelfia 1843); emigrato negli USA (1805), ebbe parte rilevante nel piano di rilevamento delle coste (basato sul metodo trigonometrico della triangolazione) che i servizî [...] cartografici degli USA attuarono a partire dal 1807, su mandato del presidente Th. Jefferson. ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] l’indipendenza, il 4 luglio 1776 il Congresso approvò la Dichiarazione di indipendenza stilata da un altro virginiano, T. Jefferson; in essa si proclamavano i diritti naturali alla vita, libertà e felicità, il principio della sovranità popolare e il ...
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MAZZEI, Filippo
Howard R. Marraro
Nato il 25 dicembre 1730 a Poggio a Caiano (Firenze), morto a Pisa il 19 marzo 1816. Studiò medicina all'ospedale di Santa Maria Nuova in Firenze, e da giovane esercitò [...] la vite. Il Mazzei salpò da Livorno il 2 settembre 1773, e approdò in Virginia verso la fine di novembre. Tommaso Jefferson gli procurò la terra adatta ai contadini che egli aveva condotti con sé, sulla quale ottenne subito risultati magnifici.
Anche ...
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Uomo politico nordamericano (Stratford, Virginia, 1732 - Chantilly, Virginia, 1794), ebbe parte eminente nella Rivoluzione americana. Membro della Camera bassa della Virginia (1758-75), sostenne principî [...] liberali e antischiavisti e fu contrario alla legge sul bollo (1765). Nel marzo 1773, con P. Henry e T. Jefferson, propose che si istituissero comitati di corrispondenza tra le varie colonie inglesi. Delegato al primo Congresso di Filadelfia (1774-80 ...
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Scultore (Idaho 1876 - Chicago 1941); studiò pittura a San Francisco e a Parigi; dopo un lungo soggiorno in Inghilterra, tornò in America; si dedicò alla scultura, influenzato in partic. da Rodin (I cavalli [...] di Diomede, New York, Metropolitan Mus.). È autore anche dei ritratti dei presidenti Washington, Jefferson, Roosevelt e Lincoln sul Mount Rushmore Memorial nei Black Hills. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli insediamenti coloniali nell’America del Nord cominciano ad assumere connotati [...] il cosiddetto “greco dei carpentieri”).
Tra le opere più significative, oltre il Campidoglio di Richmond (Virginia) di Thomas Jefferson (1785-1789) ispirato alla Maison Carrée di Nîmes, vanno segnalate la Massachusetts State House di Charles Bulfinch ...
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Poeta statunitense (New York 1752 - Freehold, New Jersey, 1832). Di discendenza ugonotta, ebbe una vita avventurosa. Catturato due volte da navi inglesi durante i viaggi per mare, rievocò tale esperienza [...] in The British prison-ship (1781), un poema pieno di amarezza. Svolse importante lavoro giornalistico in favore di Jefferson e scrisse sprezzanti satire contro gli Inglesi che gli valsero il nome di "poeta della rivoluzione". Tuttavia la sua ...
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MACON, Nathaniel
Uomo politico americano, nato a Macon Manor (Nord Carolina) il 17 dicembre 1758, morto a Buck Springs (Nord Carolina) il 29 giugno 1837. Membro della Camera dei rappresentanti dal 1791 [...] partito repubblicano, divenne nel 1801 presidente della Camera, mantenendosi in tal carica fino al 1807. Sostenitore di Th. Jefferson, dapprima, se ne staccò poi per formare, con altri pochi rappresentanti, un gruppo indipendente, che avversò poi il ...
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LUISIANA (A. T., 145-146)
Roland M. HARPER
Henry FURST
Stato della confederazione nordamericana, situato fra 29° e 33° lat. N., e 89° e 94° long. O. La superficie è formata da circa 117.610 kmq. di [...] patto che la Francia non cedesse mai la colonia ad altri. L'Inghilterra ebbe sentore del trattato e s'affrettò a informarne Jefferson. Grande fu l'emozione in America. Deciso a evitare una guerra, il presidente nel marzo 1803 mandò Monroe a Parigi a ...
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body positivity s. f. inv. L’atteggiamento di accettazione e apprezzamento del proprio corpo, a prescindere dai canoni estetici vigenti e in contrasto con le discriminazioni fondate sull’assoggettamento irriflesso a tali canoni | Il movimento...
indipendenza
indipendènza s. f. [der. di indipendente]. – 1. Condizione di chi o di ciò che è indipendente, riferito sia a stato o nazione, sia a persona, sia a cose, fatti, ecc.: i. politica, economica, amministrativa; conquistare, perdere,...