Faenza, Roberto
Federica De Paolis
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Torino il 21 febbraio 1943. Nella sua attività si possono individuare due fasi: la prima fortemente caratterizzata [...] per cineasti alternativi, Senza chiedere il permesso (1972). Nel 1977 fondò quindi una società di produzione, la Cooperativa JeanVigo, che permise tra l'altro l'esordio di Marco Tullio Giordana con Maledetti, vi amerò (1980). Questa fase ...
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Grande, Maurizio
Bruno Roberti
Storico e critico del cinema e del teatro, nato a Roma il 17 gennaio 1944 e morto a Siena il 30 novembre 1996. Il suo contributo agli studi di estetica e semiotica dello [...] 2003 a cura di O. Caldiron). G. scrisse anche monografie su registi come Marco Ferreri (1974), Billy Wilder (1978), JeanVigo (1979). I suoi lavori più strettamente teorici, incentrati sulle tipologie narrative e sugli aspetti semiotici dell'evento ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] che hanno instillato nei giovani frequentatori della Cinémathèque: Jean-Luc Godard, François Truffaut, Eric Rohmer, i quali molteplici restauri operati su L'Atalante (1934) di JeanVigo è stato eseguito montando nella versione restaurata le ...
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Nouvelle vague
Michel Marie
*La voce enciclopedica Nouvelle vague è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Goffredo Fofi.
L'espressione Nouvelle vague, che [...] formule commerciali, fatta eccezione forse per La grande vie, tentativo di Neorealismo alla francese che ottenne il premio JeanVigo per i lungometraggi, e per Les dents longues, film originale destinato a rimanere l'unico lungometraggio realizzato ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] ; Per le vie di Parigi) di René Clair, Zéro de conduite (1934; Zero in condotta) e L'Atalante (1934), entrambi di JeanVigo, Carnet de bal (1937; Carnet di ballo) di Julien Duvivier, e Drôle de drame (1937; Lo strano dramma del dottor Molyneux), Quai ...
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PARISE, Goffredo
Domenico Scarpa
– Nacque a Vicenza l’8 dicembre 1929, da Ida Wanda Bertoli e da padre ignoto. Sua madre era figlia adottiva di Antonio Marchetti.
La famiglia, povera, fece ogni sforzo [...] Lautréamont che fu, con Leopardi, l’ispiratore di un personale surrealismo coltivato anche, al cinema, sulle sequenze di JeanVigo e Luis Buñuel.
Dopo l’8 settembre 1943, sotto l’occupazione nazifascista, il quindicenne Parise fece da staffetta per ...
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Free cinema
Emanuela Martini
Movimento cinematografico nato in Inghilterra intorno alla metà degli anni Cinquanta. Autori di punta e ideatori ne furono Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson, [...] francese sia dall'accademismo britannico, e sosteneva la libertà espressiva e la creatività pura, la poesia di cineasti come JeanVigo, Humphrey Jennings e John Ford. Trasferitasi a Londra nel 1948, chiuse nel 1952, ma i suoi redattori continuarono ...
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spettacoli per ragazzi: cinema
Bruno Roberti
Bambini e adolescenti tra realtà e fantasia
Il mondo del cinema e le storie raccontate sullo schermo hanno sempre affascinato il pubblico più giovane; a [...] ribellione dei ragazzi contro le regole imposte da un’educazione repressiva è il tema di Zero in condotta (1934) di JeanVigo. Nel film i ragazzi di un collegio organizzano una rivolta contro i superiori e rovinano la festa delle autorità in visita ...
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Gaumont
Francesco Zippel
Casa cinematografica francese di produzione, distribuzione ed esercizio, fondata il 10 agosto 1895 da Léon Gaumont (nato a Parigi il 10 maggio 1864 e morto a Sainte-Maxime, [...] di due opere importanti come Kameradschaft (1931; La tragedia della miniera) di Georg W. Pabst e L'Atalante (1934) di JeanVigo. Nel 1935 però, in seguito a una crisi del settore che travolse anche la Pathé Frères, la GFFA dichiarò fallimento.
La ...
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Truffaut, François
Vittorio Giacci
Regista e critico cinematografico francese, nato a Parigi il 6 febbraio 1932 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 21 ottobre 1984. Cinema e vita furono per T. una [...] uno dei più aspri e intransigenti critici, contraddistinto da slanci di totale ammirazione per taluni registi (Jean Renoir, Orson Welles, JeanVigo, Roberto Rossellini, Ingmar Bergman, Charlie Chaplin, Ernst Lubitsch, Carl Theodor Dreyer, Max Ophuls ...
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