TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] Rome, Olivier de Castille e La danse des aveugles, privi di data.
Jean Belot, di Rouen, stampò a Losanna nel 1493 il Missale Lausannense e apparvero fra altri Virgilio (1798), Orazio (1799) e Racine (1801), considerato un capolavoro. I Didot, come il ...
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Con questo nome si indica, in generale, ogni atteggiamento e funzione dell'umano conoscere che miri a distinguere nel proprio oggetto ciò che in esso ha, comunque, valore da ciò che valore non ha. ll nome [...] sull'origine e la missione divina del poeta, l'Art de Tragédie di Jean de la Taille (1572), in cui, subito dopo il Castelvetro, vengono critici del tipo di Ferdinando Brunetière - il ritorno a Racine e al gusto, nuovamente atteggiato, del gran secolo. ...
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LIBRO
Domenico FAVA
Giovanni BITELLI
Raffaele CORSO
Lello BONIN-LONGARE
Giannetto LONGO
(dal lat. liber, propriamente "corteccia secondaria" dell'albero; v. Caule, IX, p. 502; fr. livre; sp. libro; [...] maggiore attività della sua tipografia, la quale, passata poi a Jean Moret, suo genero, prosperò a lungo, mantenendo vivo il senso tecnico e culturale. Il Virgilio del 1798 e il Racine del 1801 sono le sue opere più ammirate e rappresentano dei ...
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Epigramma, secondo il valore della parola greca, vuol dire iscrizione, e dallo scopo poetico di lasciare il ricordo d'una vita, d'un'impresa, d'un'offerta, ecc., nacque questo breve componimento letterario [...] il modo come sapeva adoperare anche quest'arma, fu Racine. L'epigramma venne così assumendo sempre più aspetto di continuo. Tutti vi ricorsero: Boursault, rivale di Molière, e Jean-Baptiste Rousseau, che spesso vi riflettè un po' l'acre amarezza ...
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PASCAL, Blaise
Giovanni Vacca
Nato a Clermont (poi Clermont-Ferrand) il 19 giugno 1623, morto a Parigi il 19 agosto 1662. La famiglia Pascal, nobilitata già da parecchie generazioni, aveva dato alla [...] iniziato al giansenismo, Adrien Deschamps de la Boutellerie e Jean Des- champs des Landes, furono chiamati come chirurghi al e in quella bellissima chiesa di Parigi, dove fu sepolto anche Racine, si vede tuttora la sua pietra tombale.
Alla morte di P ...
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Nato a Rouen il 6 giugno 1606 e morto a Parigi il 30 settembre 1684. Studiò nel collegio dei gesuiti dal 1615 al 1622: furono studî sereni e serî da cui il C. derivò forse quella singolare predilezione [...] rappresentazione. Della tragedia regolare aveva dato il modello Jean Mairet con la Sophonisbe nel 1634; il Cid non suo epigramma proclamava la decadenza di C.
Boileau era l'amico di Racine, che l'anno stesso di Attila otteneva con l'Andromaque il ...
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. Gli Arnauld sono originarî della Provenza; non si sa quando, un ramo della famiglia si trapiantò in Alvernia. Ma, benché Arnauld d'Andilly vanti, nelle sue Memorie, l'antica grandezza e nobiltà del casato, [...] ministro di Luigi XIV.
Tra le figlie di Roberto, Angélique de Saint-Jean, Arnauld d'Andilly, entrò a Port-Royal a sei anui, prese Port Royal del Besoigne e del Clemencet, Abrégé del Racine; e oltre gli scritti degli Arnauld menzionati in questo ...
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MUSICA (XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372)
Alberto PIRONTI
Il fenomeno musicale più rilevante degli anni seguìti alla fine della seconda guerra mondiale è il sempre crescente affermarsi ed estendersi [...] Theodor Berger, i francesi Yves Baudrier, Henri Dutilleux, Daniel Lesur, Jean-Louis Martinet, Jean Martinon, gli inglesi Lennox Berkeley, Benjamin Franckel, Peter Racine Fricker, Constant Lambert, Alan Rawsthorne, gli svizzeri Conrad Beck e Heinrich ...
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Nacque a Murçay presso Poitiers, nel 1673, da famiglia calvinista, a cui fu tolta per volontà di Madame de Maintenon, sua parente, che la convertì al cattolicesimo e l'educò secondo i proprî metodi. Sposa, [...] nel 1686, al conte Jean-Anne de Caylus, ufficiale del re, visse poco tempo con lui, che, dedito alla crapula, venne allontanato dalla di tutta la corte, il prologo di Esther, che Racine aveva scritto per lei, e interpretò poi varî personaggi di ...
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Poeta drammatico, nato ad Arras nel 1762, morto a Belleville nel 1842: uno dei maggiori autori del teatro melodrammatico francese nella metà del sec. XIX. All'inizio della Rivoluzione il C. era avvocato [...] Pixerécourt, Ducange e D'Aubigny, tanto da esser chiamato il "Racine des boulevardes". Tra i mélos che ebbero un successo più La forêt d'Hermanstadt (1805), L'enfant de l'amour (1813), Jean de Calais (1815), Le Faux Alexis (1807), Ugolino ou la tour ...
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